Finestre sull'Arte - Settima puntata

Pisanello

Pisanello


L'anima cortese del gotico internazionale in Italia



Puntata 7 - 23 agosto 2014
Durata: 33'55"



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Tra i principali artisti tardogotici che operarono in Italia, Antonio di Puccio Pisano, passato alla storia con il suo soprannome Pisanello, seppe ritagliarsi un ruolo del tutto particolare: fu infatti il pittore italiano che più di ogni altro seppe connotare i suoi lavori con quelle atmosfere da fiaba raffinata, che incontravano il gusto delle corti medievali. In un periodo storico in cui il Rinascimento nasceva e si sviluppava, e quando il genio di artisti come Masaccio e Donatello si era già ampiamente palesato, Pisanello rimaneva orgogliosamente e ostinatamente legato alle sue radici da pittore gotico cortese: e questo non gli impediva, grazie alla sua eleganza, di continuare ad affascinare i suoi contemporanei. Ma seppe anche innovare: le sue medaglie furono infatti alla base della medaglistica rinascimentale. Le opere che ci sono rimaste di lui non sono molte, e diverse si trovano a Verona, la città dove fu più attivo: scopriamo i suoi capolavori con Ilaria e Federico!

Immagine: San Giorgio e la principessa (particolare), 1450 circa; affresco, 223 x 430 cm; Verona, Sant'Anastasia.





Approfondimenti

Antonio di Puccio Pisano detto il Pisanello (Pisa, 1390 circa - Napoli, 1455 circa)

Biografia


1390 circaAntonio di Puccio Pisano, detto il Pisanello, nasce a Pisa da Puccio di Giovanni da Cereto, di professione mercante, e Isabetta di Nicolò, veronese. Non conosciamo l'anno esatto della nascita, oggetto di un lungo dibattuto degli studiosi, e la maggior parte è concorde nel fissarlo attorno al 1390.
1395Il padre di Pisanello muore e la madre si trasferisce con il figlio a Verona. Nella città veneta diventerà molto probabilmente allievo di Stefano da Verona, e si eserciterà copiando le opere dei grandi maestri (oltre a Stefano da Verona, soprattutto Altichiero da Zevio e Michelino da Besozzo).
1415Pisanello è a Venezia dove continua gli affreschi iniziati da Gentile da Fabriano in Palazzo Ducale (oggi perduti). È comunque probabile che il contatto tra i due artisti sia avvenuto anche prima. L'artista si trattiene a Venezia fino al 1422.
1420 circaAttorno a quest'anno potrebbe aver realizzato la sua prima opera nota, la Madonna della Quaglia conservata al Museo di Castelvecchio di Verona, a lungo dibattuta (fu anche attribuita a Stefano da Verona).
1426Termina la realizzazione degli affreschi del monumento di Nicolò Brenzoni nella chiesa di San Fermo a Verona, iniziati probabilmente nel 1422. In questo stesso lasso di tempo, cioè tra il 1422 e il 1426, è documentato alcune volte a Mantova dove lavora per i Gonzaga.
1427È chiamato a Roma dove ha l'incarico di terminare gli affreschi iniziati da Gentile da Fabriano, scomparso quell'anno, nella Basilica di San Giovanni in Laterano (anche questi perduti). Tornerà a Verona nel 1432.
1433Dipinge il ritratto dell'imperatore Sigismondo di Lussemburgo, probabilmente durante un suo soggiorno a Ferrara o a Verona nel viaggio che l'avrebbe portato a Roma. Forse nello stesso anno inizia la realizzazione della sua opera più celebre, gli affreschi della cappella Pellegrini in Sant'Anastasia a Verona (del ciclo oggi rimane solo il San Giorgio con la principessa). Non tutti gli studiosi sono però concordi sulle date: molti, per ragioni stilistiche, propongono di datare l'unico affresco sopravvissuto a una data attorno al 1450.
1438Assiste al Concilio di Ferrara: per l'occasione realizza la medaglia commemorativa di Giovanni VIII Paleologo, imperatore bizantino presente a Ferrara per partecipare al Concilio. Si tratta del primo esempio di medaglia rinascimentale.
1439Pisanello soggiorna a Mantova dove lavora per Gianfrancesco Gonzaga, alleato dei veneziani. Tuttavia il marchese decide di abbandonare l'alleanza con i veneziani e unirsi ai milanesi: Pisanello lo segue, partecipa suo malgrado all'assedio di Verona, e per questo viene considerato come ribelle dalla Repubblica di Venezia (alla quale apparteneva la città di Verona) ed esiliato. Nello stesso anno realizza una medaglia di Gianfrancesco Gonzaga per celebrare l'occupazione di Verona.
1440Compie soggiorni a Mantova e a Ferrara: qui lavora per gli Estensi ed esegue il rirtatto di Lionello d'Este, e forse anche il “Ritratto di principessa estense” conservato al Louvre (sulla cui datazione però non tutti sono concordi). Soggiorna anche a Milano, dove invece lavora per Filippo Maria Visconti.
1447Compie un nuovo soggiorno a Mantova. Probabilmente quest'anno termina gli affreschi raffiguranti la battaglia di Louverzep per conto dei Gonzaga nel Palazzo Ducale, anche se sulla datazione gli storici dell'arte non sono concordi.
1448Si trasferisce a Napoli dove lavora alla corte di Alfonso V d'Aragona: realizzerà diverse medaglie per celebrare i membri della corte, tra i quali lo stesso re.
1455Una lettera del 31 ottobre 1455 cita l'artista come scomparso da alcuni giorni: termina quindi quest'anno, a Napoli, l'esistenza di Pisanello.
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Relazioni


