Iraq, sono italiane le campane che tornano a suonare nella chiesa di Mosul


L’Unesco ha scelto l’Italia per le campane che da alcuni giorni risuonano nella chiesa di Mosul, ricostruita dopo le distruzioni dell’Isis del 2017. Le nuove campane sono infatti una realizzazione della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone.

Sono italiane le campane che, dalla scorsa settimana, risuonano nella chiesa siro-cattolica di Al-Tahera a Mosul, uno dei monumenti culturali più significativi della città. La chiesa ha infatti accolto proprio nei giorni scorsi due nuove campane fuse in Italia, come parte dell’iniziativa dell’UNESCO “Revive the Spirit of Mosul” (“Riaccendere lo spirito di Mosul”). Questa iniziativa, entrata nella sua fase finale, mira a ricostruire e restaurare i monumenti della città distrutti durante l’occupazione dell’Isis nel 2017.

Le nuove campane sono state realizzate dalla Pontificia Fonderia Marinelli, fondata nel 1339 ad Agnone, in provincia di Isernia. Questa fonderia è celebre per il suo artigianato e ha prodotto campane per siti noti in tutto il mondo come la Torre pendente di Pisa, il Vaticano e la sede delle Nazioni Unite a New York. L’UNESCO ha scelto la Marinelli per la sua lunga tradizione e abilità nella creazione di campane di alta qualità.

Le campane, decorate con motivi floreali e croci, e recanti iscrizioni in arabo e inglese con messaggi di pace e perdono, sono state installate e fatte suonare per la prima volta dall’arcivescovo Younan Hano. La loro installazione non solo segna un passo importante nella ricostruzione della chiesa di Al-Tahera, ma simboleggia anche la speranza della comunità di Mosul e la sua capacità di resistere alle avversità.

Costruita nel 1859 e dedicata alla Vergine Maria, la chiesa di Al-Tahera è un esempio notevole dell’architettura storica e della diversità culturale di Mosul. La chiesa è stata gravemente danneggiata durante l’occupazione di Daesh, con il crollo del tetto e la distruzione di gran parte dei portici, delle volte e dei muri esterni. L’attuale restauro rappresenta una sfida complessa ma cruciale per la conservazione del patrimonio culturale della città. Il progetto di ricostruzione della chiesa di Al-Tahera è stato finanziato dagli Emirati Arabi Uniti. Questo sforzo congiunto è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’UNESCO, l’architetto Marc Yared, e il Christian Endowment della chiesa.

Oltre alla chiesa di Al-Tahera, l’UNESCO ha completato la ricostruzione del convento domenicano di Notre Dame de L’Heure nell’aprile 2024 e prevede di completare la moschea Al-Nouri e il minareto Al-Hadba entro la fine dell’anno. Questi interventi sono cruciali per la rinascita culturale e sociale di Mosul, e forniscono simboli tangibili di speranza e rinascita per la comunità locale.

“Oggi”, ha detto padrea Raed Adel, rappresentate della chiesa siriaco-cattolica di Mosul, “tutti hanno unito le forze per lavorare insieme su questo sito dopo la massiccia distruzione della chiesa. La Chiesa è tornata al suo antico splendore”.

Iraq, sono italiane le campane che tornano a suonare nella chiesa di Mosul
Iraq, sono italiane le campane che tornano a suonare nella chiesa di Mosul


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