I Maestri della costa delle Fiandre: chi sono e dove trovare le loro opere


La costa delle Fiandre è stata luogo d’origine e richiamo irresistibile per artisti, come James Ensor, Paul Delvaux e Constant Permeke, che hanno realizzato le loro opere in questi bellissimi paesaggi, dominati dal mare e dalla natura. Scopriamo questi luoghi con il tour “Maestri in riva al mare”.

Il mare come musa silenziosa, la costa delle Fiandre come tela infinita: ben 67 chilometri di spiaggia fine, dune sabbiose, mare aperto, arte, cultura, storia e tradizione si susseguono lungo il litorale che va dai Paesi Bassi fino al confine con la Francia. Camminare sulle ampie spiagge, scoprire l’autentico mondo dei pescatori, immergersi nella natura. Ogni angolo del Mare del Nord racconta qualcosa e raggiungere i suoi luoghi più belli è facilissimo: ci si può muovere a piedi, in bicicletta, oppure salire sul tram costiero, la linea tramviaria più lunga del mondo, che collega tutte le meraviglie di questo tratto incantevole di costa. La costa delle Fiandre è stata anche luogo d’origine e richiamo irresistibile per artisti, come James Ensor, Paul Delvaux e Constant Permeke, che hanno realizzato le loro opere e si sono fatti ispirare da questi bellissimi paesaggi, dominati dal blu dell’orizzonte, il fruscio delle onde e quella luce unica che sa offrire la costa delle Fiandre. È possibile conoscere questi luoghi attraverso lo speciale tour "Maestri in riva al mare" che unisce musei, le case che sono state abitate da questi artisti, chiese cariche di storia e paesaggi dominati dal blu del mare. Un itinerario che fonde arte, contemplazione e ispirazione.

Percorrere queste coste significa immergersi in un mondo dove l’arte non è solo nei musei, ma si può percepire percepire con tutti i sensi nel paesaggio che ci circonda, proprio quello che ha nutrito la visione di questi grandi maestri, che li ha ispirati e che si ritrovano nei loro dipinti.

© Visit Oostende
© Visit Oostende

Sulle tracce di Paul Delvaux

Punto di partenza ideale del tour è Saint-Idesbald, dove il Museo Paul Delvaux accoglie i visitatori in un luogo solo all’apparenza modesto. Quella che in origine era una casa di pescatori dell’Ottocento è oggi un museo che, sviluppandosi anche nel piano interrato, cela un universo sotterraneo, custode delle opere visionarie dell’artista. Il museo aprì ufficialmente ai visitatori nel 1982, anno in cui la Fondazione Paul Delvaux acquistò l’edificio per trasformarlo in un museo. Il capolavoro da ammirare è La Gare forestière, un dipinto che raffigura una piccola stazione ferroviaria immersa in un bosco, e le uniche due figure umane rappresentate sono due misteriose ragazze in piedi rivolte di spalle all’osservatore.

Ma l’incontro con Paul Delvaux non si ferma al museo. Camminando lungo la passeggiata dedicata all’artista, accompagnati dal podcast narrativo Paul Delvaux a Saint-Idesbald, si ha la possibilità di vedere il villaggio di pescatori di Saint-Idesbald attraverso gli occhi del pittore, e di immergersi nella sua vita e nei suoi luoghi. Per chi ama pedalare, i tour tematici in bicicletta svelano angoli nascosti e scorci che sembrano usciti direttamente dai suoi dipinti.

Il tour rende inoltre omaggio all’amicizia profonda tra Delvaux e un altro pittore di Saint-Idesbald, George Grard: la passeggiata “Uit Vriendschap” celebra infatti lo stretto legame tra i due artisti. A Grard è dedicata anche un’intera sala al Kunstencentrum Ten Bogaerde.

Foundation Paul Delvaux Museum. Foto di Piet De Kersgieter
Foundation Paul Delvaux Museum. Foto di Piet De Kersgieter
Paul Delvaux, La gare forestière © Foundation Paul Delvaux
Paul Delvaux, La gare forestière © Foundation Paul Delvaux

Constant Permeke a Jabbeke

A Jabbeke, nella casa di campagna che lo stesso Constant Permeke chiamò De Vier Winden, si entra nel mondo dell’artista modernista. Qui, tra il fruscio degli alberi e il canto del vento, si trova il Museo Permeke, ex casa e atelier dell’artista, dal 1929 fino alla sua morte avvenuta nel 1952. Qui riceveva amici e colleghi artisti e qui realizzò gran parte delle sue opere. L’edificio stesso, progettato secondo i canoni del modernismo funzionale, riflette lo stile di Permeke nel vasto paesaggio di un polder.

Il museo offre un’immersione nella biografia e nell’arte di Permeke: fotografie, lettere, filmati racconti, oggetti d’uso quotidiano e opere d’arte compongono un vero ritratto artistico e umano. Fa parte del museo anche l’ampio giardino che lo circonda, dove è possibile passeggiare. Qui, tra opere d’arte e natura, il tempo sembra dilatarsi. È un luogo per chi cerca relax, l’essenza e la spiritualità del gesto artistico.

