Va in asta in Francia un'importante copia su tavola della Gioconda, d'inizio Seicento


Il 9 novembre andrà in asta presso la casa francese Artcurial un’importante copia d’inizio Seicento della Gioconda, particolarmente rara anche perché è una delle poche su tavola. 

Andrà in asta il 9 novembre presso la casa francese Artcurial un’importante copia d’inizio Seicento, di scuola francese, della Gioconda di Leonardo da Vinci, opera che, com’è noto, annovera decine di copie. La stima è compresa tra i 150.000 e i 200.000 euro.

Com’è noto, la Gioconda di Leonardo da Vinci fu acquistata nel 1518 dal re Francesco I per il tramite di Gian Giacomo Caprotti detto il Salaì, allievo di Leonardo da Vinci. Il dipinto, entrato a far parte delle raccolte del castello di Fontainebleau, godette fin dal XVI secolo di grande notorietà, principalmente per le qualità tecniche ed estetiche del dipinto: fu questa una delle ragioni per cui, fin dal Cinquecento, le copie della Monna Lisa proliferarono. La copia che va in vendita presso Artcurial è opera che appartiene a questa temperie culturale: realizzata su una tavola di rovere, la Gioconda in asta è fedele all’originale, con la differenza però che le due colonne della loggia entro cui è seduta la monna Lisa appaiono più visibili, ai suoi lati. Il pittore che ha eseguito questo dipinto, e del quale non conosciamo il nome, è stato particolarmente attento a rendere delicatamente le carnagioni del viso e delle mani, adottando lo sfumato leonardesco per sublimare i contorni del viso. Un trattamento grafico è visibile nella resa delle pieghe delle maniche, o ancora nel paesaggio roccioso alle spalle della protagonista.

Queste particolari caratteristiche stilistiche, così come l’utilizzo del legno di rovere, hanno portato gli esperti della casa d’aste a ritenere che la copia sia opera di scuola francese risalente agli inizi del XVII secolo. “Questi elementi”, si legge nella scheda del catalogo, “meritano di essere sottolineati perché conferiscono alla nostra copia un carattere singolare: infatti le Gioconde recentemente presentate sul mercato erano tutte su tela e le versioni su tavola sono particolarmente rare. Tra questi la Gioconda della Dulwich Picture Gallery, che apparteneva alla collezione di sir Joshua Reynolds, così come quella nelle collezioni del Museo del Prado e che è attualmente oggetto di una mostra. La fedeltà all’originale e l’intelligenza della copia ci spingono a pensare che il suo autore possa aver avuto accesso alla Monna Lisa di Leonardo da Vinci ed esaminarla attentamente. Ci sembra quindi possibile proporre di vedere, in questa ripresa di grande sensibilità e abilmente dipinta, un’opera eseguita nello stesso ambiente in cui si trovava allora la Gioconda acquisita da Francesco I: proprio a Fontainebleau dove gravitavano ancora, sotto il regno di Enrico IV, i talentuosi pittori appartenenti a quella che fu chiamata la Seconda Scuola di Fontainebleau”.

Una versione dunque rara, precoce, su tavola, di esecuzione sia minuziosa che stilisticamente assertiva, e che costituisce un’importante testimonianza storica della maggiore importanza dell’acquisizione effettuata dal re di Francia all’inizio del XVI secolo (ben prima del risveglio della fortuna dell’opera, che condurrà anche al furto di cui la Gioconda sarà oggetto all’inizio del del XX secolo). I compratori si daranno battaglia per portarla a casa?

Scuola francese, Gioconda, da Leonardo da Vinci (1600 circa; olio su tavola, 74 x 52 cm)
Scuola francese, Gioconda, da Leonardo da Vinci (1600 circa; olio su tavola, 74 x 52 cm)

Va in asta in Francia un'importante copia su tavola della Gioconda, d'inizio Seicento
Va in asta in Francia un'importante copia su tavola della Gioconda, d'inizio Seicento


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