Dal 10 luglio al 3 novembre 2025, tre borghi della costa toscana, Bolgheri, Castagneto Carducci e Casale Marittimo, ospiteranno un articolato percorso espositivo dal titolo Arte diffusa sulla costa toscana. Le sculture di Giuseppe Bergomi, tra Bolgheri, Castagneto Carducci e Casale Marittimo. Il progetto, dedicato a Giuseppe Bergomi (Brescia, 1953) e ideato e curato da Paola Maria Formenti, riunisce sedici sculture, provenienti per lo più da collezioni private, insieme a tre opere site-specific appositamente realizzate per l’occasione. Un’iniziativa che si configura come un intervento di arte diffusa, con opere collocate in spazi pubblici, luoghi sacri e architetture storiche, in dialogo costante con il paesaggio, l’identità e la memoria del territorio. L’iniziativa, sostenuta dai Comuni di Castagneto Carducci e Casale Marittimo e autorizzata dalla Curia di Massa Marittima, propone un’interpretazione dell’arte contemporanea in stretta connessione con i luoghi. L’itinerario attraversa un’area morfologicamente coerente della Toscana, che supera i confini amministrativi per proporre un’unica narrazione culturale. Un territorio già codificato nella letteratura, da Dante fino a Giosuè Carducci, e oggi riconosciuto anche per il suo ruolo nella viticoltura d’eccellenza.
“Dopo aver visto tanta arte informale, a volte urlata, sono giunta a Giuseppe Bergomi le cui opere figurative mi hanno portato a un rigoroso silenzio”, sostiene Paola Maria Formenti. “Mi incanta la precisione esecutiva, l’attenzione scrupolosa dei dettagli tecnici e la sua esecuzione magistrale. Davanti alle sue opere mi ritrovo in una continua ricerca tra formale e sostanziale, dove presente, passato e futuro si incontrano. Con il passato, mi imbatto sia nella classicità delle forme che considera sempre l’uomo al centro della visione dell’arte e primaria fonte di ispirazione. Nel presente, vedo nelle sue opere giochi di continui rimandi ed attese, a volte velati da un leggero mistero, dove però la vitalità predomina. La proiezione nel futuro prende forma in una propensione verso un pensiero di qualcosa che dovrà accadere. Per questo Giuseppe Bergomi ci spinge verso una dimensione atemporale, dove passato, presente e futuro si interconnettono. Il progetto di una mostra diffusa in due comuni e tre borghi ha il desiderio di aprire le porte a un turismo culturale che si aggiunga al già presente e consolidato turismo enogastronomico e vitivinicolo”.
La selezione delle opere privilegia il legame tra forma plastica e memoria del corpo, uno dei temi centrali nella ricerca di Bergomi. La sua scultura, ancorata a una solida conoscenza della tradizione classica ma espressa con sensibilità contemporanea, si confronta con architetture e spazi aperti, creando un’esperienza estetica site-specific. A Castagneto Carducci, il percorso si sviluppa in più tappe. Nel Piazzale Belvedere sono collocate tre opere: Ellisse, una delle nuove realizzazioni in bronzo, Cronografia di un corpo (2012, bronzo, acciaio e policromia) e Grande coppia su parallelepipedo (1997, bronzo). Le tre sculture si inseriscono nel paesaggio urbano creando punti di sosta visiva e riflessione lungo il cammino. In Piazza della Gogna è presente Cubo con figure che guardano in alto (2023, bronzo), mentre davanti al Municipio, in via Vittorio Emanuele, si trova un’altra delle nuove opere: Geometrie descrittive 3, realizzata in corten, bronzo e ferro, composta da due figure, una seduta e una in piedi, in un gioco di equilibri spaziali. La relazione tra le figure, sospesa tra astrazione e tensione fisica, apre a molteplici letture. All’interno di Palazzo Espinassi Moratti, in una sala sotterranea di architettura medievale, trova spazio Africa con violoncello, una scultura in bronzo a grandezza naturale che l’artista presentò alla Biennale di Venezia del 2011. L’opera è accompagnata da una decina di piccole figure sullo stesso tema, tutte concentrate sul corpo umano e sulle sue metamorfosi.
A Bolgheri, la presenza dell’arte si concentra sul sagrato della chiesa, all’interno delle mura del borgo. Qui è installata la terza nuova opera site-specific di Bergomi: Stele con annunciazione, in acciaio corten e bronzo. Il fronte dell’opera ospita un altorilievo con l’annunciazione, mentre il retro raffigura un piccolo Golgota, suggerendo una doppia valenza narrativa e simbolica.
