La bambina che va sotto gli alberi di Camillo Sbarbaro

Poesiarte

2011, Prima puntata


La bambina che va sotto gli alberi
non ha che il peso della sua treccia,
un fil di canto in gola.
Canta sola
e salta per la strada: ché non sa
che mai bene più grande non avrà
di quel po' d'oro vivo per le spalle,
di quella gioia in gola. A noi che non abbiamo
altra felicità che di parole,
e non l'acceso fiocco e non la molta
speranza che fa grosso a quella il cuore,
se non è troppo chiedere, sia tolta
prima la vita di quel solo bene.


L'amico-allievo Montale ci dà un’immagine giocosa di Sbarbaro: Sbarbaro, estroso fanciullo, piega versi colori carte e ne trae navicelle che affida alla fanghiglia mobile d'un rigagno...

Nato a Santa Margherita nel 1888, visse sempre in Liguria, alternando la sua attività di professore a quella di traduttore dal francese e dal greco.

In questo componimento Sbarbaro ci dà un ritratto particolare della vita. Egli osserva una bambina che gioca spensierata e che è felice pur non sapendo di esserlo. Attraverso alcune metafore, il poeta descrive lo stato d’animo della bambina: ella non ha che il peso della sua treccia, nel senso che non ha il peso delle preoccupazioni proprie di un adulto. E saltella serena per strada con quel po’ d’oro vivo per le spalle e quella gioia in gola. Difatti è contenta e non è cosciente del fatto che la sua treccia bionda che splende come l’oro è il bene più prezioso di tutta la sua vita: in futuro avrà molte delusioni e quel canto pieno di gioia si tramuterà in età adulta in ansie e fatiche.

Tutto questo lei non può ancora immaginarlo, tanto che la speranza nel futuro rende il suo cuore palpitante di felicità: la molta speranza che fa grosso a quella il cuore.
Dopo questa prima parte descrittiva, seguono versi più riflessivi in cui il poeta pensa alla propria condizione e la paragona inesorabilmente a quella della bambina, arrivando ad affermare che egli ha già perso la gioia di vivere e gli rimane come unico conforto la poesia, ovvero la possibilità di esprimere se stesso con i versi, di creare con le parole.

Chocolat 3B








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