Dal 1° ottobre sarà possibile richiedere la “Carta della Cultura”, il nuovo strumento messo a disposizione dal Ministero della Cultura per sostenere l’acquisto di libri e contrastare la povertà educativa. Si tratta di un contributo economico del valore di 100 euro, erogato in formato digitale, a cui potranno accedere i nuclei familiari residenti in Italia, italiani e stranieri, con un ISEE inferiore a 15mila euro. La misura è stata realizzata attraverso il Centro per il libro e la lettura, con la gestione tecnica affidata a PagoPA, CONSAP e SOGEI. L’iniziativa intende promuovere l’accesso alla lettura e favorire una maggiore inclusione culturale, garantendo anche alle famiglie economicamente più fragili la possibilità di acquistare testi e opere editoriali.
Le domande potranno essere presentate dal 1° ottobre per un periodo di 30 giorni esclusivamente tramite l’App IO, l’applicazione dei servizi pubblici gestita da PagoPA. Per accedere sarà necessario autenticarsi con SPID o con Carta d’Identità elettronica, strumenti ormai indispensabili per usufruire dei servizi digitali della pubblica amministrazione. La procedura di richiesta è stata pensata per essere rapida e sicura, riducendo al minimo i passaggi burocratici.
Ogni nucleo familiare potrà ottenere una sola carta per annualità, con un importo pari a 100 euro per ciascun anno dal 2020 al 2024. Le graduatorie, una per ogni annualità, verranno stilate sulla base dell’indicatore ISEE di riferimento, in ordine crescente, partendo quindi dalle famiglie con redditi più bassi. A parità di condizioni, sarà considerato l’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino al completo esaurimento delle risorse disponibili. Una volta inoltrata la domanda, l’esito sarà comunicato direttamente sull’App IO. In caso di esito positivo, la Carta della Cultura verrà accreditata nella sezione “Portafoglio” dell’app e sarà immediatamente utilizzabile. Il beneficiario avrà a disposizione 12 mesi di tempo dalla data di rilascio per spendere l’importo.
La carta potrà essere utilizzata per l’acquisto di libri, sia in formato cartaceo sia digitale, a condizione che siano provvisti di codice ISBN. Non rientrano quindi nelle spese ammissibili i prodotti editoriali privi di codice identificativo, come alcune riviste o materiali informativi non registrati. Gli acquisti potranno essere effettuati presso librerie e punti vendita convenzionati, il cui elenco sarà reso disponibile su una piattaforma dedicata.
L’iniziativa rientra nel più ampio impegno del Ministero della Cultura per promuovere la lettura come strumento di crescita individuale e collettiva. In Italia, secondo recenti dati statistici, la percentuale di lettori è ancora inferiore alla media europea e il divario culturale si acuisce nelle famiglie con redditi bassi. La Carta della Cultura si propone quindi di ridurre questa distanza, offrendo un supporto concreto per acquistare libri e favorire l’accesso alla conoscenza.
La misura assume un valore particolarmente rilevante se si considera l’arco temporale di riferimento: la carta è infatti prevista per ciascun anno dal 2020 al 2024. Questo permette di recuperare un’opportunità che, per motivi legati a disponibilità di fondi e organizzazione tecnica, non era stata resa accessibile negli anni precedenti. I nuclei che ne hanno diritto potranno dunque beneficiare di un sostegno retroattivo, con importi cumulabili anno per anno laddove vi siano le condizioni.
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