La Basquiat Estate ha annunciato una nuova collaborazione con il marchio di abbigliamento Albino & Preto, noto per le sue collezioni ispirate al jiujitsu. L’iniziativa amplia il fenomeno commerciale e culturale che ruota attorno alla figura diJean-Michel Basquiat (New York, 1960 – 1988) (qui per leggere l’approfondimento sull’artista), uno degli artisti più noti della scena newyorkese degli anni Ottanta, la cui eredità continua a generare progetti in diversi settori, dalla moda alle arti visive.
Come riportato da Artnews, la collezione disponibile in edizione limitata dal 10 settembre sul sito del brand e lanciata in concomitanza con la New York Fashion Week, comprende set gi e nogi per la pratica del jiujitsu, oltre a capi di abbigliamento lifestyle. I tessuti e le stampe integrano alcune delle opere di Basquiat, rendendo riconoscibili tratti e simboli che hanno caratterizzato il linguaggio visivo dell’artista. L’influenza delle arti marziali non è casuale: il pittore inserì più volte riferimenti a queste discipline nei suoi lavori, come nel caso del termine “Achilles”, usato nel jiujitsu per indicare una particolare tecnica di bloccaggio del piede e ripreso dall’artista nelle sue tele.
La collaborazione con Albino & Preto si inserisce quindi in una strategia da parte della Basquiat Estate, che negli ultimi anni ha attivato diverse partnership con il mondo della moda. Nel 2024, per esempio, è stata la volta della catena H&M, con la quale venne sviluppata una linea di abbigliamento ispirata al lavoro del pittore afroamericano. Inoltre, la mostra King Pleasure del 2022, curata dalle sorelle dell’artista, aveva presentato una cornice di riferimento per progetti simili. L’esposizione, che raccoglieva opere raramente visibili insieme a disegni e materiali d’archivio, includeva collaborazioni con diversi brand, tra cui quella con i designer Ev Bravado e Téla D’Amore del marchio Who Decides War.
Il rapporto tra Basquiat e la cultura urbana resta un punto di riferimento imprescindibile. Attivo sulla scena newyorkese tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, l’artista seppe fondere grafica, segno pittorico e scrittura in un linguaggio immediatamente riconoscibile, legato tanto al mondo dei graffiti quanto al dibattito sull’identità e sulle dinamiche sociali. Nonostante la brevità della sua carriera, interrotta dalla morte prematura nel 1988, Basquiat ha lasciato un’eredità che continua a influenzare il mercato e la produzione culturale contemporanea. In ogni caso l’interesse intorno alla sua figura trova riscontro anche in progetti paralleli che lo riportano costantemente all’interno del dibattito culturale. Un esempio recente è la riconversione del suo ex studio newyorkese, oggi sede di Atelier Jolie, iniziativa lanciata dall’attrice Angelina Jolie per promuovere il lavoro di sarti e artigiani provenienti da contesti meno rappresentati. In questo senso, Basquiat continua a essere un simbolo capace di dialogare con linguaggi e discipline differenti.
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