Un enorme teschio colorato in una chiesa del Seicento: la mostra di Okuda San Miguel a Bologna


Dal 6 novembre a 4 dicembre, Bologna ospita la prima personale italiana dell’artista spagnolo Okuda San Miguel, in due sedi: la ex chiesa di San Mattia e la MAGMA Gallery. 

S’intitola The Renaissance Metaverse la prima grande mostra personale in Italia dell’artista spagnolo Okuda San Miguel (Óscar San Miguel Erice; Santander, 1980), in programma dal 6 novembre al 4 dicembre a Bologna, in due sedi: la ex chiesa di San Mattia e gli spazi di MAGMA gallery. La mostra intende costruire un ponte tra contemporaneo e classico e far compiere al pubblico un salto tra reale e virtuale, una metamorfosi del contemporaneo e dell’antico. In The Renaissance Metaverse, Okuda San Miguel riflette sullo stato attuale della creazione artistica mentre affronta la sfida della digitalizzazione, collegando questo pensiero nei due diversi spazi espositivi che invitano il pubblico a specchiarsi sull’evoluzione storica del contesto in cui si accede all’arte.

La conoscenza, la scienza e l’arte sono importanti motori del cambiamento e dell’evoluzione storica. Se si trattava della stampa, delle leggi della prospettiva, delle rotte commerciali, o dell’apparenza bancaria, oggi ci troviamo ad interagire con internet, con la realtà virtuale, con i bitcoin, con gli NFT, in un’immersione nel cosiddetto “Metaverso”. Okuda intende rifarsi all’arte del rinascimentale: come quando i classici sono stati ripresi per reinterpretare la storia e muoversi verso nuovi paradigmi, allo stesso modo l’artista spagnolo si avvicina al presente dal passato.

The Renaissance Metaverse presenta dipinti, sculture e installazioni di grandi dimensioni create appositamente per questa mostra, integrate nella struttura dell’ex chiesa di San Mattia e nello spazio espositivo della galleria MAGMA. In questo modo, l’artista vuole rafforzare l’idea che l’arte si adatti a diversi contesti segnati dalla storia, per offrirci l’opportunità di connetterci con tutte le tendenze di pensiero che portano all’evoluzione. In queste nuove opere, Okuda rappresenta alcune delle icone dell’arte rinascimentale con un linguaggio contemporaneo che le trasporta in nuovi scenari dove interagiscono con l’onirico, con lo spirituale e con la realtà postmoderna. L’artista spagnolo si appropria di alcuni dei suoi riferimenti, collocando icone e personaggi della storia dell’arte in un mondo virtuale per esporli a un processo inarrestabile di cambiamento in un doppio ambiente, fornito da una galleria e una chiesa sconsacrata del XVI secolo. “Trovo molto interessante riflettere sull’evoluzione dell’arte all’interno di un tempio, spazi che per secoli sono stati, insieme ai palazzi, l’unico mezzo di accesso all’arte”, sottolinea Okuda.

La mostra apre alla ex chiesa di San Mattia dal martedì al venerdì dalle 15:30 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 10:30 alle 19, alla MAGMA Gallery dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 19.

Un enorme teschio colorato in una chiesa del Seicento: la mostra di Okuda San Miguel a Bologna
Un enorme teschio colorato in una chiesa del Seicento: la mostra di Okuda San Miguel a Bologna


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