Patto tra due antiche città scavate nella pietra: l’italiana Matera e la saudita Al-’Ula stringono un accordo per promuovere conservazione, prosperità e sostenibilità. Ieri la Royal Commission for Al-’Ula (RCU) e la città di Matera hanno firmato una collaborazione che attiva un programma di gemellaggio con l’obiettivo di tutelare e promuovere il patrimonio culturale. Al-’Ula e Matera lavoreranno insieme per promuoversi a vicenda, organizzare scambi culturali, creare assieme iniziative e scambiarsi conoscenza in molteplici settori di collaborazione.
La cerimonia di firma, che si è tenuta tra i Sassi di Matera, arriva 30 anni dopo che l’UNESCO ha inserito le tipiche grotte abitate della città del Sud Italia nel Patrimonio Mondiale. Allo stesso modo, Hegra, l’antica città nabatea che risale a 2,000 anni fa, situata a circa 20 km da Al-’Ula, famosa per i suoi monumenti funerari scavati nella pietra arenaria, è oggi un sito archeologico protetto, nominato 15 anni fa come primo sito Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dell’Arabia Saudita.
In virtù del nuovo accordo, Royal Commission for Al-’Ula e Matera collaboreranno alla promozione e all’organizzazione di iniziative culturali incentrate su una serie di assi comuni, che incentiveranno gli scambi culturali, educativi, economici e sociali tra le due destinazioni.
Ad Al-’Ula si trovano tracce di 200.000 anni di storia dell’essere umano e gli archeologi suggeriscono la presenza di civiltà che si sono susseguite da 7.000 anni a questa parte. Al-’Ula è stata sede dei regni dadaniti, lihyaniti e nabatei prima di essere annessa all’Impero Roma nel 106. I quattro siti principali dell’antica città del deserto includono Jabal Ikmah, una montagna ricoperta di antiche incisioni rupestri e petroglifi, nota anche come “la biblioteca a cielo aperto”, iscritta anch’essa nel Patrimonio Documentale dell’UNESCO e la Old Town di Al-’Ula, un villaggio risalente al XII secolo, edificato a fianco dell’oasi lussureggiante, caratterizzato da un dedalo di case costruite in mattoni di fango e pietra con al centro un forte del X secolo. Anche Matera ha una storia di civilizzazione ininterrotta, che risale al Paleolitico (X millennio a.C.) nota per il suo celebre centro urbano scavato nella roccia lungo due pendii gemelli noti come i Sassi. Su queste basi nasce l’accordo tra le due città.
La partnership tra Al-’Ula e Matera è parte di un più ampio accordo tra Al-’Ula e l’Italia che ha visto iniziative quali il Saudi Village, un evento culturale della durata di cinque giorni che si è svolto lo scorso settembre a Villa Borghese, Roma, una collaborazione con la mostra fotografica curata da Cortona on the Move che si è svolta durante l’Al-’Ula Arts Festival 2022 e la formazione di giovani studiosi sauditi nell’ambito della conservazione dei beni culturali presso il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, vicino a Torino.
A Venezia, nel maggio 2023, l’Arabia Saudita e l’Italia hanno siglato un accordo per promuovere la collaborazione nel campo dell’archeologia, della conservazione, del restauro e della tutela del patrimonio culturale, del cinema e della letteratura, che è entrato in vigore nel novembre dello stesso anno. A firmare l’accordo sono stati il Ministro della Cultura saudita e Governatore di RCU, Badr bin Abdullah bin Farhan Al Saud, e il suo omologo italiano Gennaro Sangiuliano.
Questa iniziativa fa parte della strategia globale di Al-’Ula volta a mettere in relazione soggetti che
Waleed Al Dayel, Chief Strategy and Digital Officer di RCU, ha commentato: “L’accordo con Matera supporta i nostri sforzi per creare una destinazione internazionale che porti beneficio alla comunità locale, all’economia e all’ambiente di Al-’Ula, offrendo al tempo stesso agli abitanti delle due città l’opportunità di incontrare culture diverse, stringere legami personali ed esplorare sfide e opportunità comuni. La partnership andrà a ridefinire il modo in cui le due città mettono in contatto gli amanti della cultura con la storia e il patrimonio culturale, mentre continuiamo parallelamente a condividere con il mondo la cultura dell’Arabia Saudita e scopriamo l’importanza della penisola arabica nella storia dell’umanità”.
Tiziana D’Oppido, Assessora alla Cultura, al Turismo, agli Eventi, ai Sassi Patrimonio UNESCO e alle Pari Opportunità del Comune di Matera, ha dichiarato: “La data esatta del trentesimo anniversario da quando Matera è diventata Patrimonio Mondiale dell’Umanità ha costituito la migliore cornice possibile per dare evidenza all’accordo di gemellaggio stipulato fra la Royal Commission for Al-’Ula e il Comune di Matera. Ambizioso, operativo e ricco è il calendario di attività in programma che porteremo avanti in sinergia, con grande, reciproco spirito collaborativo e nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità delle due destinazioni nella conservazione dei rispettivi siti UNESCO: cultura come motore dell’economia, turismo, cinema, eventi, design, arti, archeologia, architettura, accessibilità, Sassi come ecosistema urbano di successo e molto altro per due realtà geograficamente lontane ma aventi molti elementi in comune. Matera, Capitale Europea della Cultura nel 2019, è un caso di studio per la capacità di recuperare il valore di una città che il mondo ha a lungo trascurato e che ha rischiato di essere abbandonata e dimenticata dalla storia, proprio come Al-’Ula diventando invece, entrambe, terra di riscatto ed esempi virtuosi da seguire”.
Nella foto: uno dei monumenti di Hegra.
Matera firma un accordo con la città saudita di Al-'Ula: obiettivo promozione reciproca |