La Repubblica del Kazakistan presenta il suo secondo padiglione con la mostra “Jerūiyq: Viaggio oltre l’orizzonte” alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia in programma dal 20 aprile al 24 novembre 2024. Commissionata da Aida Balayeva, Ministro della Cultura e dell’Informazione, e curata da Danagul Tolepbay con il co-curatore Anvar Musrepov, la mostra riflette l’impegno del Kazakistan nei confronti del patrimonio culturale e dell’innovazione artistica. “Jerūiyq: Viaggio oltre l’orizzonte” si allinea al tema principale della Biennale Arte 2024 “Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere”, curato da Adriano Pedrosa, incentrato sulle diverse narrazioni culturali.
La mostra, allestita presso l’edificio storico del Museo Storico Navale, offre una interpretazione dell’antica leggenda di Jerūiyq, ispirata alle leggende kazake e al viaggio visionario del filosofo del XV secolo Asan Kaigy. La parola "kaigy“ si traduce dal kazako come ”dolore“. Espressioni comuni come ”cadere nel kaigy di Asan" utilizzano questo nome come sinonimo di dolore. Il dolore riflette gli incontri traumatici con il lato oscuro della modernità: la tragica carestia degli anni Trenta i crateri scavati dai siti di test nucleari a Semey, la prosciugamento del Mar d’Aral e le cicatrici sul corpo della terra kazaka.
La rassegna è una cronologia delle opere chiave dell’immaginazione utopica degli artisti kazaki dagli anni Settanta, attraverso le opere del periodo dell’emergere dell’arte contemporanea in Kazakhstan, fino ai giorni nostri, inclusi lavori basati sull’intelligenza artificiale. Gli artisti proiettano la loro visione di mondi ideali, dove gli spiriti e i rituali mistici si incontrano, dove il nomadismo si trasforma in stazioni spaziali e dove vengono rivelati portali per guardare oltre l’orizzonte degli eventi. Jerūiyq: Journey Beyond the Horizon presenta un futuro visionario in cui entità umane e non umane convergono in un’utopia re-immaginata. La mostra invita i visitatori a esplorare portali in mondi immaginari, voli spaziali, rituali futuristici e l’intersezione tra topologia e algoritmi. L’esposizione, che presenta opere di artisti kazaki dal 1979, riflette quindi l’evoluzione del pensiero utopico, del futurismo decoloniale, della spiritualità, del Modernismo e del Cosmismo.
Kamil Mulashev, nato nel 1944 a Urumqi, in Cina, è un artista versatile con una presenza globale. Dopo aver studiato a Urumqi e all’Istituto d’arte Surikov di Mosca, oggi vive e lavora ad Astana, in Kazakistan.
Yerbolat Tolepbay, nato nel 1955, figura chiave delle belle arti kazake, vive e lavora ad Almaty, Kazakistan. Celebrato a livello internazionale, le sue opere magistrali sono profondamente legate all’eredità kazaka e gli sono valse l’Ordine del Chevalier francese per le arti e la letteratura.
Saken Narynov (Esik, 1946- Almaty, 2023) ha vissuto e lavorato ad Almaty, in Kazakistan, combinando le competenze architettoniche e scultoree con la sua passione per la scienza e la filosofia. Le sue opere innovative continuano a ispirare.
Sergey Maslov (1952-2002), figura centrale della scena artistica contemporanea kazaka, ha vissuto ad Almaty. I suoi metodi non convenzionali e la sua arte intrisa di miti hanno lasciato un segno profondo.
The2vvo, con Eldar Tagi, (nato nel 1987) e Lena Pozdnyakova (nata nel 1985), originari di Almaty, ora duo artistico nomade con sede a Berlino. Il loro lavoro integra suono, arti visive e performance.
Anvar Musrepov, nato nel 1994, artista e curatore con sede ad Astana, si occupa di nuovi media, concentrandosi sul futuro e sull’identità. I suoi contributi hanno plasmato in modo significativo la new media art nell’ambiente dell’arte contemporanea locale.
Titolo mostra | Jer?iyq: Viaggio oltre l'orizzonte | Città | Venezia | Sede | Museo Storico Navale | Date | Dal 20/04/2024 al 24/11/2024 | Artisti | Anvar Musrepov, Eldar Tagi, Lena Pozdnyakova, Sergey Maslov, Saken Narynov, Yerbolat Tolepbay, Kamil Mullashev | Curatori | Danagul Tolepbay, Anvar Musrepov | Temi | Arte contemporanea, Biennale di Venezia |