Tombaroli in fuga dal sito archeologico della Tosina (Mantova), abbandonano le attrezzature


Due sconosciuti sono stati sorpresi a scavare abusivamente nel sito archeologico della Tosina, nel territorio di Monzambano (Mantova). Alla vista del personale, si sono dati alla fuga nei campi lasciando a terra gli strumenti da scavo. Le indagini sono in corso per identificarli.

Due sconosciuti sono stati sorpresi nel pomeriggio di ieri mentre scavavano all’interno del sito archeologico della Tosina, nel territorio comunale di Monzambano (Mantova), in strada dei Colli. L’intervento dei Carabinieri della Stazione di Volta Mantovana è avvenuto su segnalazione del responsabile della struttura, che ha notato i due individui impegnati in attività di scavo in un’area sottoposta a tutela. Alla vista del personale del sito archeologico, i soggetti hanno abbandonato le attrezzature con cui stavano operando e si sono dati alla fuga attraverso i campi adiacenti, facendo perdere le proprie tracce. I militari dell’Arma, giunti poco dopo, hanno provveduto a effettuare un sopralluogo nell’area indicata, dove sono state rinvenute e successivamente poste sotto sequestro alcune palette da scavo, utilizzate verosimilmente dai due per cercare reperti archeologici. La segnalazione è partita nel primo pomeriggio, quando il responsabile della struttura ha notato movimenti sospetti all’interno dell’area delimitata per la tutela archeologica. I due soggetti, che non erano autorizzati all’accesso né tantomeno a eseguire attività di scavo, si stavano muovendo all’interno del sito con attrezzi manuali, presumibilmente nella speranza di rinvenire materiali antichi da trafugare. Alla comparsa del personale della struttura, i due hanno scelto di non affrontare alcun tipo di confronto, preferendo allontanarsi rapidamente nei terreni agricoli circostanti. I Carabinieri della Stazione di Volta Mantovana, dopo aver effettuato i rilievi sul posto, hanno avviato le indagini finalizzate all’identificazione degli autori del tentato furto.

Tombaroli in fuga dal sito archeologico della Tosina (Mantova), abbandonano le attrezzature
Tombaroli in fuga dal sito archeologico della Tosina (Mantova), abbandonano le attrezzature

L’insediamento neolitico della Tosina, situato a Monzambano nell’Anfiteatro morenico del Garda, rappresenta un sito di grande rilevanza archeologica, attualmente oggetto di un progetto di ricerca e valorizzazione. La sua origine risale a un periodo compreso tra la metà e i primi secoli del IV millennio a.C., lasciando un’impronta tuttora evidente nel paesaggio dopo circa 6.000 anni. Il nucleo antico si estende su un modesto rilievo collinare di forma circolare, che in passato era circondato da paludi che ne garantivano protezione e difesa. Le attività quotidiane svolte nel villaggio, tra cui la lavorazione della selce proveniente dai Lessini veronesi, l’agricoltura, l’allevamento e la caccia, insieme alle influenze culturali riconducibili alla Cultura Chassey Lagozza e alla Cultura dei Vasi a Bocca Quadrata, inseriscono il sito all’interno di una più ampia rete di contatti e scambi diffusi nelle regioni padane e venete.


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