Padova, riapre dopo un lungo restauro la Nuova Chiesa di Sant'Agnese


È stata riaperta dopo un lungo lavoro di recupero e di restauro avviato nel 2015 grazie alla Fondazione Alberto Peruzzo l’ex Chiesa di Sant’Agnese a Padova. 

Dopo un lungo lavoro di recupero e restauro avviato nel 2015 grazie alla Fondazione Alberto Peruzzo, è ora aperta al pubblico l’ex Chiesa di Sant’Agnese, tra le architetture più antiche del centro storico di Padova. Dopo una serie di progetti culturali avviati a partire dal 2011, la Fondazione Alberto Peruzzo trova nella Chiesa di Sant’Agnese il suo nuovo spazio espositivo: la casa della Fondazione sarà un centro di cultura attiva, per la salvaguardia, valorizzazione e promozione del patrimonio storico - culturale cittadino, ma soprattutto per la costruzione di un dialogo tra l’arte del passato e quella di oggi, scopo costitutivo dell’istituzione sin dalla sua nascita.

La Chiesa di Sant’Agnese torna così a nuova vita, dopo essere stata prima sconsacrata e poi trasformata in officina meccanica negli anni Cinquanta. Per questo primo appuntamento di restituzione alla città, la Fondazione presenta fino al 24 giugno 2023 un primo allestimento espositivo a cura di Riccardo Caldura, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.

“La Chiesa di Sant’Agnese sarà un luogo espositivo in cui la bellezza della classicità, come quella dei ritrovamenti fatti nel corso dei restauri, potrà dialogare con l’arte contemporanea e l’arte moderna, abbracciando un arco temporale di quasi mille anni grazie al quale ancora una volta cercheremo di scoprire come l’arte sia sempre contemporanea”, sottolinea Alberto Peruzzo, Presidente dell’omonima Fondazione. “Il compito che ci siamo dati restituendo alla comunità l’ex - chiesa di Sant’Agnese è non solo quella di tenere insieme le varie componenti della storia di questo luogo, ma anche di renderlo vivo e attivo grazie a un futuro legato alle arti contemporanee”. Nell’ambiente principale dell’ex chiesa viene attivato un dialogo tra esperienze pittoriche antiche e contemporanee che vede protagonisti tre episodi della vita di sant’Agnese, la giovanissima martire a cui l’edificio era dedicato, dipinti tra il XVII e il XVIII secolo, e una pala d’altare di Giandomenico Tiepolo dedicata a sant’Eurosia, san Giuseppe e santa Francesca Romana, insieme a tre grandi opere di Jannis Kounellis: due lavori parte della serie degli Armadi, realizzati nel 2016, e Senza Titolo del 1996, opera monumentale acquisita dalla Fondazione e scelta per la sua intensa drammaticità come fulcro del percorso espositivo.

Collocata nell’ex abside, perfettamente di fronte all’entrata, la scultura monumentale è composta da una trave di legno lunga circa quattro metri con un cuscino trafitto da un pugnale e segna il passaggio tra l’ambiente principale e la canonica.

“L’apertura di un nuovo spazio per le arti contemporanee, in una città densa di storia quale è Padova, è il compimento di un lungo percorso, segnato dalla responsabilità e dalla consapevolezza”, spiega Riccardo Caldura che ha curato l’allestimento. “Riprendendo un’efficace metafora di Kounellis riferita alla sua concezione artistica ’credo che la mia più grande ambizione (per usare un paradosso) sia di diventare un ago per cucire tutto insieme’, proprio ad una sua opera, acquisizione permanente della Fondazione Peruzzo (Senza titolo, 1996), è stata data questa funzione di ’ricucitura’ fra passato e prospettive future dello spazio”.

Nel secondo ambiente, dietro l’ex abside, sono esposte opere contemporanee parte della Collezione di Alberto Peruzzo: esempi di arte informale come le opere di Tapies, Vedova, Dubuffet e Riopelle, di sperimentazione su nuove materie come i lavori di Turcato e Manzoni, ed esempi di superamento della bidimensionalità come nelle opere di Fontana, che attivano un dialogo diretto con la ricerca di Kounellis, soprattutto agli inizi del suo percorso; altre opere, come i lavori di Nitsch e Paladino, si riallacciano invece ai dipinti antichi della prima sala, affrontando il tema della ritualità nel primo caso e della figura umana tesa alla tragicità nel secondo.

La riapertura della ex Chiesa di Sant’Agnese è anche un’occasione per ammirare i resti di alcuni affreschi giotteschi – tutt’ora oggetto di un accurato studio in collaborazione con la Soprintendenza – esposti in uno spazio ipogeo assieme a lacerti di strada romana e lapidi medievali ritrovate durante le varie fasi del lungo cantiere di restauro.

Per info: www.fondazionealbertoperuzzo.it

Orari: Mercoledì e giovedì dalle 14 alle 18; venerdì e sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.

Padova, riapre dopo un lungo restauro la Nuova Chiesa di Sant'Agnese
Padova, riapre dopo un lungo restauro la Nuova Chiesa di Sant'Agnese


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