Dal 27 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 16 ottobre 2024, il Duomo di Siena offre al pubblico anche quest’anno l’opportunità di ammirare uno dei suoi tesori più preziosi: il magnifico pavimento a commesso marmoreo. Questa straordinaria opera d’arte, frutto di un complesso programma iconografico sviluppato attraverso i secoli, dal Trecento all’Ottocento, sarà nuovamente visibile infatti nella sua interezza.
Definito da Giorgio Vasari come “il più bello [...] grande e magnifico pavimento mai realizzato”, il pavimento è composto da cinquantasei tarsie, i cui cartoni sono stati realizzati dai più grandi maestri, tutti senesi tranne il Pinturicchio, che nel 1505 realizzò la tarsia raffigurante il Monte della Sapienza. Tra gli artisti che hanno contribuito a questo capolavoro figurano Domenico Beccafumi, Neroccio di Bartolomeo, Leopoldo Maccari e Giovanni di Stefano.
Il pavimento fu interamente realizzato con la tecnica del commesso marmoreo graffito: le prime tarsie vennero incise su lastre di marmo bianco mediante solchi creati con scalpello e trapano, successivamente riempiti di stucco nero. Successivamente, vennero aggiunti marmi colorati, accostati come in una tarsia lignea. Il prezioso pavimento di marmi è unico non solo per la tecnica impiegata, ma anche per il significato delle sue figurazioni. Queste rappresentazioni offrono un costante invito alla sapienza, cominciando dalle navate con figure dell’antichità, come sibille e filosofi, fino ai soggetti biblici sotto la cupola, nel presbiterio e nel transetto. Un viaggio simbolico alla scoperta dei valori più elevati dello spirito umano.
Per tutte le info: www.operaduomo.siena.it
Foto © Opera della Metropolitana di Siena
Il Duomo di Siena torna a scoprire interamente il suo prezioso pavimento a commesso marmoreo |