La polizia olandese recupera due diamanti rubati al Tefaf nel 2022

Sono stati recuperati due diamanti che erano stati rubati il 28 giugno del 2022 nel corso di un rocambolesco furto al TEFAF di Maastricht, una delle principali fiere d’antiquariato del mondo. In quella edizione, durante uno dei giorni d’apertura, un gruppo di quattro ladri aveva spaccato la teca della galleria inglese Symbolic & Chase, specializzata in gioielli e preziosi: inizialmente sembrava che il tentativo fosse stato sventato, ma in realtà i quattro ladri erano riusciti a portar via alcuni gioielli, tra cui una preziosa collana di diamanti. E proprio dalla collana pare provengano i due diamanti recuperati: uno è stato trovato in Israele, l’altro a Hong Kong. Il valore del bottino, fa sapere la polizia olandese, ammonta a decine di milioni di dollari.

Immediatamente dopo il furto erano state rilasciate le immagini di quattro diversi sospettati. Le immagini delle telecamere hanno infatti mostrato che diversi sospettati avevano visitato la fiera in giorni diversi indossando abiti diversi. Si sa inoltre che due dei quattro hanno acquistato i biglietti d’ingresso. Le indagini penali mostrano che i sospettati utilizzavano pseudonimi/false identità. Alcuni sono sospettati di rapine simili anche in altri paesi europei come Svizzera e Repubblica Ceca.

Le indagini hanno inoltre dimostrato che il numero dei sospettati è maggiore di quello dei quattro uomini precedentemente coinvolti nel furto di gioielli. È ormai chiaro che anche una donna è sospettata della rapina. Inoltre, altre due donne sono entrate in gioco quando hanno restituito una delle auto prese a noleggio per compiere il furto a una società di noleggio auto vicino all’aeroporto di Francoforte. La polizia ha ora rintracciato, sequestrato ed esaminato le auto usate per il colpo: una Kia Ceed noleggiata a Francoforte e una Opel Astra noleggiata a Charleroi, quest’ultima restituita a Vienna. Sia la Kia Ceed che la Opel Astra erano parcheggiate nel parcheggio sulla Salernolaan a Maastricht, a poche centinaia di metri dalla sede del Tefaf, il 28 giugno 2022, il giorno del furto.

Le indagini penali hanno dimostrato che i sospettati sono rimasti in Belgio prima e dopo il furto di gioielli, spostandosi tra Liegi e Verviers. A Verviers hanno soggiornato in un albergo e a Liegi in un alloggio affittato tramite una piattaforma online. Sono poi fuggiti in Serbia attraverso Belgio, Germania, Austria e Ungheria. È già stato indicato che i sospettati provengono dai Balcani. Ora, fa sapere la polizia olandese, “è chiaro che si tratta della Serbia, più precisamente della città di Nis. Non è da escludere che attualmente i sospettati risiedano lì, ma forse anche a Belgrado o nei dintorni”. La Procura distrettuale del Limburgo offre una somma di 20.000 euro a chiunque fornirà informazioni o indizi che portino all’identificazione degli autori della rapina commessa il 28 giugno al Tefaf.

“Abbiamo fatto passi importanti nelle indagini, che continuano ad attirare un’attenzione senza precedenti nei media (internazionali) e nel mondo dell’arte”, dichiara il responsabile delle indagini. “In questo modo si sa dove probabilmente si troveranno i sospettati e dove hanno soggiornato prima e dopo la rapina. Inoltre, sono emersi due diamanti. La componente internazionale di questa indagine fa sì che tutto richieda molto tempo, perché come squadra dobbiamo seguire procedure e regolamenti internazionali”.

Nell’immagine della polizia del Limburgo, un momento successivi al furto del 28 giugno 2022.

La polizia olandese recupera due diamanti rubati al Tefaf nel 2022