Si mostrano per la prima volta al pubblico ventisei depositi di grandi musei italiani negli scatti di Mauro Fiorese


Una mostra presso la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona per presentare per la prima volta al pubblico gli scatti di Mauro Fiorese dedicati ai depositi di grandi musei.

Mauro Fiorese.Treasure Rooms (2014-2016) è la mostra che verrà allestita dal 5 aprile al 22 settembre 2019 presso la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona

In quest’occasione verranno presentati per la prima volta al pubblico ventisei caveau di grandi musei italiani attraverso gli scatti di Mauro Fiorese, artista d’origine veronese, riconosciuto a livello internazionale e scomparso prematuramente tre anni fa.

La rassegna, curata da Beatrice Benedetti, direttore artistico della Galleria Boxart e da Patrizia Nuzzo, curatore responsabile delle Collezioni d’Arte Moderna e Contemporanea della GAM, mostrerà ventisei immagini, messe a disposizione dalla Galleria Boxart di Verona, e scattate nell’arco di tre anni, dal 2014 al 2016, che raffigurano i depositi dei maggiori musei italiani, tra cui il Museo di Castelvecchio a Verona, la Galleria degli Uffizi di Firenze, la Galleria Borghese di Roma, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Museo Correr di Venezia, il MART di Rovereto.

Le immagini di Fiorese richiamano la pittura alta per le scelte compositive, le pennellate di luce e soprattutto per la stampa su carta cotone; scatti che presentano la parte invisibile dei grandi musei. 

Una mostra per far riflettere i visitatori sulla funzione fondamentale dei depositi e sul loro potenziale. L’indagine iconografica di Fiorese sarà posta in dialogo con originali gessi canoviani monumentali provenienti dai depositi della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, significativa testimonianza del patrimonio dei Musei Civici veronesi non esposto in allestimenti permanenti.

“Il tema di una gestione organica delle collezioni e dei relativi depositi, che hanno bisogno di standard adeguati alle esigenze imposte dalla conservazione, dalla ricerca e dalla richiesta sempre crescente di fruizione dei pubblici, è molto sentito tra le istituzioni museali, pubbliche e private, in Italia come all’estero. Lo testimoniano ricorrenti iniziative sul tema, tra cui un importante convegno di ICOM-Italia (International Council of Museums), L’essenziale è invisibile agli occhi. Tra cura e ricerca, la potenzialità dei depositi museali, che si svolgerà a Matera 15 marzo prossimo. Si tratta di luoghi di conoscenza assolutamente vitali per un museo e di servizi essenziali per lo sviluppo della ricerca scientifica e della sperimentazione tecnologica alla base di ogni iniziativa di valorizzazione delle collezioni. La definizione “deposito museale” non rende più realmente ragione della funzione che questi luoghi svolgono. Anche quando non si arriva alla creazione di depositi visitabili o di gallerie secondarie, come ne esistono soprattutto all’estero, si tratta comunque di “depositi attivi” e di spazi che occorre rendere sempre più accessibili al pubblico. La Direzione dei Musei Civici sta riflettendo attentamente su queste necessità per sviluppare un progetto di cura lungimirante, in grado di riorganizzare secondo questi criteri i cospicui giacimenti del nostro sistema museale” ha dichiarato Francesca Rossi, direttore dei Musei Civici di Verona.  

“Il progetto artistico di Mauro Fiorese porta alla luce, attraverso l’obiettivo fotografico, i luoghi in cui sono conservati i capolavori dell’arte italiana, svelandone la maestosità: veri giacimenti di cultura tra i più cospicui al mondo. I depositi stessi, assurgono dunque al ruolo di opera d’arte nobilitati da ritratti di grande formato. Liberato dal pregiudizio, antico e ormai obsoleto, che lo vedeva o immaginava solo come ambiente polveroso, immobile e silente, il “caveau” è invece sempre più protagonista dell’attività vera di una galleria e ne traduce l’anima profonda. Ne risulta un’inedita serie di ‘paesaggi’ non tradizionali, che compongono una pinacoteca ideale, nata a sua volta dalla somma di opere nascoste” ha sottolineato la curatrice Patrizia Nuzzo.
La co-curatrice Beatrice Benedetti ha aggiunto: “Lo sguardo neutro di Mauro Fiorese rappresenta lo strumento più adeguato per ricongiungere il visibile con l’invisibile. Le fotografie dell’artista colgono gli archivi con un approccio vicino al purismo della straight photography, ovvero della cattura diretta della realtà. Lo spettatore è immerso in spazi silenti, solo le scelte compositive dell’autore rendono percettibile l’emozione di questo “scavo”, lo stupore dell’accesso a scrigni pressoché preclusi al pubblico”.

L’esposizione è promossa dai Civici Musei del Comune di Verona in collaborazione con la Galleria Boxart.

Per info: www.gam.comune.verona.it

Orari: Da martedì a venerdì dalle 10 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 11 alle 19. Chiuso il lunedì.

Immagine: Mauro Fiorese, Treasure Rooms della Galleria degli Uffizi - Firenze, 2014 (2014; 90 x 120 cm, stampa ai pigmenti) 

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraMauro Fiorese. Treasure Rooms (2014-2016)
CittàVerona
SedeGalleria d’Arte Moderna Achille Forti
DateDal 05/04/2019 al 22/09/2019
ArtistiMauro Fiorese
CuratoriBeatrice Benedetti, Patrizia Nuzzo
TemiFotografia

Si mostrano per la prima volta al pubblico ventisei depositi di grandi musei italiani negli scatti di Mauro Fiorese
Si mostrano per la prima volta al pubblico ventisei depositi di grandi musei italiani negli scatti di Mauro Fiorese


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