Villa Farnesina nell'Ottocento vista dal duca di Ripalda e dal conte Primoli. Una mostra a Roma


Dal 12 gennaio al 25 febbraio 2023, l’Accademia dei Lincei a Roma ospita la mostra “L’Ottocento a Villa Farnesina. Il duca di Ripalda, il conte Giuseppe Primoli e Roma nuova Capitale d’Italia”, dedicata ai due personaggi e alle vicende della Villa nel XIX secolo.

S’intitola L’Ottocento a Villa Farnesina. Il duca di Ripalda, il conte Giuseppe Primoli e Roma nuova Capitale d’Italia la mostra che l’Accademia dei Lincei di Roma ospita dal 12 gennaio al 25 febbraio nella sua sede di Villa Farnesina. La rassegna è curata da Virginia Lapenta e Valeria Petito e nasce a seguito del convegno dei Lincei, tenutosi il 9 novembre 2021, Villa Farnesina: un esempio di resilienza e valorizzazione da Roma Capitale a oggi (titolo che si riferisce a tutta la lunga storia di Villa Farnesina, a tutte le iniziative che a cura dell’Accademia Nazionale dei Lincei sono state perseguite con lo scopo di preservare e valorizzare sempre più questa straordinaria Villa), nell’ambito del quale sono stati presentati alcuni risultati preliminari, esemplificativi delle attività programmate ex-ante in vista della costituzione del “Centro linceo di ricerca sui beni culturali Villa Farnesina” (acronimo CERIF).

La mostra apre in concomitanza con la pubblicazione degli atti del convegno e vuole mettere in evidenza gli aspetti comuni di due personaggi, il duca di Ripalda, ovvero lo spagnolo Salvador Bermúdez de Castro, e il conte Primoli, entrambi “stranieri” in una città che non conoscevano. Si conobbero e si frequentarono (così come si evince dai diari di Giuseppe Primoli di quegli anni), e inoltre vivevano entrambi in palazzi affacciati sul Tevere, Villa Farnesina e Palazzo Primoli, che dovettero subire profonde modifiche legate alla costruzione degli argini di contenimento del fiume. In mostra ci sarà anche una sezione, in collaborazione con la Pirelli & C. S.p.A. e la Fondazione Pirelli, che metterà proprio in evidenza come la costruzione dei muraglioni del Tevere per il risanamento della giovane capitale del Regno d’Italia, considerata impresa di prestigio nazionale, costituì invece per la Villa Farnesina il primo esempio di resilienza. Verso il 1950, infatti, ciò che il duca di Ripalda aveva paventato si concretizza: con l’aumentare del traffico motorizzato pesante sul tratto del Lungotevere adiacente alla Villa Farnesina si cominciò a manifestare una accentuazione di danni all’esterno dell’edificio e negli intonaci affrescati che decorano l’interno. Nel 1956 una commissione di specialisti nominata dall’Accademia Nazionale dei Lincei, presieduta dal Socio Linceo Gustavo Colonnetti, studiò il piano di difesa della Farnesina che si concretizzò in “una piastra galleggiante” di mattoni di gomma della Saga-Pirelli la cui più completa fiducia nella durata praticamente illimitata del dispositivo prescelto è stata confermata dagli ultimi rilevamenti effettuati da parte dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).

Sia il duca di Ripalda, arrivato a Roma nel 1861, sia il conte Primoli, tornatovi nel 1871 dopo esservi nato, si ritrovarono quindi a vivere e a convivere con le profonde trasformazioni sociali ed urbanistiche della città, divenuta Capitale d’Italia. Il percorso espositivo intende accompagnare il visitatore nella scoperta di queste due figure a partire dal loro incontro: raccontandone la storia si metterà in luce il loro rapporto con la città in cambiamento e le fotografie scattate dal conte Primoli negli ultimi anni dell’Ottocento diventeranno il fil rouge che guiderà nelle varie tappe del percorso.

Ogni tappa vuole inoltre evidenziare, con pannelli identificabili graficamente e cromaticamente, l’aspetto ottocentesco della sala di Villa Farnesina in cui il visitatore si trova, mettendo l’accento sui dettagli e i particolari degli apparati decorativi approfondendo soprattutto le ornamentazioni pittoriche a finti tendaggi e i succhi d’erba appositamente concepiti a complemento dell’esistente decorazione a fresco rinascimentale. Una sala multimediale racconterà l’evoluzione delle decorazioni tessili parietali che dal Cinquecento all’età contemporanea, dagli arazzi ai corami e alla carta da parati hanno caratterizzato anche la Villa Farnesina come formidabili indicatori del benessere del proprietario.

