A Macerata una mostra ripercorre la carriera di Grazia Varisco


Un’importante mostra dedicata a Grazia Varisco, straordinaria pioniera dell’arte cinetica e programmata, apre le porte al pubblico a Macerata dal 23 aprile al 2 giugno 2024: curata da Vittoria Coen, raccoglie opere che ripercorrono tutta la sua significativa carriera.

Un’importante mostra dedicata a Grazia Varisco (Milano, 1937), straordinaria pioniera dell’arte cinetica e programmata, apre le porte al pubblico dal 23 aprile al 2 giugno 2024: s’intitola Esperienze d’arte in gioco, è curata da Vittoria Coen ed è accolta negli spazi della GABA.MC, la galleria dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. Questo evento prende vita nel contesto del conferimento del Titolo di Accademico Onorario e del Premio Svoboda per il talento artistico e creativo all’artista milanese (è fissata per il 23 aprile alle ore 10:30 la cerimonia cum laudatio per il conferimento de titolo, presso l’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata: a seguire, dalle 12:30, viene inaugurata la mostra).

Varisco è stata una figura di spicco nella ricerca artistica nazionale e internazionale, soprattutto durante gli anni Sessanta e Settanta, e la mostra offre un’interessante opportunità per immergersi nel suo straordinario percorso creativo. Esperienze d’Arte in gioco mira infatti a rappresentare la cifra distintiva di Grazia Varisco, il cui approccio considera il gioco come fondamento della cultura. Questa mostra intende mettere in risalto la vitalità di una ricerca artistica continua e coerente, che supera i tradizionali confini tra opera e pubblico. Varisco valorizza l’esperienza sensoriale, incoraggiando il contatto fisico con l’opera e coinvolgendo attivamente il pubblico, trasformando così il processo artistico in un linguaggio poetico che si sviluppa dal concepimento del progetto fino al risultato finale emozionante e lucido.

Il percorso espositivo ideato dalla curatrice Vittoria Coen, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata e storica dell’arte, si dipana attraverso gli anni Sessanta fino alle più recenti sperimentazioni, esplorando le tematiche della forza e della leggerezza attraverso modulazioni e variazioni che ricordano un vero e proprio concerto nello spazio. Questa antologica rivela la consequenzialità che unisce, da un’opera all’altra, un unico pensiero e un segno significativo. La mostra, accompagnata da un catalogo illustrato, presenta circa venti opere che dialogano con lo spazio espositivo, offrendo al pubblico un ventaglio di esperienze sorprendenti tratte dalla poliedrica e ricca produzione dell’artista. Nel percorso sarà dunque possibile incontrare una preziosa selezione di opere che illustrano la complessità e la diversità delle tematiche di ricerca affrontate da Grazia Varisco nel corso della sua carriera.

Si comincia con i lavori della serie delle Tavole Magnetiche (1959-1962), che costituiscono una fase significativa del percorso artistico di Grazia Varisco e rappresentano le prime ricerche legate alla formazione del Gruppo T, del quale l’artista è stata una figura chiave insieme a Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi. Queste opere mettono in evidenza l’interesse di Varisco per la rappresentazione dello spazio-tempo e la sua profonda affinità con la dinamica del gioco. L’artista esplora il concetto di casualità e di programmazione attraverso forme espressive non convenzionali, dando vita a opere che sfidano le convenzioni artistiche tradizionali. Non mancano opere degli anni Novanta, come le Fraktur e le Implicazioni, per arrivare fino ai lavori recenti, tra cui un grande collage del 2020 che affronta il tema del coronavirus che tenne in scacco il mondo per due anni con la pandemia di Covid-19.

La mostra, a ingresso libero, apre dal martedì al sabato dalle 16:30 alle 19:30. Per informazioni: www.abamc.it

Grazia Varisco, Tavola magnetica elementi lineari (1960; tavola in ferro dc-fix rosso elementi lineari con calamita, 42 x 37,5  cm; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Tavola magnetica elementi lineari (1960; tavola in ferro dc-fix rosso elementi lineari con calamita, 42 x 37,5 cm; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Cartonlibro Volume BNG (1976; pagine di cartone bianche nere e grigie con segnalibro, 71,5 x7 5 cm; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Cartonlibro Volume BNG (1976; pagine di cartone bianche nere e grigie con segnalibro, 71,5 x7 5 cm; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Fraktur n.3 (1991/1992; collage per studio di installazione, 73 x 102 cm; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Fraktur n.3 (1991/1992; collage per studio di installazione, 73 x 102 cm; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Implicazioni (1996; alluminio verniciato su base in legno rivestito, 57 x 57 cm; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Implicazioni (1996; alluminio verniciato su base in legno rivestito, 57 x 57 cm; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Quadri Comunicanti Filo rosso 49A (2009; cinque elementi in ferro e tondino verniciato; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Quadri Comunicanti Filo rosso 49A (2009; cinque elementi in ferro e tondino verniciato; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Ri-Velati (2015; rete metallica ripiegata bianca e nera, 60 x 40 cm circa l'uno; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Ri-Velati (2015; rete metallica ripiegata bianca e nera, 60 x 40 cm circa l’uno; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis
Grazia Varisco, Arte Coronavirus 1 (2020; collage senza colla -
Grazia Varisco, Arte Coronavirus 1 (2020; collage senza colla - “Pinzage”, 77 x 106 cm; Archivio Varisco). Foto: Thomas Libis 

