La guerra israelo-palestinese raccontata nel fumetto di Gina Nakhle Koller


Un nuovo libro di Gina Nakhle Koller documenta, con oltre cento vignette, le atrocità subite dai palestinesi dopo l’attentato del 7 ottobre 2023. La fumettista libano-palestinese denuncia il costo umano del conflitto e l’indifferenza internazionale in un diario illustrato.

Un nuovo libro racconta la guerra israelo-palestinese attraverso un mezzo narrativo poco convenzionale: il fumetto. L’autrice libano-palestinese Gina Nakhle Koller, classe 1982, ha pubblicato di recente il volume Mentre il mondo guarda, una cronistoria illustrata che documenta le violenze subite dal popolo palestinese in seguito all’attentato del 7 ottobre 2023. Il libro, edito da Eris e presentato al Salone del Libro di Torino, offre un diario giornaliero in cui immagini e parole si intrecciano per mettere a fuoco il prezzo umano di questo conflitto.

L’idea che anima il progetto di Koller è chiara e ambiziosa: impiegare il fumetto come mezzo per narrare fatti concreti, duri e spesso ignorati o sottovalutati. Attraverso un centinaio di vignette realizzate nel corso dell’ultimo anno di guerra, l’autrice offre una testimonianza visiva e narrativa delle aggressioni da parte dell’esercito israeliano contro la popolazione civile palestinese, rivelandone il drammatico impatto quotidiano.

Mentre il mondo guarda, di Gina Nakhle Koller edito da Eris
Mentre il mondo guarda di Gina Nakhle Koller, edito da Eris

“Il progetto è iniziato a metà novembre 2023, circa un mese e mezzo dopo il 7 ottobre”, racconta l’autrice a Sky Arte. “Prima di allora, non avevo disegnato per molto tempo: ero bloccata creativamente ed emotivamente. Ma ciò che è accaduto a Gaza ha frantumato qualcosa in me e, stranamente, quella rottura si è trasformata in una sorta di apertura. Ero sopraffatta: rabbia, dolore, paura, impotenza, tutto viveva dentro di me contemporaneamente e non sapevo dove metterlo. Così ho ricominciato a disegnare, non con un piano preciso, ma come un modo per sopravvivere emotivamente. All’inizio si trattava solo di sfogare il dolore: scarabocchiare ciò che provavo su carta e pubblicarlo online. Con il tempo il mio obiettivo è cambiato. Ho iniziato a disegnare ogni giorno non solo come mi sentivo, ma anche ciò che vedevo: ciò che stava accadendo alla gente di Gaza, cose che sembravano insopportabili da vedere e impossibili da comprendere. L’atto del disegnare è diventato sia una liberazione che una forma di testimonianza. L’intenzione si è evoluta dal semplice lasciar uscire le mie emozioni al tentativo di comunicare qualcosa di più profondo: mostrare al mondo cosa stava succedendo e come mi sentivo”.

Il libro si distingue per l’approccio sintetico e immediato con cui racconta gli eventi, evitando divagazioni o interpretazioni astratte. La scelta di affidarsi al fumetto consente a Koller di rappresentare l’orrore con un linguaggio accessibile e diretto, in grado di coinvolgere un pubblico più ampio e variegato rispetto ai tradizionali resoconti giornalistici. Le immagini, accompagnate da brevi testi, offrono una lettura frammentaria ma coerente di una realtà complessa e stratificata. Oltre a denunciare le azioni militari e i soprusi subiti dai civili palestinesi, Mentre il mondo guarda si propone anche come critica implicita all’indifferenza internazionale. La sua scelta di raccontare giorno dopo giorno le vicende sul terreno riflette un impegno costante e personale che si traduce in un’opera che non vuole essere solo cronaca, ma memoria visiva e morale. Il volume si pone quindi in una posizione particolare nel panorama delle pubblicazioni sul conflitto israelo-palestinese, offrendo una prospettiva nuova che combina arte e informazione.


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Noemi Capoccia

L'autrice di questo articolo: Noemi Capoccia

Originaria di Lecce, classe 1995, ha conseguito la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2021. Le sue passioni sono l'arte antica e l'archeologia. Dal 2024 lavora in Finestre sull'Arte.




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