La civiltà etrusca, da sempre oggetto di interesse per la profondità della sua cultura e per il fascino dei suoi misteri, sarà al centro di un nuovo ciclo di incontri organizzato dalle Gallerie degli Uffizi e dall’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici, con la collaborazione della Regione Toscana. La rassegna, composta da quindici appuntamenti, si terrà ogni mercoledì alle ore 17, dall’11 giugno all’8 ottobre, presso l’Auditorium Paolucci della Galleria delle Statue e delle Pitture, con ingresso gratuito per il pubblico. L’iniziativa si inserisce in un contesto di rinnovata attenzione verso gli studi sulla civiltà etrusca, che negli ultimi decenni ha beneficiato di numerose scoperte archeologiche e di un significativo avanzamento nella ricerca scientifica. I relatori saranno accademici, archeologi e specialisti tra i più autorevoli in ambito nazionale, con l’obiettivo di condividere con il pubblico un quadro aggiornato e organico delle più recenti acquisizioni in materia.
Le conferenze copriranno i principali temi della storia e dell’archeologia etrusca, a partire dalla dibattuta questione delle origini. Il ciclo prevede un percorso articolato che spazia dalla lingua alla struttura politica, dalle pratiche religiose alle arti figurative, fino ai rapporti con altri popoli e alla progressiva assimilazione da parte di Roma. Il programma si aprirà l’11 giugno con un intervento di Giuseppe Sassatelli, presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici, che affronterà il tema degli stereotipi e delle realtà storiche legate agli Etruschi. Il 18 giugno sarà la volta di Enrico Benelli (Università di Roma III) con un aggiornamento sullo stato degli studi linguistici, un campo tradizionalmente considerato ostico ma oggi arricchito da nuovi testi e interpretazioni. Il 25 giugno, Simonetta Stopponi (Università di Perugia) analizzerà le strutture abitative e i palazzi etruschi, seguita, il 2 luglio, da AlessandroNaso (Università di Napoli Federico II), che concentrerà il proprio intervento sulle architetture funerarie. Il ciclo continuerà il 9 luglio con Daniele Federico Maras, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che si occuperà della struttura politica delle città etrusche e delle magistrature. Maras interverrà anche il 16 luglio con una lezione dedicata alla pittura, analizzando nuovi documenti e recenti interpretazioni.
Il 23 luglio Laura Michetti (Università di Roma La Sapienza) parlerà di religione etrusca, soffermandosi su santuari, divinità e culti, mentre il 30 luglio Stefano Bruni (Università di Ferrara) discuterà della produzione artistica, affrontando il tema delle botteghe locali e degli artigiani stranieri attivi in Etruria. Il 6 agosto Vincenzo Bellelli, direttore del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, tornerà sul tema delle origini etrusche, evidenziando le ultime teorie e i dati provenienti da recenti scavi. Dopo la pausa estiva, gli incontri riprenderanno il 3 settembre con Maurizio Sannibale (Musei Vaticani), che parlerà dei rapporti tra gli Etruschi e il Mediterraneo orientale. Il 10 settembre, Maurizio Harari (Università di Pavia) esaminerà i contatti e le influenze reciproche tra Etruschi e Greci, mentre il 17 settembre Luca Cerchiai (Università di Salerno) illustrerà la presenza etrusca in Campania, con particolare attenzione al sito di Pompei. Il 24 settembre Gianluca Tagliamonte (Università di Lecce) approfondirà le relazioni tra Etruschi e altri popoli italici, mentre il 1 ottobre Elisabetta Govi (Università di Bologna) tratterà dell’espansione etrusca nella valle del Po, un’area in passato considerata marginale e oggi invece rivalutata grazie a nuovi dati archeologici. La rassegna si chiuderà l’8 ottobre con Jacopo Tabolli (Università per Stranieri di Perugia), che affronterà il tema della fine della civiltà etrusca.
L’iniziativa assume un valore simbolico in virtù della ricorrenza dei quarant’anni dall’Anno degli Etruschi, promosso nel 1985 dalla Regione Toscana con il coinvolgimento di università, musei e soprintendenze. In quell’occasione, mostre tenute in città come Firenze, Arezzo, Siena, Volterra, Orbetello, Cortona e Perugia contribuirono a rilanciare l’interesse pubblico per la civiltà etrusca, presentando importanti monumenti e materiali. Molte delle ricerche avviate in quel periodo hanno trovato nel corso degli anni ulteriori conferme e sviluppi. Per le Gallerie degli Uffizi, la rassegna si inserisce in una più ampia strategia culturale che punta alla valorizzazione della storia antica e alla divulgazione delle ricerche in corso. L’ingresso libero agli incontri riflette la volontà di rendere accessibili i contenuti specialistici anche a un pubblico non accademico, nel solco di una museologia partecipativa che considera la conoscenza un bene comune.