L’ultima sezione della mostra posta al primo piano racconterà la città “intorno a Villa Farnesina”, con un focus su Palazzo Farnese, su Palazzo Corsini e, grazie alla collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sulle vicende delle Mura Aureliane nell’Ottocento, in particolare sul tratto cosiddetto “della Farnesina”, oggi visibile all’interno del giardino della Villa che costituisce uno dei pochi resti della cinta muraria ancora conservati sulla riva destra del Tevere. Dopo l’annessione di Roma al nuovo Stato italiano il tracciato murario, privato della funzione difensiva, seguì le esigenze dell’espansione urbana. Molti settori furono sacrificati per consentire il collegamento tra l’interno della città e i quartieri periferici, mentre alcune porzioni isolate furono convertite in studi d’artista e abitazioni. L’esposizione a cura dell’École française de Rome di alcuni disegni facenti parte di una raccolta per la prima volta esposta presenta il lavoro dell’architetto Virginio Vespignani, uno dei protagonisti di quel processo artistico-architettonico di renovatio urbis che voleva avvicinare Roma ai modelli delle capitali europee moderne, approfondendo la problematica che già dal periodo napoleonico era diventata un affare di stato: il restauro e la trasformazione delle mura che gli imperatori avevano lasciato in eredità ai pontefici. Una serie di saggi, posti in appendice agli atti del convegno, approfondiscono tutti i temi trattati in mostra.

La mostra è promossa dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dalla Fondazione Primoli, in partenariato con la École française de Rome, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Pirelli & C. S.p.A. E Fondazione Pirelli, con il patrocinio dell’Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei. Il comitato ordinatore è composto da Roberto Antonelli, Giorgio Parisi, Francesco Bruni, Antonio Calabrò, Louis Godart, Lamberto Maffei, Paolo Podio Guidugli, Alberto Quadrio Curzio, Umberto Quadrino, Antonio Sgamellotti, Lucia Tomasi Tongiorgi, Alessandro Zuccari, il comitato scientifico da Roberto Antonelli, Adrián Almoguera, Ebe Antetomaso, Marianna Franco, Virginia Lapenta, Brigitte Marin, Maria Luisa Meneghetti, Alessio Monciatti, Claudio Parisi Presicce, Valeria Petitto, Ludovica Rosati, Simonetta Serra. La mostra apre dal lunedì al sabato dalle 9 alle 14 (ultimo ingresso ore 13:15). Seconda domenica del mese dalle ore 9 alle ore 17 (ultimo ingresso ore 16:15). Visite guidate tutti i sabati, alle 10:30 in inglese e alle 12 in italiano, e ogni seconda domenica del mese solo in italiano alle 12:30, 15 e 16. Per i gruppi (minimo 15 massimo 25 persone) prenotazione obbligatoria e uso obbligatorio dei whisper. Il biglietto è acquistabile presso la Villa Farnesina, via della Lungara 230; acquisto on line su www.villafarnesina.it. Intero 10 euro, ridotto 9 euro per over 65, insegnanti, soci ICOM, FAI e Touring Club, ridotto 7 euro per bambini e ragazzi dai 10 ai 18 anni e studenti, ridotto scolaresche 5 euro (insegnante ingresso gratuito), gratis per bambini fino a 10 anni, diversamente abili con accompagnatori, giornalisti, guide turistiche.

Immagine: Braun & C., Villa Farnesina, Loggia di Galatea (1869; fotografia; Roma, Archivio Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraL’Ottocento a Villa Farnesina. Il duca di Ripalda, il conte Giuseppe Primoli e Roma nuova Capitale d’Italia
CittàRoma
SedeVilla Farnesina
DateDal 12/01/2023 al 25/02/2023
CuratoriVirginia Lapenta, Valeria Petito

Villa Farnesina nell'Ottocento vista dal duca di Ripalda e dal conte Primoli. Una mostra a Roma
Villa Farnesina nell'Ottocento vista dal duca di Ripalda e dal conte Primoli. Una mostra a Roma


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