Esce la prima guida ai murales e alla street art della Sardegna


La Sardegna è terra che vanta una storica tradizione di arte urbana: ora esce la prima guida ai murales e alla street art dell’isola, edita da Dario Flaccovio Editore.

S’intitola Muri di Sardegna. Luoghi e opere della street art la guida ai celebri murales della Sardegna e, in generale, ai luoghi della street art sull’isola che esce il prossimo 20 agosto, edita da Dario Flaccovio Editore. Il volume, progettato e realizzato da Asteras Associazione Culturale (che ha sede a Cagliari, è composta da storici dell’arte e fotografi e opera in Sardegna nell’ambito dei beni culturali e delle arti visive), è curato da Barbara Catte, Gianfranca Loi e Ivana Salis (che hanno redatto testi e apparati) con il coordinamento editoriale di Elisabetta Borghi, e contiene le fotografie di Massimiliano Frau. Oltre quattrocento pagine con le opere dell’arte urbana sarda tutte suddivise in macro-aree e indicizzate sulla base delle città.

La Sardegna ha una lunga tradizione di arte urbana: nell’isola, si legge nell’introduzione di Elisabetta Borghi, “esiste un muralismo risalente agli anni Settanta del Novecento che ormai si può chiamare storico, mentre dagli anni Duemila è comparsa la Street art, che agisce nell’ambito della riqualificazione urbana. Ancor prima dei casi di San Sperate (Paese Museo) e di Orgosolo, in Sardegna accadono singoli e importanti episodi. Nel 1950, su una parete interna nella foresteria della miniera di Monteponi a Iglesias, Aligi Sassu dipinge il grande affresco La miniera, restaurato nel 1997 e vincolato nel 2014 con decreto ministeriale: un omaggio al lavoro dei minatori, un murale che ha un realistico impianto narrativo e un forte carattere civile. ALIGI SASSU pictor.sardus.fecit 1950, lascia scritto il pittore sulla parete in alto a destra, come per sottolineare la sua adesione al contesto in una dichiarata solidarietà sociale". E poi ancora il graffito di Costantino Nivola eseguito nel 1958 sulla facciata della chiesa della Madonna d’Itria a Orani, i muri di lana di Nivola del 1966, i nastri con cui, nel 1981, Maria Lai “legò” la montagna tra Orani e Ulassai, passando per il primo murale di San Sperate, dipinto nel 1968 da Pinuccio Sciola. La Sardegna è dunque terra di grande arte di strada.

Un’arte che non si trova solo nelle principali città, come Cagliari, Sassari, Oristano o Nuoro, ma anche nei centri urbani del territorio, recuperati ad un uso consapevole delle tradizioni, sulle pareti delle abitazioni e degli edifici pubblici. La street art è dunque un fenomeno artistico di rilievo per la Sardegna, che allinea l’isola sarda al contesto internazionale. La guida vuole offrire al viaggiatore uno strumento utile per la ricerca e la comprensione degli elementi più emblematici: dai rinomati murales di Orgosolo e di San Sperate alla nuova street art di San Gavino Monreale. Dagli anni Sessanta del Novecento sino agli anni Duemila. Grandi interpreti e giovani utopie: un circuito affascinante, istruttivo e ricco di sorprese. Il libro vuole pertanto porsi come una guida pratica da portare in viaggio, oltre che un piccolo atlante iconografico dei sentimenti, delle visioni e delle speranze del popolo sardo.

Mettere insieme tutta la street art sarda, si legge in una nota di Dario Flaccovio Editore, “è operazione difficile, oltre che ricerca per dare memoria a opere effimere che se catalogate e analizzate dal punto di vista sociologico e semiotico rappresentano una mappa socio-culturale di riti, presenze sul territorio e modi differenti di viverlo: questo, prova a fare Muri di Sardegna, la prima guida alle opere murali dell’isola a cura dell’associazione culturale Asteras”.

“Abbiamo intrapreso il progetto della guida”, raccontano i membri dell’associazione, “con l’obiettivo di mettere in luce la portata di questa peculiarità del paesaggio urbano ed extraurbano della Sardegna: si tratta di un immenso patrimonio visuale costantemente mutevole che rappresenta un vero unicum”.

Il progetto “Muri di Sardegna” è stato realizzato anche grazie al sostegno dei Comuni di San Nicolò d’Arcidano, Capoterra, San Sperate, Escolca e Silius, e col patrocinio dei Comuni di Guspini, di Nuoro e di Cagliari. Il libro (424 pagine, formato 15 x 21) è in vendita a 24 euro. Per info è possibile consultare il sito di Dario Flaccovio Editore.

Nell’immagine: SAF Crew, UndiciSei Squad, Neo-Ink, A Maria Lai, dettaglio (2016; Cagliari, CUS, via Is Mirrionis)

Esce la prima guida ai murales e alla street art della Sardegna
Esce la prima guida ai murales e alla street art della Sardegna


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