Sarà spedita in North Dakota la contestata statua “razzista” di Roosevelt di New York


È stata scelta la destinazione finale del monumento di Roosevelt a New York, che sarà rimosso a fine autunno perché considerato “razzista”: sarà spostato a Medora, comune di 130 abitanti nel North Dakota, dove Roosevelt aveva un ranch.

È stata scelta la destinazione finale del contestato monumento equestre a Theodore Roosevelt, che dal 1940 si trovava davanti all’ingresso dell’American Museum of Natural History di New York: la scultura bronzea verrà spostata a Medora, piccolo comune di 130 abitanti in mezzo alle foreste del North Dakota, situato a due ore di viaggio dalla capitale dello Stato, Bismarck. A darne notizia è il New York Times.

La scelta di spedire l’opera in un sito così lontano da New York è motivata dal fatto che a Medora è in costruzione la nuova Theodore Roosevelt Presidential Library, biblioteca che sorgerà nei pressi del ranch che Roosevelt possedeva nelle Badlands: negli anni Ottanta dell’Ottocento infatti Roosevelt fece costruire una tenuta vicino a Medora (la cittadina era stata fondata nel 1883), dove abitò per qualche tempo. Qui, Roosevelt, stabilitosi in North Dakota dopo le elezioni presidenziali del 1884, imparò a cavalcare e a cacciare, e si interessò della vita di frontiera, tanto da scriverne per riviste a tiratura nazionale e da pubblicare tre libri sul tema (Hunting Trips of a Ranchman, Ranch Life and the Hunting-Trail, e The Wilderness Hunter). Roosevelt tornò a New York nel 1886, dopo aver perso il suo bestiame durante il rigido inverno precedente. Nei pressi di Medora si trova anche il Theodore Roosevelt National Park, l’unico parco nazionale americano intitolato a una persona.

A giugno, la Public Design Commission della città, con voto unanime aveva deciso per la rimozione dalla pubblica piazza dell’opera di James Earle Fraser (Winona, 1876 - Westport, 1953), realizzata nel 1925 come omaggio a Roosevelt, che fu presidente tra il 1901 e il 1906 e premio Nobel per la pace nel 1906 per aver mediato nella guerra tra Russia e Giappone. La statua è molto controversa, a causa, spiegava il museo, “della composizione gerarchica che piazza una figura a cavallo e altre due che le camminano a fianco, e molti di noi trovano che la raffigurazione delle figure del nativo e dell’africano e il loro posizionamento siano razzisti”. Il capo del Dipartimento dei Parchi di New York, Sam Biederman, durante la discussione che ha portato alla decisione di rimuovere il monumento, aveva detto che, per quanto l’opera non sia stata realizzata in mala fede, “sostiene una cornice tematica di colonialismo e razzismo”.

Il monumento è stato concesso dall’American Museum of Natural History di New York alla biblioteca di Medora in un accordo di prestito a lungo termine: tuttavia l’apertura della biblioteca è prevista solo per il 2026. Fino a quella data, la statua di Roosevelt non sarà visibile: rimarrà infatti in deposito, anche perché i contratti che seguono l’accordo sono ancora in fase di definizione. Con il supporto della famiglia Roosevelt, la Theodore Roosevelt Presidential Library istituirà anche un comitato consultivo composto da rappresentanti delle comunità native e nere, oltre che da storici, studiosi e artisti, che dovrà determinare come ricontestualizzare la statua. La rimozione della statua dalla sua attuale collocazione comincerà a fine autunno.

Nell’immagine: il monumento. Foto di Ad Meskens

Sarà spedita in North Dakota la contestata statua “razzista” di Roosevelt di New York
Sarà spedita in North Dakota la contestata statua “razzista” di Roosevelt di New York


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