Selinunte, Morgan sbrocca contro il pubblico: “Coglioni, bifolchi!” Poi le scuse


Fuori programma ieri sera al Parco Archeologico di Selinunte: il concerto di Morgan dedicato a Battiato si è trasformato in un... acceso confronto col pubblico, insultato dal cantante (coglioni! bifolchi! frocio!) per aver chiesto cover di Battiato. Poi le scuse: “sono ingiustificabile”.

E meno male che si chiama Festival della Bellezza. Per il pubblico che ieri sera ha assistito alla “lezione-concerto” di Marco Castoldi, in arte Morgan, al Parco Archeologico di Selinunte, non si può dire che l’esperienza sia stata proprio tra le più belle. Il vulcanico cantautore ha tenuto il suo spettacolo tra le rovine dei templi di Selinunte: doveva essere una serata dedicata a Franco Battiato nell’ambito del festival che ha varie date lungo tutta l’Italia. Battiato, segnali di vita e arte, questo il titolo della serata, prometteva di portare al pubblico “lo sguardo cosmico del poeta eclettico”, “il distaccato sarcasmo, l’esotismo immaginifico” e via dicendo, ma ha finito per portare gli insulti di Morgan.

Una performance da circa cinque minuti in cui Castoldi ha riversato un vasto campionario di improperi contro il pubblico: “coglioni”, “bifolchi”, “stupidi”, “incivili”, e a un certo punto pure un “frocio di merda” rivolto verso uno degli astanti. Il motivo dell’ira funesta del cantante milanese? La richiesta da parte del pubblico di eseguire brani di Battiato, ritenuta irrispettosa dal cantante lombardo. E a quel punto è partito lo sbrocco di Morgan, infastidito perché gli spettatori si sono improvvisati direttori artistici, e questa cosa non gli è andata giù.

“Fate ridere, siete proprio stupidi, la società è una merda fatta da gente come voi, state zitti, basta, avete rotto il cazzo, ho dei sentimenti, coglioni! Non sono un personaggio, andate a vedere Marracash, andate a vedere Fedez, vai a fare in culo, frocio di merda!”. E poi: “l’indignazione ce l’ho io perché ci siete voi al mondo”. “Voi che mi dite smettela? Ma siete direttori artistici? Siete il pubblico, cosa vuoi?”. “Siete dei bifolchi! Avete pagato ma non sapete chi sono, non sapete chi sono, andate a casa vostra! State zitti, andatevene, rispettate quello che state vedendo, perché è arte! Non la vedrete da un’altra parte, smettetela!”. “Ma che vuoi tu da me? Ma sei il direttore artistico? Non ci siamo proprio! Umanamente fate pena! Perché devo andare a cagare? Perché non ho cantato le canzoni di Battiato e ho fatto altri capolavori?”. “Gente senza dignità! Ma che brutto che esistano persone così! È questo che rende una merda questo paese del cazzo! Siete degli incivili, siete dei bifolchi!”. “Battiato vi avrebbe mandato a fare in culo ma molto peggio di me! Non sapete neanche chi era Battiato! Secondo voi con che coraggio io adesso mi metto a essere gentile? Perché la musica è gentilezza! Come posso io adesso tirare fuori il bello, dopo che ho visto questa volgarità?”.

Poi, oggi, attraverso una story su Instagram, sono arrivate le scuse dell’artista, che ha contestualmente voluto spiegare anche le sue ragioni: “Tutti possiamo sbagliare e io ho sbagliato ad usare una infelice espressione che a me per primo non piace, non vado fiero di averla usata e, se potete, accettate le mie scuse. Non sono omofobo e condanno chi non ha rispetto degli altri, al di là delle categorie a cui ci sentiamo di appartenere, è all’essere umano che si deve rispetto, e quindi la mia reazione di ieri sera è stata ingiustificabile, una pessima caduta di cui mi scuso sinceramente e, se pur nel modo sbagliato, è stata provocata dall’essermi sentito ferito nell’anima perché avevo appena dato tutto me stesso in una canzone improvvisata in quel luogo meraviglioso e commovente, e l’avermi chiesto una cover di Battiato come fossi un jukebox, dopo una delle più ispirate performance della mia vita, mi ha letteralmente ucciso. Resta il fatto che nulla giustifica le cose che ho detto”.

Selinunte, Morgan sbrocca contro il pubblico: “Coglioni, bifolchi!” Poi le scuse
Selinunte, Morgan sbrocca contro il pubblico: “Coglioni, bifolchi!” Poi le scuse


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