Galleria BPER Banca si apre alla fotografia contemporanea. A Milano la personale di Alessandro Sambini


La Galleria BPER Banca si apre per la prima volta alla fotografia contemporanea: negli spazi della nuova BPER Banca Private Cesare Ponti a Milano la personale di Alessandro Sambini, dall’11 aprile al 27 giugno 2024. 

Dall’11 aprile al 27 giugno 2024 la Galleria BPER Banca presenta negli spazi della nuova BPER Banca Private Cesare Ponti a Milano, la personale di Alessandro Sambini, dal titolo Human Image Recognition, a cura di Andrea Tinterri e Luca Zuccala, con il contributo di Giorgia Ligasacchi, consulente d’arte, in collaborazione con il team arte di Pavesio e Associati with Negri-Clementi e Galleria Indice e con il Patrocinio del Comune di Milano. La mostra, aperta al pubblico gratuitamente su prenotazione, è parzialmente visibile all’esterno attraverso le vetrine affacciate su strada.

È la prima mostra che La Galleria BPER Banca dedica alla fotografia contemporanea, ed è anche il secondo progetto espositivo presentato a Milano negli storici locali di Piazza Duomo. “Con questa mostra apriamo alla cittadinanza gli spazi di un luogo storico, caro ai milanesi, ma difficilmente accessibile se non in occasioni molto particolari come questa”, spiega Sabrina Bianchi, Responsabile del Patrimonio Culturale di BPER Banca. “Allo stesso tempo Human Image Recognition è un invito a riflettere su tematiche attuali che ci coinvolgono come cittadini ma anche come istituzione, essendo parte della nostra missione restituire valore sociale alla collettività. Crediamo infatti che sia nostra precisa responsabilità offrire, attraverso l’arte e la nostra corporate collection, momenti di riflessione condivisa: il nostro obiettivo è fare emergere l’importanza dell’ingegno umano, della fantasia come nutrimento imprescindibile, al di là di tutti i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie che rimangono semplicemente strumenti al servizio dell’uomo”.

In mostra saranno opere inedite, concepite appositamente per quest’occasione; con questa esposizione l’artista prosegue l’omonimo progetto di ricerca espressiva avviato nel 2021, in cui vuole riflettere sulle relazioni tra uomo e nuove tecnologie, intervenendo su immagini preesistenti, modificandole e alterandole inserendo altre informazioni.

L’artista agisce come l’algoritmo “Image Recognition” progettato per analizzare i contenuti visivi: seziona parti dell’immagine delimitandole all’interno di quadrati o rettangoli e assegnando a ciascuna di esse una didascalia, accompagnata dalla percentuale di affidabilità dell’operazione. Alessandro Sambini crea delle associazioni rispetto a quello che già conosce e alla sua immaginazione per creare un nuovo contenuto. Esattamente come farebbe l’intelligenza artificiale, l’artista interviene su porzioni di immagini, le osserva cercando di distanziarsi dalla visione d’insieme elaborando un proprio vocabolario visivo. Rivela così e mostra un presunto fallimento della macchina, ma restituisce allo stesso tempo un universo immaginifico altrimenti insondabile. L’intervento sull’immagine viene realizzato con un pennarello.

La mostra intende evidenziare tre casi studio, verifiche di un metodo che interroga non solo la relazione tra intelligenza artificiale e immagine, ma anche i funzionamenti stessi di questa tecnologia per misurare invece la capacità dell’essere umano di acutizzare la visione e problematizzare il visibile. Tre grandi opere allestite in corrispondenza delle vetrine che affacciano su via Mengoni, visibili al pubblico per tutta la giornata, sono il risultato di un esame condotto sul quadro di Francesco Hayez Maria Stuarda che sale al patibolo (1827), parte delle collezioni di BPER Banca. Alessandro Sambini guarda all’opera dell’artista veneziano scomponendola in tre pale e lavorando su di essa con lo stesso metodo diagnostico. Il racconto e il significato dell’opera originaria sono volutamente elusi, il quadro viene considerato e trattato in quanto immagine: una composizione di volti, corpi, edifici che si susseguono nello spazio. Sambini lavora su un doppio piano, fronte e retro. Se all’interno dello spazio espositivo le tre grandi opere sono visibili frontalmente, dalla strada, sono invece riprodotti solo alcuni particolari: si viene a creare così una sinergia di scala tra interno ed esterno, trasformando la vetrina in una lente di ingrandimento altamente performante.

Le altre opere della mostra si concentrano invece su un doppio versante: da una parte fotografie che raffigurano luoghi di villeggiatura, assolati e cristallini, che essere tratte da poster o cartoline pubblicitarie di qualche agenzia di viaggio; dall’altra immagini create dall’intelligenza artificiale che simulano vedute di paesaggi di importanti artisti della storia dell’arte moderna e contemporanea. Anche in questi lavori le immagini dilatano la loro funzione originaria. Gli interventi di Sambini, come nel caso dell’opera di Hayez, moltiplicano i piani della rappresentazione evidenziando una fitta rete di sottotesti.

La mostra prevede la permanenza dell’artista in residenza all’interno degli spazi di BPER Banca Private Cesare Ponti. Alessandro Sambini, nel corso delle giornate di apertura, occuperà una scrivania della sede milanese, si dedicherà all’elaborazione di una progettualità mirata all’analisi degli strumenti creativi generativi dell’intelligenza artificiale. La ricerca è finalizzata all’elaborazione di un catalogo visivo che si tramuterà in una pubblicazione cartacea.

Con Human Image Recognition Alessandro Sambini inscena un dialogo con l’intelligenza artificiale, spostando però l’azione generativa sull’essere umano (Human) e proponendo un rapporto paritetico con lo strumento tecnologico. In questo caso non vengono messe in luce le insidie della macchina designando scenari distopici, ma piuttosto l’opportunità di un metodo che rivela una potenzialità visionaria altrimenti inespressa. Una diversa forma d’immaginazione.

La mostra è accompagnata dai testi critici di Andrea Tinterri, critico d’arte, curatore e direttore artistico di Galleria Indice, e di Mauro Zanchi, critico d’arte, curatore e direttore del museo BACO (Base Arte Contemporanea Odierna) di Bergamo dal 2011.

Alessandro Sambini, Human Image Recognition, Francesco Hayez, Maria Stuarda che sale al patibolo (1827, 2024 Riproduzione fotografica, 100 x 70 cm). Su gentile concessione dell'artista e di Galleria Indice. © Alessandro Sambini
Alessandro Sambini, Human Image Recognition, Francesco Hayez, Maria Stuarda che sale al patibolo (1827, 2024 Riproduzione fotografica, 100 x 70 cm). Su gentile concessione dell’artista e di Galleria Indice. © Alessandro Sambini

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraHuman Image Recognition
CittàMilano
SedeBPER Banca Private Cesare Ponti
DateDal 11/04/2024 al 27/06/2024
ArtistiAlessandro Sambini
CuratoriLuca Zuccala, Andrea Tinterri
TemiFotografia

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