Bruges e i suoi maestri: un tour tra arte e storia


Un itinerario unico alla scoperta di Bruges e dei suoi tesori artistici: dal Museo Ospedale di San Giovanni al Museo Groeninge, un percorso tra storia, architettura e interattività digitale che fa rivivere i grandi maestri fiamminghi.

La città di Bruges, nelle Fiandre, ha mantenuto per secoli una posizione di rilievo tra i centri più significativi d’Europa. La sua straordinaria ricchezza storica si riflette in modo eloquente nelle numerose opere d’arte realizzate dagli artisti che hanno scelto questa città come loro dimora e fonte di ispirazione. Il “Tour dei Maestri di Bruges” è stato concepito per offrire ai visitatori un percorso attraverso sei destinazioni fondamentali, tutte intrinsecamente legate alla storia artistica e culturale di questa metropoli di risonanza globale.

L’itinerario, che può essere seguito comodamente a piedi utilizzando la Visit Bruges App gratuita (disponibile per sistemi Android e iOS), è specificamente tracciato per accompagnare i visitatori alla scoperta dei luoghi dove i Maestri fiamminghi hanno lasciato la loro impronta. Oltre a fornire informazioni dettagliate sui siti di interesse, l’applicazione offre anche utili suggerimenti lungo il cammino.

Il viaggio può cominciare dal Museo Ospedale di San Giovanni (Museo Sint-Janshospitaal), un complesso che conserva l’architettura di un ospedale medievale. Questo ambiente storico funge da cornice per quattro opere essenziali di Hans Memling, tutte inserite nella prestigiosa lista dei capolavori fiamminghi. A cinquecento anni dalla loro creazione, queste opere continuano a risplendere nei loro luoghi originali. La collezione include il monumentale Trittico di Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, che ancora oggi suscita una profonda ammirazione. Si trovano qui anche l’imponente Reliquiario di Sant’Orsola, considerato un pezzo unico all’interno della produzione di Memling, e il sofisticato Trittico con l’Adorazione dei Magi, che illustra la giovinezza di Cristo, affiancato dal toccante Compianto di Cristo, notevole per la sua intensa espressione di umanità. La visita all’Ospedale di San Giovanni è arricchita da un allestimento moderno che unisce il tema storico della cura medica con l’arte contemporanea: il momento culminante è rappresentato dalla Closer to Memling Experience, un’installazione che invita alla fantasia e che, attraverso l’interazione, permette all’arte di Memling di prendere vita.

Veduta di Bruges. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Veduta di Bruges. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Veduta di Bruges. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Veduta di Bruges. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Il Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Il Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Il Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Il Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Il Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Il Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
La farmacia del Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
La farmacia del Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet

La Closer to Memling Experience, promossa da Musea Brugge, si svolge nella splendida soffitta del Museo Sint-Janshospitaal. Questa installazione interattiva e audiovisiva è stata pensata per rendere le opere del maestro accessibili in modo giocoso, avvicinando il celebre artista sia ai bambini che agli adulti. Entrando nella soffitta, i visitatori hanno la sensazione di accedere a una dimensione parallela. L’esperienza è accompagnata da suoni ispirati alla musica polifonica che era in voga all’epoca di Memling. I partecipanti sono invitati a prendere posto a un tavolo pratico, immergendosi così nell’universo pittorico del maestro. Sfruttando la propria creatività, è possibile elaborare versioni personali dei dipinti, realizzando una vera e propria “resurrezione” figurativa di Memling. E sempre a proposito dell’Ospedale di San Giovanni, i visitatori possono anche esplorare l’antica farmacia situata nell’ex chiostro della confraternita, dove le suore producevano farmaci dal 1653 al 1972. L’artista contemporaneo Giuseppe Penone ha dedicato un omaggio a questo luogo.

