Dal 20 giugno al 19 ottobre 2025, Firenze celebra un importante anniversario: i cento anni dalla fondazione dell’Istituto di Storia della Scienza, oggi conosciuto come Museo Galileo. Per l’occasione, lo storico istituto fiorentino ospita una mostra intitolata 1925-2025: Cento anni di storia della scienza a Firenze, un viaggio tra preziosi volumi antichi, strumenti scientifici e documenti storici selezionati dalle collezioni del Museo.
L’esposizione non è solo un omaggio alla lunga vita dell’Istituto, ma anche una riflessione sul ruolo cruciale che Firenze ha avuto – e continua ad avere – nello sviluppo della storia della scienza in Italia. Con il contributo di una “passeggiata sonora” narrata da David Riondino e realizzata dal Collettivo Panothi, la mostra si arricchisce di un percorso sensoriale che accompagna i visitatori nella scoperta dei momenti salienti di un secolo di attività. Una narrazione multimediale, tra proiezioni e materiali audiovisivi, aggiunge ulteriore profondità al racconto.
La mostra, alla quale è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica, è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione CR Firenze, con il patrocinio del Comune di Firenze, il contributo della Regione Toscana e di Unicoop Firenze, e il sostegno del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Ministero della Cultura.
Il Presidente del Museo Galileo, Francesco Pavone, ha dichiarato: “È con grande piacere che il nostro Museo presenta oggi l’esposizione 1925-2025: Cento anni di storia della scienza a Firenze, una storia fatta di passione, competenza e dedizione che ben rappresenta la vocazione della nostra città, da secoli centro di eccellenza non solo per le arti ma anche per la ricerca scientifica. Sono particolarmente orgoglioso del riconoscimento che il Capo dello Stato ha voluto attribuire alla mostra, conferendole la Medaglia del Presidente della Repubblica: un riconoscimento che mi piace pensare sia rivolto non solo all’esposizione che stiamo presentando, ma anche al lungo e continuo impegno dell’Istituto di Storia della Scienza, oggi Museo Galileo, nella conservazione e valorizzazione delle sue preziose collezioni così come nella diffusione della cultura scientifica”.
“È davvero un onore celebrare il centenario di una realtà così prestigiosa come il Museo Galileo, che in cento anni di attività ha saputo custodire e raccontare, con rigore e bellezza, la storia della scienza a Firenze e nel mondo”, afferma Maria Oliva Scaramuzzi, Vice Presidente di Fondazione CR Firenze. “Come Fondazione CR Firenze siamo orgogliosi di accompagnare questo anniversario straordinario, che non è solo una ricorrenza, ma un’occasione per riflettere sul ruolo che la conoscenza scientifica ha avuto – e continua ad avere – nella costruzione della nostra identità culturale. Il nostro sostegno al Museo Galileo dura da oltre trent’anni, un segno concreto dell’impegno della Fondazione per la valorizzazione della cultura scientifica e per la diffusione del sapere”.
Le opere in mostra provengono in gran parte dal prezioso Fondo Mediceo-Lorenese, raccolta di volumi scientifici accumulati dalle due dinastie toscane nel corso dei secoli. Si tratta di edizioni raramente accessibili al pubblico, oggi visibili solo grazie a questa esposizione straordinaria. Un’occasione unica per esplorare il legame profondo tra scienza, cultura e territorio che ha contraddistinto Firenze sin dal Rinascimento.
Il racconto visivo della mostra è completato da una ricca documentazione fotografica che testimonia i passaggi più importanti nella vita dell’Istituto e del Museo, sottolineando quanto profondamente questa istituzione abbia inciso sul panorama scientifico nazionale e internazionale.
Tra i pezzi più significativi esposti spicca la “Mano che scrive”, un automa realizzato nel 1764 da Friedrich von Knauss: un meccanismo d’orologeria in grado di scrivere su un cartoncino, già in mostra nella Sala X del Museo e oggi protagonista assoluto di questa esposizione. Accanto a questo straordinario congegno, il visitatore potrà ammirare il celebre Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo Galilei, l’opera che segnò il destino dello scienziato toscano, costringendolo al processo per eresia.
Straordinaria anche l’Astrologia, seu motus et loca siderum di Ottavio Pisani, stampata ad Anversa nel 1613: un libro animato con tavole mobili e colorate a mano che illustra la struttura dei cieli. Il volume, danneggiato durante il trasporto verso Firenze, fu restaurato dal legatore di corte e costituisce un esempio unico di interazione tra editoria e divulgazione scientifica nel Seicento.
