Dolceacqua: come un dipinto di Monet


Un veloce viaggio a Dolceacqua, in provincia di Imperia: il borgo ligure fu ritratto anche da Claude Monet nei suoi dipinti impressionisti.

Cosa c’entra il grande pittore francese Monet, esponente dell’impressionismo, con un tranquillo borgo dell’entroterra ligure? È una storia tanto semplice quanto affascinante, ve la racconto in breve.

Dolceacqua è un borgo nella provincia di Imperia, a pochi chilometri dal mare, sorto su uno sperone roccioso nella valle del torrente Nervia. Sullo sperone roccioso venne eretto un possente castello, digradanti ai suoi piedi le abitazioni. Per salire in cima al monte una rete di carruggi, scalette, passaggi tortuosi, che rendevano inespugnabile la fortezza. Si venne così a formare il quartiere denominato “terra” dall’aspetto tipicamente ligure e ancora oggi medievale. Il castello divenne ben presto l’ambita roccaforte dei Doria, in posizione di controllo della vallata e dei traffici commerciali tra il mare e le pianure piemontesi a nord. Per questo motivo il borgo crebbe e si sviluppò a tal punto che le dimensioni urbane dovettero espandersi al di là del torrente dando origine a un quartiere tutto nuovo.

Il borgo di Dolceacqua
Il borgo di Dolceacqua


I carruggi
I carruggi

Per collegare le due sponde era già stato eretto un ponte in pietra, dalla cosiddetta forma “a schiena d’asino” e proprio questo ponte fu per molti secoli l’unico accesso al nucleo antico della città. Il ponte perciò acquisì un preciso ruolo simbolico oltre che funzionale.

Fu solo nell’Ottocento però che il ponte acquisì un’eco internazionale, quando Monet, durante il suo soggiorno ligure, affascinato dalle forme sinuose del ponte, decise di immortalarlo in uno dei suoi quadri e in uno successivo e in un altro ancora. Da quel momento Dolceacqua, al pari del ciclo delle Cattedrali e delle Ninfee, ebbe il suo ritratto su tela.

Ancora oggi avvicinandosi all’abitato e sostando poco prima di imboccare il ponte pedonale, si rimane affascinati da quello scorcio, con il tessuto urbano abbarbicato ai piedi dei ruderi del castello e lì in basso con la sua snella forma arcuata il ponte, il ponte di Monet.

Il castello
Il castello


Il ponte
Il ponte


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L'autore di questo articolo: Fabrizio Vaghi

Fabrizio, ingegnere di professione, viaggiatore per passione. Classe 1983, appassionato di videomaking, regista e attore teatrale, blogger per caso, con l'hobby del fai da te, divulgatore di cultura tramite le sue creazioni "Vaghi per il mondo" (sito web di viaggi e associazione culturale) e "Pronti Partenza...Via" (rubrica turistica dedicata all'Italia, all'arte, alla storia e agli approfondimenti), on-line su youtube.




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