Dal 12 giugno al 27 settembre 2020 si terrà la Biennale di Helsinki: è la prima biennale per il paese scandinavo e precisamente avrà luogo a Vallisaari, un’isola al largo di Hensinki nel Mar Baltico.
Tema centrale sarà The Same Sea e si concentrerà sulla riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente e sull’interdipendenza. La Biennale riunirà quaranta artisti finlandesi e stranieri e presenterà per la maggior parte nuove commissioni e opere site specific, da collocare nell’allestimento maritttimo.
Tra i paesi partecipanti, Australia, Cambogia, Germania, India, Giappone, Kenya, Lettonia, Polonia, Corea del Sud, Tailandia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti, che verranno coordinati da Pirkko Siitari e Taru Tappola, curatori della Biennale e curatori capo del Museo d’Arte di Helsinki (HAM).
Attraverso questa Biennale, Helsinki intende affermarsi come capitale artistica e culturale. “Arte e cultura costituiscono una parte essenziale della storia di Helsinki. Riconosciamo come l’investimento nelle arti contribuisca positivamente allo sviluppo della città, ma anche direttamente al benessere dei nostri cittadini. La Biennale di Helsinki, aperta gratuitamente a tutti, provocherà e ispirerà il pubblico, affrontando importanti tematiche globali. Inoltre, la sua collocazione su un’isola conferirà all’esposizione un’allure unica di continuo scambio fra l’arte e la natura circostante” ha commentato il sindaco di Helsinki, Jan Vapaavuori.
Le nuove commissioni riguardano vari temi, dalle relazioni, alla natura, ai confini, alle identità, alle tracce umane, al tempo e all’empatia. Come manifestazione fisica dell’interconnessione, la grande costruzione in legno Quay 6 di Jaakko Niemelä accoglie i visitatori che sbarcano al molo nord di Vallisaari. Facendo riferimento allo scioglimento della calotta glaciale settentrionale della Groenlandia, la costruzione raggiunge i sei metri di altezza, rispecchiando l’innalzamento del livello del mare nel caso in cui il ghiacciaio dovesse scomparire completamente.
Christine e Margaret Wertheim portano il loro progetto Crochet Coral Reef a Helsinki, The Helsinki Satellite Reef, uno dei più grandi progetti scientifici e artistici partecipativi al mondo. Realizzata in plastica riciclata, compresi i sacchetti di plastica in disuso, la barriera corallina fatta a mano viene creata con gli abitanti di Helsinki, richiamando l’attenzione sugli ammassi di rifiuti in plastica che minacciano gli oceani.
Anche altre commissioni hanno coinvolto le comunità locali di Helsinki, come la collaborazione fra Pawel Althamer e la vicina Suomenlinna Open Prison for Seven Prisoners; un documentario in due parti e un film VR che invita gli spettatori a unirsi a sette detenuti, tra cui lo stesso Althamer, per una fuga dalla prigione, attraverso acque aperte e paesaggi mutevoli.
Attraverso l’uso di materiali riciclati, il Faro di Vallisaari di Tadashi Kawamata diviene punto di riferimento temporaneo, costituito da materiale trovato su Vallisaari. Situato sulla sommità di un vano ascensore simile a un bunker e innalzato fino a raggiungere diversi metri di altezza, il faro può essere visto da vari punti di osservazione in mare.
Anche l’opera di Marja Kanervo attinge alle infrastrutture esistenti sull’isola. Lavorando in loco su tre piani del blocco A della Pilot House, gli interventi di Kanervo, forme e segni impressi nello spazio, si fondono con le tracce degli ex residenti.
Posizionata all’esterno della Alexander Battery, una delle principali sedi della Biennale, la scultura in grande scala di Laura Könönen rappresenta un’esplosione di frammenti di roccia rotti. L’opera ci costringe a rivisitare le nostre idee di stabilità e permanenza. La scultura fa parte dell’opera più grande No Heaven up in the Sky, che sarà esposta in modo permanente nel parco Hyväntoivonpuisto di Helsinki dopo il 2020.
Il grande dipinto in situ di Katharina Grosse maschera le pareti esterne dell’ex edificio scolastico di Vallisaari, convergente con il paesaggio circostante. Più che un dipinto convenzionale, sarà più simile a una scultura che emerge da una posizione geografica.
La Biennale di Helsinki è sostenuta dalla Città di Helsinki e dalla Fondazione Jane e Aatos Erkko.
Nell’immagine, Margaret e Christine Wertheim e the Institute For Figuring. Coral Forest alla Lehigh University Arts Galleries (PA). La nuova commissione delle artiste, The Helsinki Satellite Reef, sarà presentata alla Biennale di Helsinki. Photo courtesy LUAG by Stephanie Veto.
A giugno la prima Biennale di Helsinki. Il mare e la tutela dell'ambiente sono i temi centrali |