Podcast e identità queer: i Musei Civici di Bologna rileggono le collezioni


Il progetto Queering Museum promuove una nuova lettura delle opere museali bolognesi in chiave LGBTQIA+. Con un podcast di sei episodi e un percorso partecipato, il Museo Civico Medievale diventa spazio di esplorazione critica tra identità, genere e rappresentazione.

Un museo è spesso percepito come spazio neutro, apparentemente oggettivo nel narrare la storia. Ma cosa accade quando quelle narrazioni vengono rilette con una lente diversa, che interroga le norme, scardina le gerarchie e accoglie la pluralità delle identità? A Bologna, il progetto Queering Museum ha provato a rispondere a questa domanda. Nato nell’ambito del Patto generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone LGBTQIA+ nella città di Bologna 2022-2027, Queering Museum è un’iniziativa partecipativa che coinvolge tutte le realtà del Settore Musei Civici Bologna e mira a rileggere le collezioni con una prospettiva queer.

Il risultato finale è QueeringBO. Cose mai viste nei Musei Civici di Bologna, un podcast in sei episodi, disponibile dal 26 giugno 2025 sulle principali piattaforme di ascolto, tra cui Spotify, Apple Podcast e Google Podcast, oltre che sui siti del Museo Civico Medievale e di Chora Media, partner tecnico del progetto. A dare voce al racconto è Pietro Turano, attore, autore e attivista LGBTQIA+, che accompagna l’ascoltatore in un percorso inedito tra le opere del museo.

Sella da parata (Bologna, Museo Civico Medievale)
Sella da parata (Bologna, Museo Civico Medievale)
Corsaletto (Bologna Museo Civico Medievale)
Corsaletto (Bologna Museo Civico Medievale)

L’iniziativa è il frutto della collaborazione tra Settore Musei Civici Bologna, Attitudes_spazio alle arti APS, il Festival Gender Bender e IAM Intersectionalities And More APS, con il supporto del Comune di Bologna. Il progetto è stato finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Nazionale Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027, priorità 7. Il progetto ha preso avvio nell’ottobre 2023 con un corso di formazione curato da Viviana Gravano e Nicole Moolhuijsen, destinato a tutto il personale museale, dalla curatela all’accoglienza. Durante il percorso sono intervenuti esperti nazionali e internazionali, con l’obiettivo di esplorare modalità di integrazione della cultura queer nei contesti museali. Il Museo Civico Medievale di Bologna è stato individuato come sede operativa del progetto.

Parallelamente, è stato formato un gruppo di ragazze e ragazzi tra i 17 e i 20 anni, chiamati a collaborare alla selezione degli oggetti su cui costruire una narrazione alternativa. Durante il Festival Gender Bender nell’ottobre 2024 sono stati presentati i primi risultati, che hanno poi preso forma definitiva nella realizzazione del podcast. Il lavoro ha coinvolto le competenze trasversali di diverse professionalità museali, in particolare dei Musei Civici d’Arte Antica, con la direzione editoriale di Chora Media.

Coppia di tritoni (Bologna, Museo Civico Medievale)
Coppia di tritoni (Bologna, Museo Civico Medievale)
Calamaio con sirena (Bologna, Museo Civico Medievale)
Calamaio con sirena (Bologna, Museo Civico Medievale)
Corno dell’unicorno (Bologna, Museo Civico Medievale)
Corno dell’unicorno (Bologna, Museo Civico Medievale)

Ogni episodio del podcast propone una riflessione tematica. Il primo, La collezione delle meraviglie, esplora oggetti come il corno di unicorno e la Pietra di Bologna, mettendo in discussione la logica binaria e offrendo visioni alternative del passato. Il secondo episodio, La bellezza tra genere e canoni, si concentra su acquamanili, selle e cammei per evidenziare come i canoni estetici siano strumenti culturali di costruzione del genere.

Chi ha paura dei mostri?, terza puntata, ribalta la prospettiva sulla mostruosità: tritoni e sirene diventano simboli di identità fluide e non conformi. Il quarto episodio, Tra tacchi vertiginosi e armature fraintese, analizza oggetti come i calcagnini e il corsaletto d’armatura per indagare il modo in cui i corpi sono stati plasmati da aspettative culturali. Il penultimo episodio, Miti classici da smontare, rilegge figure mitologiche come Apollo e Dafne, Amore e Psiche, e Ganimede, smascherando le dinamiche di sopraffazione e riappropriandosi delle narrazioni. L’ultima puntata, La storia di un pettine, parte da un piccolo oggetto per sollevare interrogativi sulla cancellazione delle identità queer dalla storia ufficiale.

A completare l’esperienza è previsto un pieghevole disponibile al Museo Civico Medievale, contenente una mappa per individuare gli oggetti coinvolti all’interno delle sale espositive. L’iniziativa si inserisce inoltre nella visione di design for all, con l’intento di rendere i musei spazi aperti, accessibili e capaci di generare esperienze inclusive.

Podcast e identità queer: i Musei Civici di Bologna rileggono le collezioni
Podcast e identità queer: i Musei Civici di Bologna rileggono le collezioni


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