Museo Permeke
Museo Permeke

L’Atelier Luc Peire a Knokke

Nel cuore di Knokke, l’Atelier Luc Peire sorprende. Un luogo straordinario dove arte e architettura si fondono. Fin dall’ingresso, l’atrio sorprende per la sua verticalità marcata, attraversata da fasci di luce che animano lo spazio e rimandano con forza al cuore tematico dell’opera dell’artista: l’elevazione, il rigore, la luce. Oltre l’atrio si apre un ambiente espositivo con affaccio panoramico sul cortile interno. Un sentiero stretto e sinuoso costeggia il giardino, silenzioso e raccolto, dove un grande pino si staglia con imponenza e uno specchio d’acqua moltiplica riflessi e prospettive. È il preludio alla visita dello studio dell’artista, restaurato con meticolosa attenzione. Ogni dettaglio dell’insieme architettonico contribuisce a costruire un’esperienza coerente con l’insieme: il bianco dominante, la luce zenitale che si mescola sapientemente a quella artificiale, la sobrietà formale, l’assenza di elementi narrativi superflui e la raffinatezza dei materiali scelti. Tutto, in questo spazio, dialoga silenziosamente con l’universo creativo di Luc Peire, riflettendone la tensione verso l’essenziale, la verticalità come gesto espressivo.

L’opera centrale è Environnement I, espressione dell’esplorazione di infinito e spazio dell’artista.

Knokke, con la sua vitalità culturale e la vicinanza allo Zwin Nature Park, splendida riserva naturale, è anche il punto di partenza per esplorazioni naturalistiche dedicate in particolare agli uccelli migratori.

Atelier Luc Peire (interno)
Atelier Luc Peire (interno)
Luc Peire in Environnement I, 1967
Luc Peire in Environnement I, 1967

Le chiese con le opere del pittore barocco Vigor Boucquet

Il dialogo tra arte e spiritualità si rivela ovviamente anche nelle chiese. A Nieuwpoort, la gotica Chiesa di Nostra Signora, la chiesa principale della città portuale e costiera, custodisce Il giudizio di Cambise, opera realizzata nel 1671 dal pittore barocco Vigor Boucquet, originario della vicina Veurne, che la pensò come una sorta di monito rivolto ai giudici a giudicare con equità e dignità. Salendo su una scala collocata di fronte al dipinto si può osservare da vicino il capolavoro del maestro fiammingo: più si sale, più ci si avvicina all’opera, fino quasi a entrarvi, cogliendone dettagli, fino a ritrovarsi faccia a faccia con il re Cambise.

Anche a Veurne, è possibile ammirare opere di Bouquet, pittore che per tutta la sua vita ha vissuto e lavorato nella sua città d’origine. La chiesa di Santa Valburga, la chiesa principale della cittadina, ospita il dipinto “Cristo libera con il proprio sangue le anime del Purgatorio", che si caratterizza per una raffigurazione abbastanza cruenta di Cristo nel Purgatorio.

Ma la città è legata anche a Paul Delvaux, che vi trascorse gli ultimi vent’anni della sua vita. Un busto nel parco cittadino lo ricorda, dietro la chiesa di Santa Valpurga.

Chiesa di Nostra Signora, Nieuwpoort (esterno)
Chiesa di Nostra Signora, Nieuwpoort (esterno)
Chiesa di Nostra Signora, Nieuwpoort. Foto di Piet De Kersgieter
Chiesa di Nostra Signora, Nieuwpoort. Foto di Piet De Kersgieter
Chiesa di Santa Valburga, Veurne. Foto di Piet De Kersgieter
Chiesa di Santa Valburga, Veurne. Foto di Piet De Kersgieter
Vigor Boucquet, Cristo libera con il proprio sangue le anime del Purgatorio. Foto di Dominique Provost - Art in Flanders
Vigor Boucquet, Cristo libera con il proprio sangue le anime del Purgatorio. Foto di Dominique Provost - Art in Flanders

James Ensor a Ostenda

Il tour Maestri in riva al mare culmina a Ostenda, dove tutto parla di James Ensor, per questo è una tappa obbligata di questo itinerario. La sua casa, oggi museo, è un santuario laico dell’immaginazione. Tra stanze rimaste intatte, lettere, dipinti e fotografie, il visitatore viene immerso in una vita fatta di maschere, colori e provocazioni. Sembra quasi che l’artista possa entrare in una stanza da un momento all’altro. È qui che Ensor realizzò molti dei suoi capolavori, ispirato dall’atmosfera unica della città costiera e dal mondo del XIX e XX secolo.

Inoltre una passeggiata interattiva, accompagnata da un’apposita app, permette di scoprire i luoghi chiave dell’universo ensoriano. Tra questi, l’opera di street art The Crystal Ship di SozyOne dialoga con l’eredità del pittore in modo audace e contemporaneo. L’itinerario si conclude nella Chiesa di Nostra Signora delle Dune, ultima dimora di Ensor, protetta come luogo di interesse paesaggistico, così come i suoi dintorni e l’adiacente casetta del pescatore del 1822.

Il tour si conclude lungo la costa dove tutto ha avuto origine. Dopo aver attraversato musei, case e chiese, emerge con chiarezza quanto il mare abbia segnato la vita e il lavoro di questi artisti. Ensor, Delvaux e Permeke non si sono limitati a vivere vicino al mare: lo hanno osservato e si sono fatti ispirare. Le città in cui hanno abitato, i luoghi in cui hanno lavorato, portano ancora le tracce del loro passaggio. Così, questo itinerario non è solo un viaggio tra opere e biografie, ma anche un modo per comprendere come un paesaggio possa diventare parte integrante dell’identità artistica di un territorio. Ogni tappa porta più vicino al cuore pulsante della creazione artistica.

Un invito a guardare il mondo con occhi diversi. Con gli occhi dei Maestri.

Casa di Ensor. Foto di Piet De Kersgieter
Casa di Ensor. Foto di Piet De Kersgieter
Chiesa di Nostra Signora delle Dune. Foto di Piet De Kersgieter
Chiesa di Nostra Signora delle Dune. Foto di Piet De Kersgieter


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