Da venerdì 5 aprile, riaprono di nuovo al pubblico, dopo importanti lavori di restauro e sistemazione, con un nuovo allestimento multimediale, il Rifugio antiaereo e il Bunker di Mussolini a Villa Torlonia, le due strutture sotterranee realizzate nei primi anni del secondo conflitto mondiale al di sotto del Casino Nobile. Il progetto è curato da Federica Pirani e Annapaola Agati ed è stato reso possibile grazie all’impegno di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
La memoria storica del Bunker è stata ricostruita attraverso un allestimento fotografico e audio-visivo che privilegia il racconto e la rievocazione del passato mediante suoni e immagini. Il nuovo allestimento multimediale, basato su un attento studio della documentazione storica e fotografica, vuole non solo mettere in risalto le caratteristiche architettoniche originarie del complesso, ma è stato ideato anche per rispondere a una doppia esigenza: da un lato fornire informazioni storico-documentaristiche su Roma durante la seconda guerra mondiale e sulla scelta di Mussolini di fare di Villa Torlonia la sua residenza in città, dall’altra offrire ai visitatori un percorso immersivo che li porterà a percepire l’esperienza di un attacco aereo all’interno di un rifugio sotterraneo.
Inserito nel circuito dei Musei di Villa Torlonia, il Rifugio e il Bunker saranno aperti con visite guidate per singoli e gruppi (fino a un massimo di 20 persone per turno) e scuole (massimo 30 studenti per turno).
Info e prenotazioni: 060608 (dalle 9 alle 19); www.museivillatorlonia.it e www.museiincomuneroma.it oppure direttamente presso le biglietterie del Casino Nobile, della Serra Moresca e di Technotown. Ingresso ridotto con la MIC card e con Roma Pass.
Diviso concettualmente in tre parti, il percorso si snoda nel piano seminterrato fino al Bunker, da cui poi, attraverso un lungo corridoio, si esce nel parco.
La visita inizia con un video che racconta, attraverso foto storiche, la vita di Mussolini e della sua famiglia a Villa Torlonia: feste, cerimonie ufficiali, partite a tennis, esercizi di equitazione. Nelle sale successive, attraverso i cinegiornali dell’epoca, è rievocato il periodo storico dei bombardamenti su Roma, in particolare quelli sul quartiere di San Lorenzo. Oltre alle proiezioni di documenti storici, l’esposizione si avvale in maniera costante della presenza di collage fotografici.
Le tre sale che seguono sono collegate tra loro da una serie di proiezioni sincronizzate che ricostruiscono in modo immersivo episodi di quella che doveva essere la vita all’interno di un rifugio antiaereo durante un bombardamento.
Una serie di proiezioni descrive la doppia prospettiva di chi bombarda e dall’alto non ne percepisce gli effetti, e di chi in basso, ne subisce le conseguenze. Sul pavimento scorrono immagini di Roma vista dagli aerei in volo, durante un bombardamento, mentre sulle pareti è proiettata la città in macerie.
Attraverso una ripida scala, si accede poi all’ultima tappa del percorso: il bunker posto a 6 metri di profondità. La sua grande struttura cilindrica è stata lasciata volutamente libera da oggetti o proiezioni per valorizzarne la qualità strutturale. In questo spazio è simulata una incursione aerea, attraverso la riproduzione dei suoni (sirene, aerei in avvicinamento, detonazioni) e le vibrazioni del terreno.
Villa Torlonia, tra il 1929 e il 1943, fu la residenza privata di Benito Mussolini e della sua famiglia. Con l’entrata in guerra dell’Italia e i primi bombardamenti, a partire dal 1940 vennero realizzate nella villa tre strutture sotterranee. Il primo rifugio fu predisposto adattando i locali di una vecchia cantina sotterranea situata al di sotto del piccolo laghetto detto “del Fucino” vicino al Teatro. Ben presto si pensò alla realizzazione di strutture più resistenti e sicure, da ricavare sotto il Casino Nobile.
Il Rifugio antiaereo fu realizzato nel 1941 nel piano seminterrato del palazzo e utilizzato nel 1942 e 1943. I locali, rinforzati con uno spessore di 120 centimetri di cemento armato, erano dotati di porte antigas e di un sistema di depurazione e ricambio dell’aria.
La struttura blindata del Bunker invece, la cui costruzione iniziò nel dicembre 1942 e rimase incompiuta dopo la destituzione e l’arresto di Mussolini del 25 luglio 1943, è situata sotto il piazzale antistante il Casino Nobile, a una profondità di 6 metri. Ha una planimetria a forma di croce con gallerie di 15 metri di lunghezza a sezione circolare con diametro di 2.50 metri, protette da una muratura in cemento armato spessa 4 metri.
Al momento dell’interruzione dei lavori di costruzione, mancavano ancora le porte a tenuta stagna, le macchine per l’areazione forzata, i bagni.
Nell’immagine, il Bunker di Villa Torlonia. Foto di Monkeys Video Lab.
Riaprono al pubblico il Rifugio antiaereo e il Bunker di Mussolini a Villa Torlonia |