Un ulteriore consiglio per gli appassionati d’arte è una visita al Museo Groeninge, che vanta una delle più belle collezioni mondiali dedicate ai Primitivi Fiamminghi, e alla Tenuta Adorno, risalente al XV secolo, che rappresenta un’autentica perla culturale nel cuore di Bruges. La sua storia è narrata dal palazzo signorile, dal tranquillo giardino e dalla rinomata Cappella di Gerusalemme. La tenuta fu proprietà della ricca famiglia genovese degli Adorno: Pietro II Adorno costruì la cappella originaria con l’autorizzazione pontificia e, successivamente, suo figlio Anselmo la sostituì con una fedele riproduzione della chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, aggiungendo anche le casette della carità. La cappella custodisce il mausoleo di Anselmo e Margherita, un notevole capolavoro dell’arte borgognona. Nonostante le modifiche subite nei secoli, la Tenuta Adorno ha mantenuto centrale la sua vocazione per la fede e la conoscenza, offrendo una sintesi singolare di architettura, storia e arte.

Trittico del Matrimonio mistico di santa Caterina di Hans Memling al Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Trittico del Matrimonio mistico di santa Caterina di Hans Memling al Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Trittico del Matrimonio mistico di santa Caterina di Hans Memling al Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Trittico del Matrimonio mistico di santa Caterina di Hans Memling al Sint-Janshospitaal. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet

Il tour continua con l’Hof Bladelin, un palazzo medievale che ha alle spalle una storia articolata che affonda le radici nella figura di Lorenzo il Magnifico e di sua moglie Clarice Orsini (i loro medaglioni sono ancora oggi ammirabili nella sala della banca del palazzo): fu infatti sede del Banco Mediceo a fine Quattrocento. La Hof Bladelin conserva l’atmosfera della grandezza passata: particolarmente degne di nota sono le sei vetrate policrome sulle facciate, opera dello studio di Jules Dobbelaere di Bruges. Di grande interesse sono anche le chiavi di volta del XV secolo, che simboleggiano il potere artistico e politico dell’epoca. La cappella classicista merita una sosta, soprattutto per ammirare la maestosa Coppia di angeli scolpita da Laurent Delvaux.

Il patrimonio religioso della città è simboleggiato dalla chiesa di Nostra Signora (Onze-Lieve-Vrouwekerk), considerata un capolavoro architettonico che custodisce importanti opere d’arte, tra cui anche la Madonna col Bambino di Michelangelo. La sua torre in mattoni, alta 115,5 metri, è la seconda più alta del mondo. Gli interni sono altrettanto superlativi: si trovano qui il mausoleo di Maria di Borgogna e di suo padre Carlo il Temerario, un tributo perenne a queste figure centrali della storia.

Un elemento architettonico unico in Europa è il magnifico oratorio di Lodewijk van Gruuthuse: un corridoio mette in comunicazione diretta la cappella con l’adiacente Palazzo Gruuthuse, un evidente simbolo di ricchezza e status sociale dell’epoca. Tra le opere d’arte riconosciute come capolavori fiamminghi vi è il Trittico della Passione, attribuito a Bernard van Orley e Marcus Gheeraerts: il pannello centrale rappresenta la crocifissione di Cristo, mentre i pannelli laterali illustrano episodi come la flagellazione, la via crucis, la discesa agli inferi e il compianto. Nelle immediate vicinanze sorge il Museo Gruuthuse, un imponente palazzo cittadino che espone una raffinata selezione di arte e artigianato, tra cui sculture in legno, manoscritti borgognoni, merletti e porcellane cinesi. Il motto di Lodewijk van Gruuthuse, “Plus est en vous” (C’è di più in te), accoglie i visitatori all’ingresso. Curiosamente, la parola “gruut” si riferiva alla miscela di spezie medievali venduta qui, che, prima dell’uso del luppolo, conferiva alla birra il suo sapore amaro e ne migliorava la conservazione.

