Norvegia, scoperta la pietra runica più antica del mondo


In Norvegia è stata scoperta la pietra runica più antica del mondo: ribattezzata pietra di Svingerud dal nome della località del ritrovamento, è databile tra l’anno 1 e il 250 d.C.

È stata scoperta in Norvegia la pietra runica più antica del mondo: si intende per “pietra runica” una pietra con incise iscrizioni in caratteri runici, antico alfabeto delle popolazioni germaniche. La scoperta risale all’autunno del 2021 ma la notizia è stata data solo pochi giorni fa, in vista di una mostra al Museo di Storia Culturale di Oslo, dove la pietra verrà esposta dal 21 gennaio al 26 febbraio. La pietra è stata scoperta in una necropoli nei pressi del lago Tyrifjorden, nel territorio della cittadina di Ringerike, durante uno scavo archeologico eseguito dallo stesso Museo di Storia Culturale nell’ambito di un progetto di sviluppo infrastrutturale di strade e ferrovie tra le città di Sandvika e Hønefoss.

In una delle tombe gli archeologi del Museo hanno scoperto una pietra con diverse iscrizioni runiche. Le ossa bruciate e il carbone della tomba rivelano che le rune furono incise tra l’anno 1 e il 250 d.C., e questa datazione la rende la prima pietra runica conosciuta. Il museo afferma che la scoperta rappresenta il “sogno degli studiosi di rune”.

Questa antica pietra runica norvegese sta attirando l’attenzione internazionale di studiosi e archeologi. Le iscrizioni hanno fino a 2000 anni e risalgono ai primi giorni dell’enigmatica storia della scrittura runica. La pietra prende il nome dal luogo del ritrovamento ed è ora chiamata la “pietra di Svingerud”.

Tra 1.800 e 2.000 anni fa, qualcuno si trovava vicino a Tyrifjorden e scolpì delle rune nel blocco di 31 per 32 centimetri di arenaria di Ringerike bruno-rossastra. Le rune trascrivevano una prima forma dell’antica lingua nordica che è la lingua antenata delle moderne lingue nordiche parlate oggi in Scandinavia. Gli studiosi adesso si domandano se il nome inciso sulla pietra sia quello della persona che vi è sepolta: sulla faccia anteriore della pietra spiccano infatti chiaramente otto rune tra le altre iscrizioni, che convertiti in caratteri latini formano la scritta “idiberug”. La pietra dunque potrebbe essere stata fatta “per Idibera”, oppure l’intenzione era di scrivere il nome “Idibergu” o il patronimico “Idiberung”.

I modi di scrivere le iscrizioni runiche più antiche variavano molto e la lingua è cambiata considerevolmente dal momento in cui queste rune sono state scolpite fino all’età vichinga e al Medioevo. Interpretare i messaggi sulla pietra è quindi una sfida.

La pietra, peraltro, presenta diversi tipi di iscrizioni. Alcune linee formano uno schema a griglia, ci sono piccole figure a zigzag e altri segni interessanti. Non tutti hanno un senso linguistico e si può avere l’impressione che qualcuno abbia imitato, esplorato o giocato con la scrittura. Forse l’intagliatore o gli intagliatori stavano imparando a intagliare le rune. C’è dunque ancora molta ricerca da fare sulla pietra di Svingerud, ma senza dubbio gli studiosi otterranno preziose conoscenze sulla storia antica della scrittura runica e sull’usanza di creare pietre runiche.

Norvegia, scoperta la pietra runica più antica del mondo
Norvegia, scoperta la pietra runica più antica del mondo


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