Dai depositi del Palazzo Reale di Napoli tornano esposti i tappeti storici


Al Palazzo Reale di Napoli sono stati aperti in questi giorni diciassette tappeti conservati nei depositi. Tra questi, anche il primo dei novantatré tappeti commissionati da Luigi XIV per la Grand Galerie del Louvre. 

Grazie a un accordo con Il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, al Palazzo Reale di Napoli si sta procedendo a una schedatura degli oggetti conservati nelle sale dell’Appartamento Storico. Sono stati aperti in questi giorni diciassette tappeti conservati nei depositi per valutarne lo stato conservativo, gli eventuali restauri da effettuare e la possibilità di una loro ricollocazione nelle sale dell’Appartamento Reale.

Tra questi, si conta il primo dei novantatré tappeti commissionati da Luigi XIV per la Grand Galerie del Louvre, eseguiti tra il 1668 e il 1688 dalla Manifattura della Savonnerie e realizzato da cartone di Charles Le Brun, intitolato Le quattro parti del mondo. Negli anni Ottanta del Settecento questo tappeto era utilizzato da Luigi XVI nella Sala da pranzo del castello di Fontainebleau; fu poi spostato nel 1812 a Roma nel Palazzo del Quirinale, scelto come reggia da Napoleone. Poco dopo il 1814 Gioacchino Murat lo portò nel Palazzo Reale di Napoli insieme ad altre opere e arredi. In attesa del restauro è esposto all’interno della sala delle Guardie del Corpo: la sala non è accessibile al pubblico ma si può ammirare il tappeto affacciandosi dalle sale adiacenti.

L’ampio progetto, affidato al Centro de La Venaria Reale, prevede la schedatura conservativa degli oggetti esposti, dipinti, arredi, suppellettili conservati nell’Appartamento Storico e nei depositi. A seguito della ricognizione dello stato degli oggetti si procederà a un preventivo per il restauro, che sarà affidato attraverso un bando pubblico, all’inizio del prossimo anno, interessando inizialmente quattro ambienti: la Sala da pranzo del corpo diplomatico adiacente al Teatro di Corte, la Sala del Trono, la Galleria degli Ambasciatori e il Salone d’Ercole.

“Il restauro e il riallestimento dell’Appartamento Storico è uno degli interventi fondamentali del Piano Strategico ’Grandi Progetti Beni Culturali’, nell’ambito del quali il Ministero della Cultura ha assegnato al Palazzo Reale di Napoli un finanziamento di 23 milioni di euro”, ha affermato il direttore Mario Epifani. “Per il momento abbiamo deciso di concentrarci su quattro tra le sale principali del percorso di visita, con l’obiettivo di restituire un assetto il più possibile fedele a quello documentato quando il Palazzo era ancora abitato dalla famiglia reale. Il visitatore potrà così apprezzare maggiormente la preziosità degli arredi e delle opere d’arte conservate nell’Appartamento e rivivere il fasto di una reggia”.

L’obiettivo è quello di ricostruire un percorso filologico fissando la data di riferimento del 1907, anno in cui venne redatto l’ultimo inventario del palazzo in quanto residenza reale. Il Centro de La Venaria Reale sta lavorando con una squadra altamente specializzata in tutti settori (tessuti, metalli, arredi lignei, etc.) e concluderà il lavoro nel mese di gennaio, con la collaborazione dei restauratori di Palazzo Reale, Ugo Varriale con Francesca De Martino e la storica dell’arte Alessandra Cosmi.

Dai depositi del Palazzo Reale di Napoli tornano esposti i tappeti storici
Dai depositi del Palazzo Reale di Napoli tornano esposti i tappeti storici


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