Hof Bladelin. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Hof Bladelin. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Hof Bladelin. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Hof Bladelin. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Hof Bladelin. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Hof Bladelin. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Hof Bladelin. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Hof Bladelin. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Hof Bladelin. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
Hof Bladelin. Foto: Visit Bruges / Jan Darthet
L’esterno della Onze-Lieve-Vrouwekerk di Bruges. Foto: Jacopo Suggi
L’esterno della Onze-Lieve-Vrouwekerk di Bruges. Foto: Jacopo Suggi
La Onze-Lieve-Vrouwekerk di Bruges. Foto: Jacopo Suggi
La Onze-Lieve-Vrouwekerk di Bruges. Foto: Jacopo Suggi
La Madonna con Bambino di Michelangelo. Foto: Wikimedia/ArtMechanic
La Madonna con Bambino di Michelangelo. Foto: Wikimedia/ArtMechanic

Merita una visita anche il Complesso dei Carmelitani Scalzi, un gioiello storico sia all’interno che all’esterno, che ha avuto inizio con la nobile residenza nota come “Hof van Uytkerke”, caratterizzata da una facciata a gradoni. Poi, nel XVII secolo, i Carmelitani trasformarono l’edificio in un centro di spiritualità. Il punto focale degli interni è l’altare maggiore in marmo, opera di Jacob de Coster, uno scultore di Bruges che ha lasciato la sua impronta in diverse parti di questo monumento protetto. È possibile esplorare l’autentica vita monastica attraverso la visita guidata Sacred Books/Secret Libraries, un percorso spirituale che prende spunto dai libri.

Sebbene l’intero centro di Bruges offra l’impressione di un viaggio nel tempo, l’Historium propone l’esplorazione più intensa della città nel XV secolo, periodo in cui Bruges era uno dei centri economici e culturali più influenti d’Europa. Grazie all’uso innovativo della realtà aumentata, il Secolo d’Oro viene riportato in vita in modi diversi: i visitatori possono seguire la coinvolgente storia dell’apprendista di Jan van Eyck, sperimentare un volo virtuale attraverso l’architettura medievale e godere di una prospettiva a 360° su Bruges. Nelle immediate vicinanze si innalza il Belfort, l’icona cittadina: salendo i 366 gradini della torre, alta 83 metri, si viene ricompensati con un panorama eccezionale.

Per quanto riguarda i musei, l’istituto Musea Brugge gestisce molti dei siti centrali di questo tour, inclusi il Groeningemuseum, il Gruuthusemuseum, il Museo Ospedale di San Giovanni e il Belfort. I visitatori che intendono esplorare approfonditamente la rete museale possono optare per la Musea Brugge Card, che garantisce l’accesso a tutte le sedi aperte per un periodo di 72 ore. Se la card viene acquistata online, si attiva solo al momento del primo utilizzo e può essere attivata fino a un anno dopo l’acquisto. Nonostante il possesso della Card, si raccomanda di prenotare online la fascia oraria specifica per ogni museo che si intende visitare.

L’esperienza artistica e storica di Bruges si espande anche al di fuori del percorso principale. Ad esempio, il Castello di Loppem, un castello neogotico conservato nel suo stato originale dal 1860, che ospitò il quartier generale dell’esercito belga durante la Prima Guerra Mondiale: l’edificio conserva una vetrata con una Pietà risalente al 1460, da attribuire probabilmente a un allievo di Rogier van der Weyden. Il castello, circondato da un romantico parco all’inglese, è facilmente raggiungibile in bicicletta da Bruges. Per chi cerca l’arte moderna, il Museo Permeke a Jabbeke, benché più distante, offre un’opportunità per scoprire le opere sfaccettate di Constant Permeke, con una mostra permanente allestita nella sua ex residenza. Infine, l’elemento acquatico resta centrale nell’identità di Bruges. Un giro in battello sui canali, da tempo immemorabile un tratto distintivo della città, offre l’opportunità per scatti memorabili.


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