Germania, polemica per il destino dei bronzi del Benin restituiti alla Nigeria


In Germania è polemica per il destino dei bronzi del Benin che il paese ha restituito alla Nigeria: il presidente del paese africano ha infatti trasferito la proprietà dei bronzi all’oba del Benin, e i critici temono che adesso le opere non vengano esposte, o peggio finiscano disperse.

In Germania è polemica per la sorte dei bronzi del Benin che il paese ha restituito alla Nigeria nel 2022 sulla base di un accordo siglato tra i due paesi e firmato, il 1° luglio 2022, per la Germania dal ministro degli esteri Annalena Baerbock e dal ministro della cultura Claudia Roth, e per la Nigeria dal ministro per gli esteri Zabairu Dada e dal ministro dell’informazione e della cultura Lai Mohammed. La Nigeria, infatti, a maggio ha trasferito la proprietà dei bronzi del Benin a Ewuare II, l’oba del Benin (l’oba era il sovrano dell’antico regno del Benin: oggi si tratta solo di un titolo, dal momento che non esiste più il regno del Benin): il trasferimento è stato deciso con un decreto del presidente nigeriano Muhammadu Buhari firmato il 23 marzo scorso.

La decisione ha sollevato critiche e preoccupazioni in Germania: si pensa infatti che, dal momento che i bronzi sono diventati proprietà privata, possano essere conservati presso sedi non accessibili al pubblico, o peggio dispersi oppure venduti. Eppure, l’accordo firmato da Germania e Nigeria prevedeva che i due paesi si impegnassero in operazioni di cooperazione, che lavorassero alla costruzione di strutture museali a Benin City, e soprattutto che assicurassero che l’esposizione dei bronzi fosse accessibile a pubblico e ai ricercatori. Se però la Nigeria non dispone più dei diritti di proprietà sui bronzi, quest’ultimo punto rischia di essere vanificato.

Sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung, l’etnologa Brigitta Hauser-Schäublin, che si è sempre opposta alla restituzione, accusa il governo tedesco di superficialità, perché non avrebbe considerato con la dovuta attenzione i problemi riguardanti la proprietà dei bronzi: la sua tesi è che, poiché il Regno del Benin cedette schiavi in cambio del metallo utilizzato per realizzare gli oggetti, i discendenti degli schiavi avrebbero dovuti essere coinvolti nelle trattative per l’esposizione dei bronzi. La ministra Claudia Roth, firmataria dell’accordo, ha però liquidato la discussione dichiarando alla ZDF che “quello che succede ai bronzi adesso dipende dall’attuale proprietario, ovvero lo stato sovrano della Nigeria”.

Ma la Nigeria, dicono i critici, ha già deciso: trasferire la proprietà dei bronzi. Per adesso, a tranquillizzare gli animi è intervenuto il principe Aghatise Erediauwa, fratello dell’oba e rappresentante della famiglia reale per la questione dei bronzi, e ha detto che l’oba è sempre stato chiaro sul destino dei bronzi: “Esporli nei musei della Nigeria e in giro per il mondo, dove possano comparire come ambasciatori del regno del Benin e della sua cultura”. Ma l’oba “era stato anche chiaro sottolineando che voleva fosse rispettata la sua proprietà degli oggetti”. Vedremo, insomma, come si svilupperà la vicenda.

Germania, polemica per il destino dei bronzi del Benin restituiti alla Nigeria
Germania, polemica per il destino dei bronzi del Benin restituiti alla Nigeria


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