Note su Grazia Varisco

Grazia Varisco, nata a Milano il 5 ottobre 1937, ha intrapreso il suo percorso artistico frequentando l’Accademia di Belle Arti di Brera dal 1956 al 1960, sotto la guida di Achille Funi. Dalla sua attività accademica, Varisco si è immersa nella ricerca artistica come membro del Gruppo T insieme a Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi. Partecipando a manifestazioni come Miriorama, mostre di arte programmata e al movimento internazionale Nouvelle Tendance, ha avuto l’opportunità di interagire con artisti italiani e stranieri interessati alla percezione e alla sperimentazione.

Dopo l’esperienza con il Gruppo T, Varisco ha proseguito la sua ricerca in modo autonomo, dedicandosi alla sperimentazione artistica e continuando la sua attività espositiva. Durante gli anni Sessanta ha anche svolto attività di grafica per diverse istituzioni e riviste (dal 1961 al 1967 per l’Ufficio Sviluppo della Rinascente, per la rivista Abitare, per la Kartell, dal 1962 al 1963 per il Piano Intercomunale milanese), contribuendo al panorama culturale milanese. Nel corso dei suoi soggiorni negli Stati Uniti nel 1969 e nel 1973, Varisco ha avuto l’opportunità di incontrare e frequentare artisti e docenti statunitensi, arricchendo ulteriormente il suo bagaglio artistico e culturale.

A partire dal 1979-80, ha intrapreso un ruolo nell’attività didattica e dal 1981 al 2007 ha ricoperto la posizione di titolare della cattedra di Teoria della Percezione presso l’Accademia di Brera a Milano, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni di artisti. La presenza di Grazia Varisco in importanti rassegne nazionali e internazionali evidenzia il riconoscimento del suo contributo all’arte contemporanea. Tra le sue partecipazioni più significative si annoverano la Biennale di Venezia nel 1964 e nel 1986, la Quadriennale di Roma nel 1965, 1973 e 1999, e il Trigon di Graz nel 1977.

Varisco ha esposto anche in mostre prestigiose come Arte italiana 60/82 alla Hayward Gallery di Londra nel 1982 e Electra al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris nel 1983. La sua opera è stata inclusa anche in esposizioni come Triennale Toyama Now al Museum of Modern Art di Toyama nel 1990 e Force Fields. Phases of the Kinetic al Museu d’Art Contemporani di Barcellona e alla Hayward Gallery di Londra nel 2000. Altre partecipazioni di rilievo includono Beyond Geometry al Los Angeles County Museum e al Miami Art Museum nel 2004, Gli ambienti del Gruppo T alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 2005 e Lo sguardo del collezionista. Opere della Fondazione VAF al Mart di Rovereto nel medesimo anno.

Nel 2007, in riconoscimento del suo contributo all’arte contemporanea, Grazia Varisco è stata premiata con il Premio Nazionale Presidente della Repubblica per la Scultura, conferitole dal Presidente Giorgio Napolitano su segnalazione dell’Accademia di San Luca. Questo importante riconoscimento ha portato alla sua nomina ad “Accademico di San Luca”.

Le opere di Grazia Varisco godono di una diffusa presenza in musei e collezioni prestigiose in Italia e all’estero, testimonianza del suo riconoscimento nel panorama artistico internazionale. Tra le istituzioni che conservano le sue opere si annoverano la Collezione Farnesina, la Collezione Accademia di San Luca e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma in Italia, oltre al Museum of Modern Art di New York, al MAMbo di Bologna, alla Fondazione Museo de Arte Moderno Jesus Soto a Ciudad Bolivar, al Museo di Würzburg, al Museum Ritter a Waldenbuch, al Centre Georges Pompidou a Parigi e alla Galleria d’Arte Moderna di Gallarate.

Inoltre, le sue opere sono presenti in importanti istituzioni italiane come il MAC di Lissone, il Museo di Villa Croce di Genova, il Museo della Permanente, la Fondazione Prada, Le Gallerie d’Italia e il Museo del Novecento a Milano. Nel 2017, la Triennale di Milano ha omaggiato il percorso artistico di Grazia Varisco con una mostra dedicata, mentre nel 2018 ha ricevuto il prestigioso premio A. Feltrinelli per le Arti Visive dall’Accademia dei Lincei.

Nel 2022, è stata invitata a partecipare per la terza volta alla Biennale di Venezia (dopo le edizioni del 1964 e del 1986) e ha ricevuto una consacrazione nella sua città, Milano, con una grande mostra antologica allestita a Palazzo Reale. Grazia Varisco continua a vivere e lavorare a Milano, continuando a contribuire al panorama artistico contemporaneo con la sua ricca produzione.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraGrazia Varisco. Esperienze d'arte in gioco
CittàMacerata
SedeGABA.MC. Galleria dell'accademia di Belle Arti Macerata
DateDal 23/04/2024 al 02/06/2024
ArtistiGrazia Varisco
CuratoriVittoria Coen
TemiNovecento, Arte cinetica, Arte programmata

Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte