L'edizione 2019 di Artissima parlerà di desiderio e censura. E ci sarà un progetto “Abstract sex”


Presentata l’edizione 2019 di Artissima, che parlerà di desiderio e censura. E ci sarà anche un progetto ’Abstract sex’.

È stata presentata l’edizione 2019 di Artissima, l’importante fiera d’arte contemporanea che quest’anno arriverà alla ventiseiesima edizione e aprirà i battenti da giovedì 31 ottobre fino a domenica 3 novembre negli spazi dell’Oval di Torino. Quest’anno il tema centrale di Artissima sarà la dialettica tra desiderio e censura: l’obiettivo è quello di avviare una riflessione sulle ambizioni e sulle utopie contemporanee, sugli impulsi che plasmano i tempi e sulle prospettive e le narrazioni che li attraversano, nonché sul rapporto tra le immagini e il controllo delle immagini stesse nella società contemporanea. “Il desiderio”, afferma Ilaria Bonacossa, confermata direttrice di Artissima per il terzo anno consecutivo, “nasce dal rapporto tra il corpo e la società, tra la realtà vissuta e la realtà immaginata e ambita. Le opere d’arte sono storicamente portatrici di immagini in grado diemancipare ciò che convenzionalmente viene considerato un tabù, grazie al desiderio di sovvertire le regole, rendendo fluidi i confini tra normale ed eccezionale. Il limite tra contenuti permessi e contenuti proibiti è al centro di un dibattito quanto mai attuale che vede l’arte stessa oggetto di censura. Nel mondo digitale e sui principali social network il controllo preventivo, spesso algoritmico, rende di fatto sempre più difficile la diffusione e promozione del nostro patrimonio artistico-culturale. In un tale contesto, il desiderio rimane un momento di rottura, una ‘lignede fuite’, come dicono Deleuze e Guattari in Mille Piani: un’energia dirompente che riesce a infiltrarsi nelle crepe del sistema per aprire delle visioni laterali inaspettate capaci di mostrare gli spazi aperti al di là dei limiti delle convenzioni. E l’arte contemporanea rimane uno spazio di incontro vero e fisico tra la persona e le sue aspirazioni”.

In linea con il tema principale della fiera, Artissima lancia quest’anno un nuovo progetto espositivo intitolato Abstract sex. We don’t have any clothes, only equipments, anch’esso dedicato al tema del desiderio, e nato da un’idea di Ilaria Bonacossa (la curatela è invece stata affidata a Lucrezia Calabrò Visconti e Guido Costa): verrà ospitato negli spazi di Jana, storica boutique torinese, si interrogherà sulla rilevanza del desiderio nella ricerca artistica e culturale più recente, e lo farà con video, sculture, opere su tela o carta, nonché oggetti selezionati dalle gallerie che parteciperanno all’edizione 2019 della fiera. Tra le ulteriori novità che Artissima ha già svelato, figura anche il progetto espositivo Artissima Telephone, che troverà accoglienza negli spazi delle OGR - Officine Grandi Riparazioni: curato da Vittoria Martini, sarà una ricognizione sul telefono come mezzo di espressione artistica. Tra i nuovi progetti che riguardano strettamente la fiera, ci saranno Hub Middle East, un focus geografico sulle gallerie, sulle istituzioni e sugli artisti del Medio Oriente, e una ricognizione sugli artisti che hanno preso parte alle edizioni di Back to the future, la sezione di Artissima dedicata alla riscoperta dei pionieri della contemporaneità, che quest’anno festeggerà i suoi primi dieci anni.

Quanto alla fiera, quest’anno saranno 208 le gallerie partecipanti, provenienti da 43 diversi paesi del mondo, che metteranno in mostra le loro opere su di una superficie espositiva di 20.000 metri quadri. Il 62% degli espositori arriverà dall’estero, e da tutto il mondo arriveranno anche i curatori e i direttori di museo che faranno parte delle giurie e delle iniziative speciali. La fiera quest’anno assegnerà sei premi, i tre premi storici e i tre lanciati nel 2017 (da un lato il Premio Ettore e Ines Fico per il miglior giovane artista italiano, il Premio illy Present Future per il più interessante tra i nuovi talenti e il Premio Sardi per l’Arte Back to the Future per la galleria col miglior progetto nella sezione Back to the future, dall’altro il Premio Refresh per l’artista che propone i più interessanti disegni, l’OGR Award per il miglior video, e il Campari Art Prize per il miglior artista under 35). Sono state confermate infine sette delle otto sezioni del 2018 (manca all’appello solo la sezione Sound, che troverà però continuità in Artissima Telephone): sono la main section che ospiterà quest’anno una selezione di 97 gallerie di cui 50 straniere, New Entries riservata alle gallerie emergenti, Dialogue con progetti specifici che mettono a confronto le opere di due artisti, Art Spaces & Editions per multipli ed edizioni, Present Future per gli artisti emergenti, Back to the future per una ricognizione sugli ultimi anni dell’arte contemporanea, Disegni per esplorare le potenzialità del mezzo grafico.

Per tutte le informazioni su Artissima, è già disponibile e attivo il sito web della nuova edizione.

Nell’immagine, un momento di Artissima 2018. Ph. Credit Perottino-Piva-Bottallo

L'edizione 2019 di Artissima parlerà di desiderio e censura. E ci sarà un progetto “Abstract sex”
L'edizione 2019 di Artissima parlerà di desiderio e censura. E ci sarà un progetto “Abstract sex”


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