Nel 1729, il re di Francia, l'allora diciannovenne Luigi XV, commissionò al pittore di corte Jean-Baptiste Oudry alcuni ritratti dei suoi cani da caccia: il sovrano nutriva infatti una forte passione per la caccia, che esercitava nelle numerose tenute reali (gran parte delle quali si trovava appena fuori Parigi) e desiderava ornare alcune delle sale del castello di Compiègne, una delle sue residenze, con dipinti che avessero per soggetti i suoi cani preferiti (alcuni dei quali venivano anche accuditi come animali da compagnia). Tra il 1729 e il 1732, Oudry realizzò otto ritratti dei cani di Luigi XV, e al ciclo probabilmente apparteneva anche il ritratto di Misse e Luttine.
Misse, a sinistra, è un levriero di razza greyhound, mentre Luttine è un setter scozzese. I nomi dei due cani appaiono apposti vicino a loro. Il dipinto è interessante per diversi motivi. Intanto per la verisimiglianza con cui Oudry ha eseguito il ritratto dei due cani, con precisione pressoché tassonomica. Poi per l'atteggiamento dei due animali, caratterizzati da grande vivacità: Misse sembra quasi lanciarsi di corsa cercando l'approvazione di Luttine, che rimane invece impassibile spalancando i suoi grandi occhi ma tenendosi comunque pronta per ogni evenienza. E, ancora, per il paesaggio arcadico, con tanto di possente colonna in primo piano, a fare da cornice.
Il dipinto finì in Inghilterra (non si sa come), e nel 1977 il suo proprietario, un collezionista britannico che l'aveva acquistato nel 1944, lo vendette nel 1977 a una coppia di collezionisti americani i quali, a loro volta, nel 1994 lo donarono alla National Gallery di Washington dov'è tuttora conservato.
25 luglio 2017
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