Sul lago d'Orta una mostra di importanti artisti contemporanei dedicata al tema dell'acqua


Alla Villa Nigra di Miasino, sul Lago d’Orta, dal 5 giugno al 18 luglio va in scena la mostra “Come pesci nell’acqua”, con opere di importanti artisti contemporanei che riflettono sul tema dell’acqua.

Dal 5 giugno al 18 luglio 2021, la Villa Nigra di Miasino, sul lago d’Orta (provincia di Novara) accoglie una mostra d’arte contemporanea con importanti nomi della scena italiana: s’intitola Come pesci nell’acqua, titolo che indica familiarità e naturalezza, una frase presa in prestito, ironicamente, da una nota affermazione di Mao Tse-tung degli anni Settanta. Qui non ci sono masse popolari né avanguardie politiche: ci sono invece esponenti delle ultime tendenze artistiche italianeche hanno fatto della duttilità e della adattabilità delle loro opere un tratto distintivo. Duttili come linguaggio, sempre multiforme e variegato, e adattabili agli spazi espositivi.

La mostra è curata da Giorgio Verzotti, noto critico d’arte e curatore, docente presso l’Università Cattolica di Milano. Verzotti è stato curatore capo presso il Castello di Rivoli e il MART di Rovereto, nonché direttore di Artefiera a Bologna. A promuovere e organizzare l’esposizione è Asilo Bianco, associazione radicata sul territorio del lago d’Orta, che da anni fa dell’arte contemporanea uno dei suoi punti di forza e di riflessione. Al centro il tema dell’acqua che diventa una indovinata metafora che bene si adatta a descrivere i lavori artistici presentati. Essi si configurano in base allo spazio, come l’acqua prende la forma dai suoi contenitori. E come l’acqua che rende tutto instabile, le opere sono difficilmente assegnabili a schemi e categorie precise, sono sculture ma anche fotografie, installazioni sonore, disegni, luci al neon, foglie, spine di rosa, video, rottami, oggetti comuni, ceramiche.

Quindici gli artisti in mostra: Francesco Arena, Stefano Arienti, Gianni Caravaggio, Alice Cattaneo, Massimo De Caria, Carlo Dell’Acqua, Elisabetta Di Maggio, Sergio Limonta, Gianluigi Maria Masucci, Yari Miele, Filippo Manzini, Luca Pozzi, Luca Trevisani, Fabio Roncato, Shigeru Saito. Per molti degli artisti partecipanti, l’acqua non è solo una metafora, è una realtà, per quanto sfuggente come appunto la sostanza liquida, e così fotografata, ripresa nei video, disegnata, portata in mostra in quanto tale, o allusa nelle configurazioni plastiche inventate dagli autori. Fra le loro opere alcune sono state realizzate appositamente per l’occasione e recano aspetti “site specific”, inerenti al lago d’Orta e alla sua storia. L’allestimento è stato ideato per tener presente le specificità dagli spazi espositivi ed è stato pensato come un continuo colloquio fra gli ambienti e le opere.

“La mostra”, spiega il curatore, “nasce da un’idea di scultura contrapposta a quella tradizionale, una scultura destrutturata, un corpo plastico dove i vuoti prevalgono sui pieni, un’opera che si forma in relazione all’ambiente che la ospita. Potremmo anche dire: una scultura fluida. Quando Asilo Bianco ha proposto l’acqua come tema della mostra gli artisti hanno accettato di buon grado di cimentarsi, perché il concetto di fluidità con tutti i correlati immaginabili (relatività, elasticità, fragilità, duttilità) è già intrinseco nel loro lavoro. Allusa nelle pratiche, dalla ceramica alla scultura in marmo alla panificazione, o esplicitamente rappresentata o richiamata nelle immagini fotografiche o nei video, l’acqua implica anche messaggi relativi alla natura e alle problematiche ambientali ed ecologiche così come alla vita quotidiana e alla corporeità. Ecco allora il cibo che diventa pittura, lo zucchero in bustine che diventa scultura, oppure il nero di un tronco di legno di ebano contrapposto al nero dell’olio esausto delle automobili, come natura contrapposta ad antinatura. E così per le spine di rosa, le foglie essiccate versus la luce a led o il cartone trattato con resine industriali. Come sempre succede nell’arte contemporanea, i temi e le opere che ne discendono sono testi polisemici, aperti a più significati, senza contare quelli che il pubblico può attribuir loro liberamente”.

La giornata inaugurale di sabato 5 giugno sarà l’occasione per una visita guidata alla mostra con il curatore Giorgio Verzotti e alcuni degli artisti. Appuntamento alle ore 14:30 al Museo Tornielli di Ameno e a Villa Nigra a Miasino alle ore 17. Sarà possibile raggiungere il secondo spazio espositivo con una semplice passeggiata immersi nel verde in compagnia di una guida naturalistica. Il programma completo della giornata è disponibile sul sito e sui social di Asilo Bianco. La mostra è a ingresso gratuito e sarà visitabile, nelle due sedi, da giovedì a domenica dalle 15 alle 18:30. Come pesci nell’acqua nasce nell’ambito del progetto finanziato da Fondazione Cariplo “Villa Nigra. Cultura e impresa per lo sviluppo di un territorio liquido” e del progetto di cooperazione Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il Territorio”. Si ringrazia per il sostegno VA Albertoni.

Nella foto: Shigeru Saito Ripples in Rings (2021; ottone, acciaio inox)

Sul lago d'Orta una mostra di importanti artisti contemporanei dedicata al tema dell'acqua
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