Tra le altre rarità, l’Atlante nautico di Giovanni Oliva (1616), un’opera preziosa che documenta l’interesse dei Medici per la navigazione e l’esplorazione oceanica, e il libro Della trasportatione dell’obelisco vaticano (1590) di Domenico Fontana, che descrive lo spettacolare spostamento dell’obelisco egizio a San Pietro. Non manca un omaggio alla pneumatica antica con una copia illustrata delle Pneumatica di Erone Alessandrino e una ricostruzione funzionante della “Fontana di Erone” con uccellini che fischiano: la ricostruzione mostra il funzionamento di uno degli apparati più spettacolari della pneumatica antica, descritto da Erone negli Pneumatica. Il dispositivo è costituito da una piattaforma sulla quale è posto un ramo con alcuni uccellini finti. Attraverso una serie di tubicini, l’acqua spinge l’aria a entrare nel condotto che attraversa il ramo fino a raggiungere il corpo di uno degli uccellini e il fischietto nascosto nel becco, generando il cinguettio.
Fondata il 7 maggio 1925 sotto la direzione di Andrea Corsini come Istituto di Storia delle Scienze della Regia Università di Firenze, l’istituzione fiorentina rappresentò fin dall’inizio una novità assoluta nel panorama culturale italiano. Nata con l’obiettivo di promuovere la storia della scienza, l’Istituto si distinse anche per la sua attenzione alla conservazione e alla valorizzazione delle testimonianze materiali legate alla scienza.
Due anni dopo la sua fondazione, l’Istituto ottenne la qualifica di Ente morale con il nome di Istituto e Museo di Storia della Scienza. Fu solo nel 2010, dopo una lunga evoluzione, che assunse la denominazione attuale di Museo Galileo, riconfermando il suo impegno nella diffusione e nello studio della cultura scientifica. La sua sede, dal 1930, è lo storico Palazzo Castellani, che ospita oggi alcune delle collezioni storico-scientifiche più significative a livello internazionale.
L’Istituto di Storia della Scienza ha attraversato molte fasi e ha saputo evolversi pur nelle difficoltà. Sotto la direzione di Andrea Corsini (1930-1961), l’Istituto consolidò la sua posizione, nonostante gli anni turbolenti della guerra e le ristrettezze economiche. La successiva direzione di Maria Luisa Righini Bonelli (1961-1981) fu segnata da un rinnovato slancio e da un evento drammatico: l’alluvione di Firenze del 1966, che danneggiò pesantemente il patrimonio dell’Istituto. La risposta fu un esempio virtuoso di resilienza, grazie anche al supporto internazionale.
Durante la sua direzione, Bonelli riuscì a dare nuovo impulso all’attività editoriale, culminata con la nascita nel 1976 degli “Annali dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza”, oggi pubblicati come “Nuncius”, una delle riviste scientifiche più accreditate nel campo della storia della scienza.
L’arrivo alla direzione di Paolo Galluzzi nel 1982 ha segnato un’ulteriore fase di espansione e modernizzazione. Sotto la sua guida, l’Istituto ha rafforzato l’attività scientifica, ampliato la biblioteca, realizzato esposizioni temporanee di rilievo internazionale e investito in modo sistematico nelle nuove tecnologie. Un momento culminante è stato il 2010, con il completo ripensamento del percorso museale del Museo Galileo, che ha offerto al pubblico una nuova esperienza immersiva e interattiva.
Oggi, il Museo, diretto da Roberto Ferrari, continua a rappresentare un punto di riferimento per studiosi e appassionati, capace di dialogare con il passato senza perdere di vista l’innovazione. La mostra del centenario ne è la sintesi perfetta: un’occasione per rileggere un secolo di storia culturale, politica e scientifica attraverso il prisma di una delle istituzioni più longeve e significative del nostro paese.
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L’esposizione è inclusa nel biglietto d’ingresso al museo. Orario: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica 9:30-18:00; martedì 9:30-13:00. Fondazione CR Firenze ha promosso tre aperture straordinarie serali gratuite per i residenti delle province di Firenze, Arezzo e Grosseto: il 16 luglio, 17 settembre e 15 ottobre, con visite guidate in programma alle ore 19 e 21.
Anche Unicoop Firenze partecipa alle celebrazioni offrendo ai suoi soci l’opportunità di partecipare gratuitamente a visite guidate con ingresso ridotto. Tutte le informazioni e prenotazioni sono disponibili sul sito coopfi.info/eventi. Informazioni sulla mostra: www.museogalileo.it/it/100anni.html.
Titolo mostra | 1925-2025: Cento anni di storia della scienza a Firenze | Città | Firenze | Sede | Museo Galileo | Date | Dal 20/06/2025 al 19/10/2025 | Temi | Firenze, arte e scienza, Museo Galileo |