Due visioni tra pittura e contemporaneo: Alice Neel e Piotr Uklański alla Pinacoteca Agnelli


Dal 31 ottobre 2025 al 6 aprile 2026, la Pinacoteca Agnelli di Torino propone due progetti espositivi che dialogano sul ritratto e sul corpo: la prima retrospettiva italiana di Alice Neel e Faux Amis, l’intervento site-specific di Piotr Uklański tra la collezione Agnelli e i musei scientifici torinesi.

La stagione autunnale 2025 della Pinacoteca Agnelli di Torino si apre sotto il segno del rinnovamento e della densità culturale. A partire da venerdì 31 ottobre 2025, in occasione della settimana di Artissima, il più importante appuntamento italiano dedicato all’arte contemporanea, il museo torinese inaugura due progetti espositivi di grande respiro, che accompagneranno il pubblico fino al 6 aprile 2026.

Si tratta della prima retrospettiva italiana dal titolo I Am the Century dedicata ad Alice Neel (Gladwyne, 1900 – New York, 1984), pittrice statunitense ormai riconosciuta come una delle voci più acute e complesse del Novecento, e dell’installazione site-specific Faux Amis di Piotr Uklański (Varsavia, 1968), artista polacco di fama internazionale, la cui ricerca si muove con agilità tra ironia, critica e reinvenzione del linguaggio artistico. I due progetti, distinti per linguaggi e prospettive, dialogano idealmente sul tema del ritratto, del corpo e dello sguardo, offrendo una riflessione multiforme sulla rappresentazione dell’identità.

Alice Neel, 1940 circa. Foto: Sam Brody. Su concessione di: Estate of Alice Neel and David Zwirner
Alice Neel, 1940 circa. Foto: Sam Brody. Su concessione di: Estate of Alice Neel and David Zwirner

Alice Neel. I Am the Century, a cura di Sarah Cosulich e Pietro Rigolo, è un omaggio potente a un’artista che ha attraversato tutto il ventesimo secolo, tracciandone i contorni più intimi e nascosti. Considerata a lungo marginale rispetto alla narrazione dominante della pittura americana, Neel è oggi riconosciuta come una figura centrale nella ridefinizione del genere del ritratto, capace di sfidare i codici estetici e ideologici del suo tempo.

La mostra si sviluppa attraverso un percorso tematico e cronologico che mette in luce la coerenza della sua visione lungo oltre sette decenni: dagli anni Venti, segnati da un realismo lirico e carico di empatia, fino alle opere degli anni Settanta, quando la pittura di Neel diventa strumento politico e sociale, specchio delle tensioni razziali, di genere e di classe. I ritratti esposti restituiscono un’umanità piena, talvolta fragile, talvolta fiera, sempre autentica. Politici, artisti, lavoratori, amici, sconosciuti: ogni soggetto si carica di una presenza viva, mai idealizzata, sempre profondamente sentita.

Alice Neel, Richard in the Era of the Corporation (1979; Olio su tela, 152,4 × 114,3 cm)
Alice Neel, Richard in the Era of the Corporation (1979; Olio su tela, 152,4 × 114,3 cm)

In mostra anche fotografie, lettere e materiali d’archivio. A dialogare con questo universo umano, intimo e politico, è la voce ironica e spiazzante di Piotr Uklański, artista la cui pratica da anni scardina le convenzioni dell’arte visiva per sondare i meccanismi della percezione, della memoria e dell’identità collettiva. Il suo intervento, dal titolo Faux Amis, a cura di Sarah Cosulich, si inserisce nel ciclo Beyond the Collection, avviato nel 2022 per aprire nuove prospettive sul patrimonio permanente della Pinacoteca. Letteralmente “falsi amici”, i “faux amis” in linguistica sono quelle parole simili in due lingue ma dal significato differente; Uklański fa propria questa ambiguità semantica per costruire un racconto visivo fatto di accostamenti dissonanti, cortocircuiti iconografici e rimandi colti. Le sue opere, dislocate nello Scrigno che custodisce i capolavori della collezione Agnelli, entrano in risonanza, talvolta armonica, talvolta conflittuale, con i grandi maestri del passato: da Renoir a Manet, da Canova a Bellotto. L’artista opera come un archeologo postmoderno, che smonta e riassembla le immagini della tradizione per rivelarne le stratificazioni storiche e le implicazioni ideologiche, giocando con lo spettatore in un continuo slittamento tra familiarità e perturbante.

Alice Neel, The Spanish Family (1943; Olio su tela, 86,4 × 71,1 cm)
Alice Neel, The Spanish Family (1943; Olio su tela, 86,4 × 71,1 cm)

Ma Faux Amis non si esaurisce nello spazio museale. In linea con l’approccio transdisciplinare che caratterizza la visione curatoriale della Pinacoteca, l’intervento di Uklański si estende al tessuto culturale della città, coinvolgendo due realtà scientifiche di assoluto rilievo: il Museo di Anatomia Umana Luigi Rolando e il Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti. In questi luoghi, dove l’arte incontra la scienza, l’artista instaura un dialogo sensibile e provocatorio con le collezioni permanenti. Al Museo di Anatomia Umana, Uklański esplora la dimensione fisica e simbolica del corpo, mettendo in relazione le sue opere con i modelli anatomici. Al Museo della Frutta, invece, l’artista lavora sull’ambiguità tra natura e artificio, tra bellezza e decadenza, facendo dialogare le sue composizioni con la perfezione formale dei frutti in cera della collezione. Il risultato è un’esperienza che mette in crisi le categorie della percezione e della verosimiglianza, interrogando lo spettatore sul confine sottile tra rappresentazione scientifica e costruzione culturale.

Piotr Uklański, Autoritratto (2019). Su concessione dell’artista e di MASSIMODECARLO
Piotr Uklański, Autoritratto (2019). Su concessione dell’artista e di MASSIMODECARLO

Con questi due progetti, la Pinacoteca Agnelli ribadisce la propria vocazione di laboratorio culturale capace di coniugare ricerca, sperimentazione e apertura internazionale. Un’identità che si rafforza anche grazie all’arrivo, nel giugno 2025, di due nuove figure nel team curatoriale: Nicola Trezzi, nominato curatore dopo la significativa esperienza alla guida del Center for Contemporary Art di Tel Aviv-Yafo, e Raphaële Sevrain, assistente curatrice. Entrambi affiancheranno la direttrice Sarah Cosulich e il capo curatore Pietro Rigolo, rientrato in Italia dopo gli anni trascorsi al Getty Research Institute di Los Angeles, contribuendo a sviluppare una linea editoriale che intreccia rigore critico, visione curatoriale e sensibilità contemporanea. La programmazione autunnale 2025 della Pinacoteca Agnelli si presenta così come un invito alla scoperta e alla riflessione, in un percorso che attraversa i secoli per interrogare il presente. Una proposta museale che non teme la complessità, e che continua a declinare la dimensione espositiva come spazio di relazione, confronto e immaginazione.

Informazioni sulla mostra

CittàTorino
SedePinacoteca Agnelli
DateDal 31/10/2025 al 06/04/2026
ArtistiAlice Neel, Piotr Uklański
CuratoriSarah Cosulich, Pietro Rigolo
TemiNovecento, Arte contemporanea

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