Helsinki, vicesindaco ed ex ministro beccato a dipingere graffiti illegali dentro tunnel


Bizzarra vicenda in Finlandia, dove Paavo Arhinmäki, vicesindaco di Helsinki ed ex ministro della cultura, è stato beccato a dipingere graffiti illegalmente su un tunnel ferroviario. Ora rischia un processo. Nel frattempo chiede scusa e definisce ‘stupida’ la sua azione.

Non capita spesso trovare un vicesindaco di una capitale europea che abbia una personale vocazione all’arte, tanto da eseguirla in prima persona. E ancor meno può capitare che il vicesindaco della capitale europea abbia la passione per la street art tanto da essere lui stesso un graffitista in persona. E minori sono le possibilità che il politico in questione venga pizzicato a esprimersi dove non è permesso. Eppure tutto questo è capitato a Helsinki: il vicesindaco Paavo Arhinmäki, che ha la delega alla cultura per la capitale della Finlandia, e dal 2011 al 2014 è stato anche ministro della cultura dello stato dell’Europa settentrionale, ha dipinto un murale in un tunnel ferroviario di Helsinki con l’aiuto di un suo amico, ma lo ha fatto illegalmente ed è stato colto in flagrante, tanto da costringere la città da lui stesso amministrata a pulire il tutto con un intervento costato circa 3.500 euro.

La bizzarra storia è raccontata dalla Associated Press, che riporta anche di come il vicesindaco sia adesso anche nell’occhio del ciclone: non solo rischia un’azione legale (i reati per cui può essere incriminato sono quelli di vandalismo e forse anche interruzione di pubblico servizio: le autorità stanno verificando se l’arresto da parte della polizia ha comportato la sospensione del traffico ferroviario, poiché il tunnel in cui ha lasciato la sua opera è passaggio abituale di treni merci da e verso il porto di Helsinki), ma sta anche subendo le critiche di buona parte della sua città, che adesso chiede le dimissioni. Arhinmäki, classe 1976, è stato arrestato venerdì scorso subito dopo aver completato la sua opera, ispirata ai graffiti della New York degli anni Settanta. La foto dell’opera è stata pubblicata dal quotidiano Helsingin Sanomat.

Curiosamente, la capitale della Finlandia, fa sapere l’Associated Press, spende circa 650mila euro all’anno per rimuovere i graffiti illegali, quindi naturale che una parte dei concittadini di Arhinmäki adesso chieda la sua testa, anche se l’ex ministro, che fa parte del partito Vasemmistoliitto (“Alleanza di sinistra”, una formazione d’ispirazione socialdemocratica) ha già fatto sapere che non si dimetterà, malgrado si sia scusato per il suo gesto, che ha definito “stupido”. “Da bambino”, ha spiegato in un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook dove ha anche descritto il contenuto della sua opera, “mi emozionavo per i graffiti come quasi tutti i ragazzi a Pasila. Pasila era la culla dei graffiti della Finlandia, c’era un tunnel ferroviario dove andavamo a vedere i dipinti durante la ricreazione e dopo la scuola. Ora che ci sono muri legali di graffiti a Helsinki da 15 anni, dipingo con i miei vecchi amici d’infanzia. Oltre ai muri ammissibili, ci sono molti posti a Helsinki che non sono ufficialmente ammessi, ma dipingerli non dà fastidio a nessuno. Abbiamo notato i muri di cemento del tunnel ferroviario che va al porto di Vuosaari vicino al campo di Vantaala durante le nostre passeggiate in bici. È un posto che non interessa quasi a nessuno. Il posto mi ricorda un po’ la vecchia Pasila, ovviamente il porto Vuosaari è fuori dalla circolazione e completamente tranquillo. Io e il mio amico abbiamo capito che non ci sono quasi treni merci sulla pista del porto di Vuosaari a mezza estate. Così abbiamo dipinto un murale sopra alcuni vecchi graffiti con l’idea di Pasila. Al centro ci sono gli edifici della torre di Pasila e la sagoma di Pasila sullo sfondo. Dopo un paio d’ore avevamo finito. Abbiamo ripulito i barattoli vuoti di vernice e stavamo per scattare foto quando abbiamo sentito il ‘tic’ dell’orologio. I treni corrono anche di mezza estate. Contemporaneamente sul ponte sono apparse alcune guardie, che ci hanno urlato che non valeva la pena tentare di scappare. Ci hanno beccato bene: stavamo parlando con loro mentre aspettavamo che arrivasse la polizia per registrare le nostre informazioni. Che cosa stupida abbiamo fatto! In qualche modo mi sono fatto persuadere dall’idea che si possano fare dipinti su pareti di cemento lontano dagli occhi della gente. […] È stata una cosa assolutamente sconsiderata. Ed è stato stupido dipingere lì quando ci sono anche i muri consentiti. Mi dispiace tanto per questa mio gesto stupido, e chiedo perdono”.

Nell’immagine: il murale (foto Helsingin Sanomat) e Paavo Arhinmäki.

Helsinki, vicesindaco ed ex ministro beccato a dipingere graffiti illegali dentro tunnel
Helsinki, vicesindaco ed ex ministro beccato a dipingere graffiti illegali dentro tunnel


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