A Brescia la mostra di Christopher Broadbent, il fotografo che scatta come fosse un pittore fiammingo.


Dal 6 giugno al 2 agosto il Ma.Co.f - Centro della fotografia italiana di Brescia ospita la mostra Il grande incanto, personale di Christopher Broadbent (Londra, 1936), curata da Mario Trevisan e Renato Corsini.

La mostra, composta da trentasei fotografie distribuite in quattro sale, è un excursus nell’opera fotografica still life di Broadbent, che ha fatto dello studio della luce uno degli strumenti principali nella realizzazione delle sue immagini. Broadbent utilizza nel suo lavoro indifferentemente banco ottico e Leica digitale e ogni ripresa deriva da uno studio approfondito dei piani prospettici e dalla separazione dei toni in chiaroscuro, seguendo il principio della sorgente di luce unica. L’utilizzo del banco ottico e di tempi molto lunghi permette letteralmente alle cose di accadere: gli oggetti raffigurati compiono sul set un vero percorso vitale, immortalato nel momento dell’abbandono: “Ho lavorato per decenni sul fasto editoriale e pubblicitario, ora descrivo cose semplici, dimenticate che attendono nella penombra una sistemazione”. L’atto finale della stampa è un passaggio a cui il fotografo dedica un’attenzione artigianale e meticolosa per restituire un risultato leggibile che dà rilievo alla componente materica dei suoi soggetti.

Quello che resta. Storie di retrocucina è il titolo della serie presentata in mostra. Attraverso le sue composizioni il fotografo mette in contrasto gli elementi naturali con quelli inanimati, accantonati o dimenticati, raggiungendo un risultato visivo che riprende le forme essenziali della natura morta tradizionale, la visione ortogonale e il disegno in chiaroscuro. Christopher Broadbent usa principalmente una macchina fotografica di legno, la luce naturale e tempi molto dilatati, lasciando spazio al mutamento di luce e contenuto.

I soggetti privilegiati da Broadbent per i suoi still life sono elementi del mondo vegetale, fiori in disfacimento e utensili di uso comune da refettorio o da cucina, il metallo povero è un elemento importante per la resa delle immagini e la concretezza che le caratterizza. Inedita, infine, la sala che chiude la mostra dove è esposta una successione di fotografie che raccontano la trasfigurazione dei soggetti.

“Utilizzo un’unica sorgente di luce, posizionata appena alla mia sinistra, uno sfondo che sfuma da scuro a chiaro, e sulla scena posiziono elementi che alternano lati chiari e Iati scuri, con un contrasto maggiore al centro della composizione e minore ai lati”, spiega l’artista. “Utilizzo almeno tre piani orizzontali che convergono con effetto prospettico per permettere all’osservatore di percepire la sua distanza dal soggetto e, per rafforzare questa percezione, impiego un obiettivo di lunghezza focale più o meno uguale alla larghezza della pellicola o sensore. […] La differenza tra come appare il soggetto e quello che si ottiene e sempre una sorpresa. È qui il fascino della fotografia analogica”.

Christopher Broadbent risiede e lavora a Milano da oltre quarant’anni. Nato a Londra, ha studiato fotografia e cinematografia all’Institut Des Hautes Etudes Cinématographiques di Parigi, allievo di Agnes Varda inizia a lavorare nel lungometraggio come assistente alla regia poi, spostatosi a Milano, ha diretto una sessantina di spot pubblicitari. Dalla fine degli anni Settanta si è dedicato alla sola fotografia e ha firmato un migliaio tra servizi editoriali e campagne pubblicitarie. Premiato in Italia dall’Art Directors Club per campagne quali Barilla, Star e Pioneer, ha vinto negli USA un CLIO per Gouda e a Cannes un bronzo per Café Hag. Ha collaborato per diversi anni con Condé Nast a New York.  Stampa da sé le sue fotografie su carta cotone. Il suo studio si trova in un cortile di Via Santa Marta a Milano.

Per tutte le informazioni potete visitare il sito ufficiale del Ma.Co.f.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraIl grande incanto
CittàBrescia
SedeMa.Co.f - Centro della fotografia italiana
DateDal 06/06/2020 al 02/08/2020
ArtistiChristopher Broadbent
TemiFotografia

A Brescia la mostra di Christopher Broadbent, il fotografo che scatta come fosse un pittore fiammingo.
A Brescia la mostra di Christopher Broadbent, il fotografo che scatta come fosse un pittore fiammingo.


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