Casale Marittimo, borgo medievale che domina la Val di Cecina, rappresenta la terza tappa del progetto. Nella Canonica, situata in via del Castello, si incontrano due opere: Ilaria e Valentina e Cubo con figure. L’Oratorio di San Sebastiano, in Piazza del Popolo, ospita invece Colazione a letto (2024), una composizione che raffigura l’artista con la moglie, le figlie e le nipoti. L’opera si presenta come una zattera monumentale e assume il valore di un omaggio intimo e collettivo alle generazioni della famiglia Bergomi. Una sorta di mausoleo domestico, sospeso tra biografia e universalità. Il percorso si chiude infine al Coppaio, in via della Ferrana, dove Piccola coppia su parallelepipedo si staglia su una piazza panoramica, tra cielo, colline e mare.
L’intero progetto mira a sollecitare un’interazione attiva tra opera e contesto, tra arte e vissuto quotidiano. In ciascuna delle sedi, le sculture non vengono imposte allo spazio, ma si inseriscono con discrezione, modificando lo sguardo dello spettatore senza alterare l’identità del luogo. La pluralità dei linguaggi impiegati, bronzo, acciaio corten, ferro, contribuisce quindi a creare una varietà espressiva che riflette le diverse anime del territorio ospitante.
Giuseppe Bergomi nasce a Brescia nel 1953. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera, esordisce come pittore nel 1978 con una personale nella sua città. Tre anni più tardi si avvicina alla scultura, presentando per la prima volta i suoi lavori plastici alla Galleria dell’Incisione di Brescia. Da quel momento inizia un percorso espositivo che lo porterà a collaborare con gallerie di rilievo, sia italiane che internazionali, ricevendo il plauso della critica più autorevole. Nel 1992 Jean Clair lo invita al Premio del Centro internazionale d’Arte Contemporanea Chateau Beychevelle. Qui realizza una grande terracotta ispirata all’allegoria della Giustizia, opera con cui si aggiudica il Grand Prix Chateau Beychevelle 1993. Due anni dopo la Pinacoteca di Arte Sacra Contemporanea di Loreto gli affida la realizzazione della Traslazione della capanna. Nel 1996 partecipa alla XII Quadriennale d’Arte di Roma, occasione in cui la Camera dei Deputati acquisisce una sua scultura. L’anno seguente riceve il Premio Camera dei Deputati e inaugura una mostra personale a Palazzo Montecitorio. Nello stesso periodo, il Principato di Monaco acquista due sue opere esposte alla VI Biennale di Scultura di Montecarlo. Nel 2000 completa Uomini, delfini e parallelepipedi, una monumentale scultura in bronzo collocata all’ingresso dell’acquario di Nagoya, in Giappone. Nel 2005 il Chiostro del Bramante ospita una grande retrospettiva curata da Italian Factory, successivamente allestita anche a Palazzo Martinengo di Brescia nel febbraio 2006. Nel 2009 realizza l’intero apparato liturgico per la cappella dell’ospedale di Vimercate: altare, tabernacolo, ambone, crocifisso e la statua della Beata Vergine Maria. Numerose le mostre dal 1978 a oggi, tra cui Italiana (Shanghai Art Museum, 2007), la 54ª Biennale di Venezia (2011, Arsenale), il Festival dei Due Mondi di Spoleto (2011), e l’esposizione a Sant’Agostino di Pietrasanta (2012), nello stesso anno in cui crea per la Cattedrale di Noto due sculture in stucco raffiguranti Santa Caterina da Siena e San Giovanni Evangelista, nell’ambito del restauro sostenuto dall’UNESCO.
Nel 2015 presenta Grande Ellisse, scultura monumentale per la mostra Tesori d’Italia all’Expo di Milano. L’anno successivo il Palazzo della Cultura di Catania accoglie una selezione delle sue opere più recenti. Nel 2017 modella un grande angelo in terracotta per la tomba di famiglia Sgarbi a Stienta, in provincia di Ferrara. Nel 2019 inaugura la XX edizione della Milanesiana al Palazzo della Borsa di Milano con l’opera Cronografia di un corpo. Nella stessa estate espone nel Chiostro di San Francesco a Pietrasanta insieme a Ivan Theimer e Vito Tongiani, mentre la Galleria Bonelli presenta una mostra parallela con gli stessi artisti. Nel 2021 realizza a Milano la statua della Principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso, collocata in piazza Belgioioso. L’anno seguente Vittorio Sgarbi lo include in tre prestigiose esposizioni: “Canova tra innocenza e peccato” al MART di Rovereto, “Canova e la scultura contemporanea” nella Gipsoteca di Possagno, e “Arte e Potere”, in dialogo con la figura di Federico da Montefeltro, a Palazzo Ducale di Urbino. Nel 2023 il Comune di Brescia gli commissiona l’opera Cacciata dal Paradiso, dedicata alle vittime del Covid, ora collocata nel cimitero monumentale Vantiniano. Infine, nel 2024 inaugura al Museo di Santa Giulia – Castello, Grande Miglio, la mostra Giuseppe Bergomi – Sculture 1982–2024, promossa dal Comune di Brescia e dalla Fondazione Brescia Musei.