Eccezionale scoperta in Bulgaria: una statua romana alta oltre due metri in perfette condizioni raffigurante il dio Hermes è stata rinvenuta durante degli scavi di routine nei resti dell’antica città di Eraclea Sintica, nella Macedonia bulgara al confine con la Grecia. Il ritrovamento è stato fatto da un team di archeologi guidati dal professor Lyudmil Vagalinski, presidente dell’associazione ‘Archaeologia Bulgarica’ che è stato direttore dell’Istituto Archeologico Nazionale presso l’Accademia Bulgara delle Scienze dal 2011 al 2018, e che da più di 15 anni segue le ricerche archeologiche in questo sito, situato nel comune di Petrich in località Rupite. E proprio nel Museo di Storia di Petrich troverà casa l’importante statua, il migliore esemplare rinvenuto in Bulgaria, che si appresta ad essere estratta dal terreno in cui si trova: l’antica cloaca maxima della città.
Eraclea Sintica fu fondata da Filippo II di Macedonia tra il 356 e il 339 a.C. nella regione del Pirin Macedonia nel sud-ovest della Bulgaria. Un terremoto distrusse in gran parte la città, causando il crollo della basilica civica e della maggior parte delle principali infrastrutture. In seguito al disastro, la città entrò in rapido declino e fu in gran parte abbandonata intorno al 500 d.C.
Le rovine sono state identificate come Heraclea Sintica nel 2002, dopo il ritrovamento di un’iscrizione latina che documenta la corrispondenza tra l’imperatore Galerio e Cesare Massimino II.
"È più di due metri e probabilmente raffigura Hermes, una delle divinità più popolari in questa zona” ha commentato Lyudmil Vagalinski su Facebook. “Abbiamo ancora molto lavoro da fare e non voglio affrettare le conclusioni, ma posso dire che questa antica statua non è solo la meglio conservata tra le scoperte qui, ma anche sul territorio della Bulgaria in generale. Suppongo che gli ex abitanti della città abbiano seppellito la statua qui sotto dopo il grande terremoto del IV secolo per preservare meglio una delle loro vecchie divinità in un periodo in cui il cristianesimo era già la religione ufficiale”.
La statua a differenza di altre conserva la testa sul collo, questo fa pensare che fu sepolta appositamente da pagani con lo scopo di preservarla dalla distruzione dopo l’abbandono del paganesimo come religione di stato.
È in ottime condizioni e fu utilizzato un unico blocco di marmo probabilmente del II secolo e in base a dei parallelismi viene considerata raffigurante del dio Hermes, divinità e araldo degli dei nel pantheon greco antico. Nel pantheon romano, Mercurio.
La statua è sdraiata sul fianco sinistro dove sulla spalla è stato scolpito dall’autore un mantello drappeggiato, la clamide, e un tronco di albero accanto alla gamba. Questi dettagli, compresa la postura, richiamano l’Atalante Hermes tovata nella Grecia centrale, copia del II secolo di un originale del IV secolo a.C. che si ritiene sia stato creato da Lisippo, uno dei tre più grandi scultori della Grecia classica. All’Atalante Hermes manca il caduceo ma ci sono molte probabilità che in questo sito si trovi anche questo.
L'autore di questo articolo: Andrea Laratta
Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.