Ecco il nuovo murale di Jorit: un Gramsci di 213 mq alle case popolari di Firenze


Jorit torna a Firenze dopo due anni e realizza un nuovo murale: un Antonio Gramsci di 213 mq alle case popolari dell’Isolotto.

Lo street artist Jorit (Ciro Cerullo; Napoli, 1990) è tornato a Firenze due anni dopo la sua ultima realizzazione, il murale dedicato a Nelson Mandela in piazza Leopoldo, per eseguire un nuovo lavoro, un grande ritratto di Antonio Gramsci, sulla facciata di un edificio di edilizia popolare al numero 25/22 di via Canova, nel quartiere dell’Isolotto, per un totale di 213 metri quadri di superficie. L’edificio è stato messo a disposizione dal Comune di Firenze e da Casa spa. Come nel suo stile, Jorit ha iniziato la fase preliminare del murale tracciando a tutta parete una frase, in questo caso note riflessioni gramsciane tratte dalle Lettere dal carcere: “Anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio... La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere”.

L’iniziativa è promossa dall’associazione Teatro Puccini, nell’ambito del progetto Odio gli indifferenti, che mutua il titolo da uno scritto di Gramsci apparso per la prima volta nel 1917 sulla rivista La Città Futura. E le parole con cui in quell’articolo Gramsci si scaglia contro l’abulia ed il disimpegno (“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano”) saranno presenti nel cantiere allestito per la realizzazione dell’opera. Le riflessioni sviluppate da Gramsci durante la prigionia (come è noto, fu incarcerato dal regime fascista tra il 1926 e il 1937), raccolte nei Quaderni del carcere, hanno ispirato negli anni partiti e movimenti di liberazione di tutto il mondo nella ricerca di percorsi di progresso per le classi popolari meno dipendenti dal dogmatismo comunista sovietico. Fra questi anche il Partito Comunista Italiano, di cui Gramsci fu fra i fondatori, nel gennaio del 1921, e che anche nel segno di Gramsci caratterizzò la stagione definita dell’“eurocomunismo” che precedette di qualche anno il definitivo scioglimento del partito. Nel 1921 ricorrerà anche il 130esimo della nascita di Antonio Gramsci.

Assieme all’associazione cultruale Teatro Puccini, collaborano per sostenere il progetto l’Assessorato Sport, politiche giovanili, città della notte, terzo settore, immigrazione, lotta alla solitudine del Comune di Firenze, il Quartiere 4 del Comune di Firenze e Casa spa. Fornitori ufficiali sono Ariete srl, CBF Impianti, Dante Maggesi srl, Euro Impianti, Fiorentina Costruzioni srl, Kelm Costruzioni, Minuto Gioacchino srl, Nuova Ergo Impianti. Si ringrazia per il sostegno Betti Rent e CAF scrl.

“Questo progetto è nato mentre si realizzava il murales di Mandela”, afferma Luca Talluri, presidente di Casa Spa. “Abbiamo deciso di raffigurare Antonio Gramsci, perché è stato un uomo che attraverso il suo pensiero, la sua vita ed il suo esempio ha rappresentato un punto di riferimento contro le sopraffazioni e le ingiustizie, stando sempre dalla parte dei più deboli. Ecco che allora, in un tempo come quello attuale, in cui abbiamo bisogno di figure in grado di guidarci, questo murales rappresenta un simbolo di luce, tanto più su un edificio di case popolari, inserito all’interno di un quartiere profondamente popolare”.

“In questo momento”, dichiara l’assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione, “è ancora più rilevante valorizzare e rigenerare gli spazi abitativi di Firenze, dove i cittadini sono chiamati a restare per fronteggiare la pandemia. E con questa iniziativa artistica pertanto vogliamo far sentire la presenza di istituzioni, realtà culturali cittadine e artisti di fama internazionale tutti uniti nel trasmettere il messaggio di Gramsci contro l’indifferenza e per una comunità solidale, partecipativa, sensibile verso il disagio che tutti stiamo vivendo”.

“Portare l’arte fuori dai musei, portarla fra le gente per condividere con più persone possibili messaggi importanti come questo contro l’indifferenza”, sottolinea l’assessora alla Casa Benedetta Albanese. “Continuiamo con il binomio vincente alloggi popolari street-art e grazie ai murales avviciniamo interi quartieri all’arte, arricchendoli e trasformandoli nel loro complesso in delle vere e proprie opere d’arte all’aperto”.

“Siamo felici”, dichiara Mirko Dormentoni, presidente del Quartiere 4 del Comune di Firenze, “di ospitare sul nostro territorio l’opera di un’artista eccezionale che rappresenta uno degli intellettuali più importanti della storia del pensiero politico del Novecento, un classico che in quanto tale è ancora attualissimo. Un messaggio di bellezza e di cultura di cui abbiamo bisogno, in questo momento forse più che mai”.

“Anche se Antonio Gramsci viene ricordato come fondatore Partito Comunista Italiano”, afferma Cristina Noferi, presidente dell’associazione culturale Teatro Puccini, “resta uno dei pochi personaggi storici intellettuali italiani studiati in tutto il mondo per il suo pensiero filosofico della politica. Lo vogliamo ricordare come filosofo politico, storico, intellettuale, giornalista di umili origini che lasciò la Sardegna vincendo una borsa di studio per arrivare a Torino dove si laureò e cominciò la sua vita da giornalista. Voglio ricordare un suo pensiero che molto mi ha colpito nel quale sosteneva che ogni essere umano era un intellettuale, ma c’era chi lo faceva di mestiere. Esiliato, arrestato, cagionevole di salute ha passato tutta la vita alla ricerca dalla verità e il teatro Puccini che rappresento è orgoglioso di far parte del progetto Odio gli indifferenti”.

Nell’immagine: il murale dedicato a Gramsci durante le ultime fasi della lavorazione. Ph. Credit Marco Borrelli

Ecco il nuovo murale di Jorit: un Gramsci di 213 mq alle case popolari di Firenze
Ecco il nuovo murale di Jorit: un Gramsci di 213 mq alle case popolari di Firenze


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