Con l'abbonamento, i visitatori tornano al museo almeno 6 volte in più. Lo studio in Piemonte e Lombardia

Immaginare forme di abbonamento per entrare nei musei è una pratica che fa bene e porta il pubblico a tornare al museo: questo almeno si pensa in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta dove l’Associazione Abbonamento Musei, rete che mette insieme decine di istituti in tutta la regione e anche oltre (principalmente nelle province di Torino e di Milano) ha appena diffuso i dati relativi al 2023. Questi dati, elaborati dalla Fondazione Santagata e raccolti nella pubblicazione “25 anni al museo”, saranno presentati lunedì 13 maggio al Salone del Libro di Torino.

Sono dati molto positivi: grazie all’abbonamento (che con diverse formule, a partire da 45 euro l’anno, permette di visitare da un minimo di 245 musei fino ad arrivare a tutti i musei aderenti, 480), nel 2023 si sono registrati 1.219.467 ingressi negli istituti con oltre 190.000 tessere vendute e un incremento del 29% rispetto al 2022. È stato dimostrato che gli abbonati (età media 48 anni, principalmente residenti nelle province di Torino e Milano) ritornano al museo con una frequenza di 6 volte superiore rispetto al normale.

L’Abbonamento Musei si conferma un prezioso strumento di welfare culturale: 6,5 milioni restituiti ai musei, una stima di 1,3 milioni in più rispetto a un sistema senza Abbonamento. Nel solo Piemonte sono stati quasi un milione gli accessi alle strutture museali con la tessera Abbonamento Musei, seguiti da 244.457 in Lombardia e 69.082 in Valle d’Aosta. È quanto emerge da una ricerca commissionata dall’Associazione Abbonamento Musei e condotta dalla Fondazione Santagata, che sarà presentata nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino, il prossimo 13 maggio.

Lo studio, alla base della pubblicazione “25 Anni al Museo - Il Contributo di Abbonamento Musei ai Consumi Culturali in Piemonte e Lombardia dal 1998 a Oggi”, curato da Paola Borrione e Camilla Lo Schiavo, offre uno sguardo dettagliato sull’evoluzione dei consumi culturali e sull’influenza dell’Associazione all’interno del panorama culturale e delle mostre aderenti all’iniziativa, integrando anche una prospettiva sociologica. Il volume include i contributi e le analisi di esperti e accademici quali Alessandro Bollo, Andrea Cancellato, Michele Lazinger, Angelo Miglietta, oltre a un’introduzione a cura del Presidente dell’Associazione Alberto Garlandini e della Direttrice Simona Ricci.

Secondo quanto emerso dalla ricerca “25 Anni al Museo”, l’iniziativa promossa da Abbonamento Musei ha incrementato sensibilmente il numero di visite ai musei, generando un aumento di introiti significativo. Nell’ultimo anno, rispetto a un contesto privo dell’abbonamento, si è registrato un incremento di oltre 920 mila euro in Piemonte e di 398 mila euro in Lombardia.

L’effetto dell’Abbonamento Musei sulla richiesta di mostre e musei risulta particolarmente evidente in Piemonte, dove l’Associazione ha operato fin dalla sua istituzione. Nonostante i consumi culturali dei piemontesi, secondo le rilevazioni dell’Istat, siano inferiori alla media nazionale e collocati all’ultimo posto tra le regioni del Nord-Ovest, principalmente a causa di un livello di istruzione relativamente basso, l’interesse verso le istituzioni museali presenta un quadro diverso. In questa specifica categoria culturale, il Piemonte si distingue per una costante tendenza a collocarsi tra le regioni italiane con il maggior numero di visitatori “forti”.

Il pass di Abbonamento Musei, introdotto a Torino nel 1995, garantisce un anno di accesso ai numerosi musei affiliati al circuito, che comprende oltre 480 istituzioni in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. Questo variegato panorama include musei, gallerie d’arte, castelli, residenze storiche, orti botanici e luoghi di culto. Inoltre, l’Associazione vanta un database di oltre 337.000 appassionati di cultura, rappresentando una risorsa fondamentale per promuovere mostre e musei in modo efficace e per stabilire un legame diretto con gli abbonati.

Con un tasso di apertura delle newsletter pari al 34,01%, superiore alla media del settore, Abbonamento Musei dimostra la sua capacità di raggiungere un pubblico attento e interessato alle proposte culturali, contribuendo così a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento per il patrimonio artistico e storico della regione.

Come sottolinea Alberto Garlandini, Presidente dell’Associazione Abbonamento Musei: “Operiamo a stretto contatto con le istituzioni locali, promuovendo un ampio palinsesto di proposte, attraverso una comunicazione continua, chiara e costante. Il numero dei nostri associati è progressivamente cresciuto negli anni, contribuendo a calmierare i prezzi e semplificare le modalità d’accesso ai musei. Nel 2023, il numero di abbonati è cresciuto del 29% rispetto all’anno precedente, con un totale di 191.703 tessere vendute. Un dato che supera abbondantemente i numeri del 2019”.

“L’analisi del processo di messa in rete delle istituzioni museali, dalla costruzione degli strumenti e delle strategie di comunicazione, alla progettazione di nuove modalità per coinvolgere i pubblici, ha evidenziato il grande valore dell’Abbonamento Museo per i cittadini di Piemonte e Lombardia e per il settore museale”, ha dichiarato la Presidente di Fondazione Santagata, Paola Borrione, “Fondazione Santagata è lieta di aver contribuito a questo progetto di ricerca che ha fornito nuovi spunti di riflessione per l’implementazione di politiche nazionali atte a sostenere i consumi culturali e ampliare il pubblico dei musei”.

Con l'abbonamento, i visitatori tornano al museo almeno 6 volte in più. Lo studio in Piemonte e Lombardia