Art inspires love: l'iniziativa della Galleria dell'Accademia di Firenze per San Valentino


In occasione di San Valentino, la Galleria dell’Accademia di Firenze ripropone anche quest’anno l’iniziativa Art inspires love. Tutti i visitatori sono invitati ad andare alla scoperta delle opere che raccontano l’Amore. 

La Galleria dell’Accademia di Firenze ripropone anche quest’anno, in occasione di San Valentino, l’iniziativa Art inspires love. Mercoledì 14 febbraio tutti i visitatori sono invitati ad andare alla scoperta delle opere del museo che raccontano l’Amore, e a fotografarsi davanti alle stesse e condividerle con l’hashtag #artinspireslove.

Nella Gipsoteca si trovano i ritratti in gesso del compositore ungherese Franz Liszt e di Marie Catherine Sophie de Flavigny, contessa d’Agoult, nota, come scrittrice, con lo pseudonimo di Daniel Stern, una donna libera e indipendente. I due furono amanti e dalla loro relazione, durata dal 1835 al 1839, nacquero tre figli. I loro busti, esposti uno di fianco all’altro, furono realizzati a Firenze da Lorenzo Bartolini, intorno al 1839, nell’ultimissimo periodo della loro unione.

Alla figura di Amore - Cupido, Bartolini ha dedicato molte delle sue sculture e qui, sempre nel salone dal sapore ottocentesco della Gipsoteca, se ne trovano vari esempi. Si noterà un piccolo delizioso Amore, dalle delicate movenze, con un drappo appoggiato sul braccio destro, una reinterpretazione del tutto personale di un soggetto classico come questo, che lo scultore realizzò nel 1848. Lascia incantati, un’altra sua straordinaria opera, il Tavolo detto degli Amori o dei Genii, eseguita per Anatolij Demidov, la cui versione in marmo è al Metropolitan Museum of Art di New York.

Tanti altri sono i capolavori conservati nella Galleria che evocano l’Amore. Il Pontormo ce lo ricorda nel dipinto su tavola del 1533, con Venere e Cupido, ispirato al cartone preparatorio di Michelangelo per le sculture della sacrestia Nuova di San Lorenzo. Venere e Cupido incarnano, da un lato, l’amore celeste e spirituale e, dall’altro, l’amore terreno e sensuale, secondo la filosofia umanistica. Tutti gli oggetti che li accompagnano sono simboli che alludono alla caducità della passione, ai tormenti dell’anima, che si ritrovano anche nelle poesie di Michelangelo.

In questo breve percorso a tema, nella saletta del Quattrocento, Giovanni di ser Giovanni, detto lo Scheggia, fratello di Masaccio, celebra, con dovizia di particolari, la Danza di una festa nuziale. Noto come Cassone Adimari, in realtà, il pannello che riporta la scena fungeva da spalliera.

Ora tocca al pubblico scovare altri particolari o soggetti legati all’Amore!

La Galleria dell’Accademia di Firenze è aperta fino alle 18.50 (ultimo ingresso 18.20).

Nell’immagine, la Gipsoteca della Galleria dell’Accademia di Firenze. Foto di Guido Cozzi.

Art inspires love: l'iniziativa della Galleria dell'Accademia di Firenze per San Valentino
Art inspires love: l'iniziativa della Galleria dell'Accademia di Firenze per San Valentino


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