Trump firma ordine contro “anarchici ed estremisti di sinistra” che danneggiano monumenti


Duro ordine esecutivo del presidente USA Donald Trump, per proteggere i monumenti e stigmatizzare la violenza di ’anarchici ed estremisti di sinistra’.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo per la protezione dei monumenti. Nell’ordinamento giuridico statunitense, l’ordine esecutivo è un provvedimento firmato dal presidente che serve per indirizzare le politiche esecutive del governo federale: diventano provvedimenti con forza di legge nel momento in cui vengono emessi da un’autorità legislativa che delega il proprio potere all’esecutivo. Negli Stati Uniti a oggi non esistono leggi che proteggono i monumenti federali tout court (mentre invece ci sono leggi che, più in generale, tutelano le proprietà federali, e altre che invece riguardano categorie specifiche di monumenti, come quelle ai veterani di guerra): l’ordine di Trump costituisce dunque un precedente.

L’ordine si compone di sei sezioni. Nella prima sono indicate le ragioni e le finalità del provvedimento: “il dovere principale del governo”, si legge, “è di stabilire l’ordine interno e difendere la vita, la proprietà e i diritti dei cittadini. Nelle ultime cinque settimane ci sono stati attacchi alla vita e alla proprietà di civili, ai tutori della legge, alle proprietà del governo e a illustri monumenti come il Lincoln Memorial. Molti manifestanti, incendiari ed estremisti di sinistra che hanno perpetrato e supportato questi atti si sono esplicitamente identificati in ideologie, come il marxismo, che auspicano la distruzione del sistema di governo degli Stati Uniti. Anarchici ed estremisti di sinistra hanno cercato di far avanzare un’ideologia radicale che dipinge gli Stati Uniti come fondamentalmente ingiusti, e hanno cercato di imporre quest’ideologia agli americani attraverso la violenza e l’intimidazione delle folle. Hanno guidato rivolte nelle strade, bruciato veicoli della polizia, ucciso e attaccato ufficiali governativi e proprietari di attività che difendevano le loro proprietà, e si sono anche impadroniti di un’area in una città, nella quale la legge e l’ordine hanno lasciato spazio all’anarchia. Durante le agitazioni, cittadini innocenti sono stati feriti e uccisi”. Secondo Trump, questi “attacchi radicali” sono dunque alla base del provvedimento, soprattutto perché “obiettivi chiave della violenta campagna degli estremisti contro il nostro paese sono i monumenti pubblici, i memoriali e le statue”.

Secondo Trump, gli obiettivi dei manifestanti “rivelano una profonda ignoranza della nostra storia, e sono indicativi di un desiderio di distruggere indiscriminatamente qualsiasi cosa onori il nostro passato”. Trump quindi elenca alcune statue danneggiate: quella di Ulysses Grant a San Francisco, quella dei veterani della seconda guerra mondiale a Charlotte e altre (non vengono citate quelle di Cristoforo Colombo, né i monumenti ai confederati). “La mia amministrazione”, conclude la prima sezione dell’ordine esecutivo, “non permetterà a folle violente, spronate da frange radicali, di diventare arbitri degli aspetti della nostra storia che possono essere celebrati in pubblico. L’abdicazione dello stato e dei pubblici ufficiali alla loro responsabilità di applicare la legge deve finire”.

La seconda sezione contiene gli indirizzi politici del provvedimento, che sono cinque. Il primo stabilisce che gli Stati Uniti perseguiranno a norma di legge chiunque distrugga, danneggi, vandalizzi monumenti o si renda colpevole di vilipendio nei confronti dei monumenti all’interno del territorio degli Stati Uniti. L’ordine cita il titolo 18, sezione 1361, del Codice degli Stati Uniti, che stabilisce pene fino a dieci anni di detenzione per chi danneggia proprietà federali, e altre leggi, come quella sui memoriali dei veterani di guerra che stabiliscono alcune precise casistiche. Il secondo riguarda invece quanti incitano alla violenza, alla sedizione e ai danneggiamenti; nel terzo si parla invece di punire chi danneggia o distrugge le proprietà religiose, e in particolare chi attacca, rimuove o cancella immagini di Gesù o di altre figure religiose; il quarto invece stabilisce di negare il supporto federale agli Stati e alle amministrazioni locali che non sono riuscite a proteggere i monumenti pubblici, i memoriali e le statue dai vandalismi (“il recente abbandono, da parte di queste giurisdizioni, delle loro responsabilità di applicazione della legge nei riguardi dei monumenti pubblici, dei memoriali e delle statue, solleva dubbi sulla loro volontà di proteggere gli spazi pubblici e di mantenere la pace al loro interno: queste giurisdizioni non sono candidati idonei ai limitati fondi federali per il sostegno degli spazi pubblici”); il quinto e ultimo indirizzo è simile al quarto ma si rivolge agli enti di polizia territoriali che non hanno fatto abbastanza per proteggere i monumenti.

La terza sezione dell’ordine esecutivo dispone indagini da parte del Dipartimento di Giustizia finalizzate a verificare che vengano applicati gli indirizzi di cui sopra, e si invita l’Attorney General a collaborare con gli Stati e le amministrazioni locali per assicurare che le leggi vengano applicate. La quarta stabilisce di limitare il sostegno federale agli enti locali che permettono la devastazione dei monumenti, mentre la quinta impone di garantire supporto alla protezione di monumenti, memoriali, statue e proprietà. La sesta contiene un elenco di disposizioni finali.

“Ho appena avuto il privilegio”, ha twittato Trump lo scorso 26 giugno per presentare il provvedimento, “di firmare un ordine esecutivo molto forte per proteggere i monumenti, i memoriali e le statue degli Stati Uniti, e per combattere la violenza criminale. Lunghi periodi di detenzione per questi atti fuorilegge e contro il nostro grande paese”.

Trump firma ordine contro “anarchici ed estremisti di sinistra” che danneggiano monumenti
Trump firma ordine contro “anarchici ed estremisti di sinistra” che danneggiano monumenti


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