Un diamante rosa risalente al XVIII secolo e legato alla dinastia reale francese sarà battuto all’asta da Christie’s il 17 giugno, nella sede del Rockefeller Center a New York. La pietra, nota come “diamante Marie-Thérèse”, prende il nome da Marie-Thérèse d’Angoulême, unica figlia sopravvissuta della regina Maria Antonietta e di Luigi XVI. Il gioiello è il protagonista della prossima asta Magnificent Jewels, in cui saranno presentati altri pezzi storici e rappresenta una delle proposte di maggior rilievo dell’edizione 2025. Tagliato a forma di aquilone e con tonalità viola-rosa, il diamante ha un peso di 10,38 carati. Secondo le stime di Christie’s, il suo valore oscilla tra i 3 e i 5 milioni di dollari. La provenienza della pietra è attribuita alla metà del XVIII secolo e la sua storia, intrecciata alle turbolenze della monarchia francese, affonda le radici nella fuga fallita della famiglia reale da Parigi nel 1791. Secondo quanto riferito, la regina Maria Antonietta avrebbe affidato i suoi gioielli più preziosi al suo parrucchiere di fiducia la notte precedente al tentativo di fuga. L’obiettivo era quello di preservarli e recuperarli una volta al sicuro. Dopo la sua esecuzione nel 1793, la figlia Marie-Thérèse venne inviata in Austria, paese d’origine della madre. In quel contesto, le furono restituiti alcuni dei gioielli materni, nascosti per anni e poi recuperati.
“Ha tutto ciò che si potrebbe desiderare in un gioiello”, dice Rahul Kadakia, responsabile internazionale della gioielleria di Christie. “La pietra, probabilmente della preziosa regione indiana di Golconda, ha diverse sfumature di colori tenui, viola e rosa lampeggianti da diverse angolazioni. Ed è stato trasformato in un capolavoro da JAR, il tutto portando lo splendore della provenienza reale”.
Non è confermato che il diamante ora all’asta facesse parte di quella specifica collezione affidata al parrucchiere. Ad ogni modo, secondo le ricostruzioni storiche, la pietra appartenne effettivamente a Marie-Thérèse d’Angoulême. Dopo di lei, fu ereditata dalla nipote, la duchessa Marie-Thérèse de Chambord, e in seguito acquisita dalla regina Maria Teresa di Baviera. In un passaggio testamentario, la regina bavarese ne fa menzione come di “un diamante solitario rosa di zia Chambord”. Nel corso del tempo, il diamante ha attraversato diverse generazioni della nobiltà europea, fino alla sua vendita avvenuta nel 1996. L’attuale proprietario ha successivamente commissionato a Joel Arthur Rosenthal, noto nel settore come JAR, la realizzazione di una nuova montatura. Rosenthal è considerato una delle figure più influenti della gioielleria contemporanea, noto per i suoi disegni scultorei e l’uso di palette cromatiche non convenzionali. Produce solo un numero limitato di pezzi ogni anno e il suo nome è associato a clienti come Elizabeth Taylor e Diane von Furstenberg. Nel 2014, il Metropolitan Museum of Art di New York gli ha dedicato una retrospettiva, un evento senza precedenti per un gioielliere vivente. L’anello che ha disegnato per il diamante Marie-Thérèse è strutturato su una doppia fascia pavé, ornata da diamanti incastonati, e presenta sopra la pietra centrale una decorazione composta da 17 diamanti che ricordano una corona.
“È un design moderno di JAR, eppure se guardi da vicino, ricorda una corona”, dice Kadakia. “Ha preso in considerazione la storia reale della pietra mentre la rendeva del momento”.
La figura di Maria Antonietta ha da tempo assunto uno status quasi emblematico in relazione alla moda e al lusso. Durante il suo periodo a Versailles, la regina si distinse per la passione verso i gioielli. Collane, bracciali, diademi e ornamenti per capelli facevano parte di una collezione straordinaria, composta da pietre rare e preziose come perle, rubini, zaffiri e diamanti. Alcuni dei pezzi più importanti vennero commissionati ai gioiellieri di corte, come Boehmer e Bassenge, e persino finanziati attraverso prestiti da parte del marito, Luigi XVI, come nel caso di un paio di braccialetti di diamanti. Dopo la rivoluzione, diversi di questi gioielli vennero trafugati, nascosti o venduti. Alcuni furono ritrovati e oggi fanno parte di collezioni museali. Tra questi, un paio di orecchini di diamanti a forma di pera attualmente conservati allo Smithsonian Institution di Washington. Nel 2021, sempre Christie’s ha venduto un paio di braccialetti di diamanti appartenuti alla regina.