Turismo, le grandi manovre di MSC che vuole diventare un'unica filiera del trasporto


Il gruppo MSC, noto per le crociere, in questi giorni sta conducendo delle operazioni per estendere le sue attività ai trasporti su treno e aereo diventando così un’unica, grande filiera del trasporto.

Grandi manovre fra cielo, terra e mare. Mediterranean Shipping Company, gruppo meglio noto con la sigla Msc di cui fa parte la divisione Crociere, in questi mesi infatti sta cercando di chiudere il cerchio che la porterebbe a diventare una unica una filiera integrata del trasporto che accompagnerebbe il turista dal treno all’aereo, dal traghetto fino alla cabina della nave. Il gruppo fondato da Gianluigi Aponte è interessato all’acquisto di Ita Airways, quel che rimane della ex Alitalia, e anche di NTV, la società dei treni Italo: operazioni che consentirebbero all’armatore napoletano residente in Svizzera, considerato il 42esimo uomo più ricco del mondo dalla rivista Forbes, di creare quelle sinergie con al centro il turista uniche nel panorama internazionale.

Nato con il trasporto merci, dove oggi è leader mondiale del trasporto su container con il principale hub ad Amsterdam, il Gruppo oggi comprende Msc Crociere, i traghetti e aliscafi SNAV, Grandi Navi Veloci e Caremar, la compagnia di trasporto viaggiatori e merci Medway su rotaia (già attiva in Svizzera, Austria, Germania, Belgio e Olanda) e la rete di agenzie di viaggio Bluvacanze. Al momento su entrambi i fronti sembrano aumentate le distanze per chiudere un accordo ma i vertici di Msc non si danno per vinti. Il presidente di Msc Crociere, Pierfrancesco Vago, in un’intervista rilasciata al magazine svizzero Handelszeitung il 19 settembre scorso (ripreso in Italia dal sito di Repubblica) infatti afferma che “Non è ancora detta l’ultima parola. In ogni caso, siamo ancora interessati ad acquisire una partecipazione in una compagnia aerea. Se non dovesse funzionare con Ita, potrebbe funzionare con un altro vettore. L’operazione ci permetterebbe di offrire ai nostri clienti un’esperienza di viaggio senza soluzione di continuità. Un servizio che si estenderebbe dalla porta di casa alla porta della cabina di una delle nostre navi”.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, azionista di Ita che sta cercando un soggetto a cui cedere il controllo della compagnia, ha deciso di fare trattativa “in esclusiva con il consorzio formato da Certares Management LLC, Delta Airlines Inc. e Air France-KLM S.A., la cui offerta è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal DPCM. Alla conclusione del negoziato in esclusiva, si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico”. MSC e Lufthansa dunque stanno alla finestra in attesa dell’esito del negoziato non volendo abbandonare il progetto che tra i due mirava a sviluppare l’attività nel cargo aereo in parallelo a quello su mare supportando al contempo la crocieristica. “A quanto pare, è stata scelta una strada che prevede una maggiore influenza dello Stato e non una completa privatizzazione di ITA”, questa è la piccata reazione di Lufthansa dopo il comunicato stampa del Mef. Da parte sua Msc non rinuncia all’idea di controllare una compagnia aerea e starebbe attenzionando la privatizzazione di Tap, la compagnia aerea portoghese.

Secondo la Reuters infatti, l’offerta lascerebbe al Governo italiano una quota azionaria del 40% con il diritto di nominare il presidente della società e di esercitare un veto su alcune “scelte strategiche”. La presentazione delle proposte era stata fatta ad aprile. La strategia di Msc però guarda oltre e secondo indiscrezioni raccolte dal Corriere della sera alle navi e agli aerei vorrebbero espandersi nel settore ferroviario italiano: l’obiettivo sarebbe Italo, andandosi ad integrare con l’altra società del Gruppo nel settore, Medway, già autorizzata a operare in Svizzera, Austria, Germania, Belgio e Olanda. La cifra su cui si ragiona sarebbe intorno ai 7 miliardi di euro. D’altra parte il gruppo italo-svizzero della famiglia Aponte ha ricavi annui stimati di ben 30 miliardi di euro.

Essere presenti nel comparto dei trasporti aerei, ferroviari, marittimi di collegamento (traghetti) e crocieristici ne farebbe il più grande gruppo logistico intermodale mondiale. Msc in Italia annovera tra le sue controllate compagnie di navigazione cargo, società di traghetti, terminal portuali, agenzie marittime e turistiche, tour operator, società ferroviarie, poli tecnologici e di cybersecurity

Ed è di pochi giorni fa l’annuncio del memorandum d’intesa con Ferrovie dello Stato per “verificare la possibilità e il reciproco interesse a realizzare un progetto di partnership commerciale e operativa finalizzato allo sviluppo del trasporto combinato marittimo”. Staremo a vedere come andranno a finire le cose in una partita su cui si gioca molto sulla qualità dell’esperienza di viaggio in un turismo sempre più esigente, ma ad essere determinate è l’esito delle elezioni politiche. Giorgia Meloni e i suoi Fratelli d’Italia si sono espressi più volte contro la privatizzazione di Ita Airways e la proposta del fondo Certares-Air France-Ktml è in vantaggio rispetto a quella Msc-Lufthansa in quanto lascerebbe una quota importante dell’azionariato allo Stato italiano con la conseguente capacità di influenzare le scelte da parte del Governo.

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