Ascrivibile secondo Cesare Gnudi alla piena maturità artistica di Ercole de' Roberti, e quindi ai primi anni Ottanta del Quattrocento, questo San Giovanni Battista è un'opera molto significativa ed esemplificativa dello stile nervoso e votato all'espressionismo di questo grande artista, tra i massimi esponenti della scuola ferrarese del Rinascimento.
De' Roberti propone un Giovanni Battista provato dalle fatiche della sua peregrinazione nel deserto: il suo corpo è emaciato, il volto smunto, affilato e visibilmente sofferente. Inoltre, al fine di accrescere questa sensazione di dolore e sofferenza, de' Roberti allunga la figura del santo in una maniera nuova nella sua arte. Merita una menzione anche l'originale e moderno paesaggio caratterizzato da questa nebbia diffusa che contribuisce, per contrasto, ad accrescere la figura del santo in senso monumentale.
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