Allievo di: Stefano da Verona - Gentile da Fabriano?
Guardò a: Altichiero - Michelino da Besozzo - Gentile da Fabriano
Maestro di: Bono da Ferrara
Guardarono a lui: Paolo Uccello - Domenico Veneziano - Domenico di Bartolo - Jacopo Bellini - Iacobello del Fiore - Michele Giambono - Giovanni Badile - Leonardo da Besozzo
Principali mecenati e committenti: Gianfrancesco Gonzaga - Filippo Maria Visconti - Francesco Sforza - Lionello d'Este - Ludovico III Gonzaga - Alfonso V d'Aragona

Immagini


Opere citate durante la trasmissione

Madonna della Quaglia (1420 circa; Verona, Museo di Castelvecchio)
Annunciazione (1422-1426 circa; Verona, San Fermo)
Figure dal sarcofago di Marte e Rea Silvia (1431-1432 circa; Milano, Biblioteca Ambrosiana)
Dioscuro (1431-1432 circa; Milano, Biblioteca Ambrosiana)
Studio di cavallo (1430-1440 circa; Parigi, Louvre)
Scimmie (1430-1440 circa; Parigi, Louvre)
Upupe (14430-1440 circa; Parigi, Louvre)
Visione di sant'Eustachio (1438-1442 circa; Londra, National Gallery)
San Giorgio e la principessa (1433-1438 circa o 1450 circa; Verona, Sant'Anastasia)
Medaglia di Giovanni VIII Paleologo (1438; Firenze, Museo Nazionale del Bargello)


Altre immagini:
Web Gallery of Arts.

Libri da leggere




Mostre e musei da visitare


  • Verona, Museo di Castelvecchio
  • Verona, Sant'Anastasia
  • Verona, San Fermo
  • Mantova, Palazzo Ducale
  • Firenze, Museo Nazionale del Bargello
  • Milano, Biblioteca Ambrosiana
  • Bergamo, Accademia Carrara
  • Parigi, Louvre
  • Vienna, Kunsthistorisches Museum
  • Londra, National Gallery





I libri e i musei indicati nella pagina non vogliono fornire un panorama esaustivo sull'artista ma sono indicativi per poter approfondire i contenuti della trasmissione.




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