Da Gauguin alla donna nel '900: Laocoonte/Apolloni e Russo sono secondo noi i due top stand di Flashback


Flashback 2019: i top stand secondo Finestre sull’Arte sono quelli di Laocoonte-Apolloni e Galleria Russo.

Per questa edizione 2019 di Flashback, abbiamo voluto condurre un piccolo approfondimento su quelli che a nostro avviso sono i due top stand della fiera: espositori che, cioè, secondo il nostro parere si sono distinti per la qualità e la novità della proposta. Abbiamo deciso di riconoscere questo ruolo allo stand di Galleria del Laocoonte e Apolloni, che espongono assieme e portano a Torino la mostra XX. Il genere femminile nell’arte del ’900 italiano, e allo stand della Galleria Russo di Roma che spicca per la qualità delle opere proposte. Due gallerie romane, due stand dove trovare grandi protagonisti del Novecento, due espositori che, quest’anno, ci sembrano aver sposato pienamente lo slogan “tutta l’arte è contemporanea” che caratterizza la fiera.

Flashback 2019
Flashback 2019

All’anteprima di Flashback, abbiamo parlato con Monica Cardarelli, direttrice della Galleria del Laocoonte, e con Fabrizio Russo, titolare di Galleria Russo. Con Cardarelli abbiamo parlato soprattutto della mostra, di cui lei stessa è curatrice: la rassegna, già presentata nella sede romana della galleria, si presenta quindi a Flashback con una selezione di opere importanti. L’idea è quella di mostrare al pubblico come il Novecento abbia guardato al genere femminile, secondo una duplice prospettiva: da un lato, le donne artiste, dall’altra, le donne (in particolar modo le artiste) viste dagli uomini. Il XX secolo, sostiene Monica Cardarelli, più di ogni altro ha visto cambiare in modo rapido il ruolo, lo stato, l’aspetto e la condizione della donna, ragion per la quale il riferimento al Novecento è ben presente nel titolo dell’esposizione, che mostra al pubblico opere di Giulio Aristide Sartorio (una donna angelicata che ancora risente di concezioni ottocentesche), Libero Andreotti (una Artemisia in cera), Adriana Bisi Fabbri (presente con un Autoritratto), Marisa Mori (anche lei con un Autoritratto, e in più una Donna che legge in riva al mare), Edita Broglio (Terrazza sul mare), Elica e Luce Balla (figlie di Giacomo, colte mentre si ritraggono a vicenda: presente anche un ritratto di Luce che dipinge eseguito dal padre).

Perché portare una mostra di questo tipo a Flashback? Lo abbiamo chiesto a Monica Cardarelli: “quale occasione migliore?”, sostiene la direttrice della Galleria del Laocoonte. “Tante donne vengono a vedere una mostra, tanti uomini possono non solo guardare delle cose belle, ma anche riflettere: pensiamo soltanto al fatto che alcune di queste artiste sono riuscite ad affermarsi affrontando tante difficoltà. Per esempio, la realtà di non poter andare in accademia, e anche l’impossibilità di ritrarre il modello nudo dal vero, sia femminile sia maschile, anche quando, fortunate e ricche, potevano frequentare le scuole per le signorine dabbene. Quindi, le artiste che sono diventate straordinariamente brave, lo sono in modo ancora più eccezionale”.

Se dovessimo indicare tre opere importanti, Cardarelli va sul sicuro: “il ritratto di Carolina Bonaparte, realizzato da Antonio Canova, il Ritratto di Simona di un’artista straordinaria che è stata pittrice e scultrice, ovvero Antonietta Raphaël, e infine l’immagine guida di questa mostra, un’importante opera di Achille Funi: è un doppio ritratto di due artiste, ovvero Felicita Frajova, in arte Felicita Frai, e Leonor Fini, che nel dipinto interpreta il ruolo di un uomo”. Chiediamo poi a Monica Cardarelli quali sono le attese per questa edizione di Flashback: “in realtà”, ci confessa, “lascio sempre che sia il... caso a determinare gran parte delle cose. Spero che le opere d’eccezione che abbiamo portato a Torino possano incontrare il gusto di un collezionista intelligente. Il collezionista che si rivolge da noi tipicamente è un collezionista molto colto, che conosce quello che sta comprando”.

Lo stand di Laocoonte e Apolloni a Flashback 2019
Lo stand di Laocoonte e Apolloni a Flashback 2019



Antonietta Raphaël, Ritratto di Simona (1938 circa; bronzo, 70 x 12 x 23 cm)
Antonietta Raphaël, Ritratto di Simona (1938 circa; bronzo, 70 x 12 x 23 cm)



Achille Funi, Ugo e Parisina (1934; pastello su carta)
Achille Funi, Ugo e Parisina (1934; pastello su carta)

Lo stand della Galleria Russo si trova a poca distanza da quello di Laocoonte-Apolloni. Ed è uno dei più frequentati della fiera: impossibile, del resto, non soffermarsi di fronte al superlativo La sente des Gratte Coqs di Paul Gauguin, alla Principessa de Beaumont di John Singer Sargent, al doppio ritratto di Massimo Campigli, alle tempere di Mario Sironi, al cavaliere di Marino Marini. La qualità è altissima: il paesaggio di Gauguin e il ritratto di Sargent sono tra i pezzi più preziosi di tutta la fiera. La Sente des Gratte Coqs, opera firmata e datata 1982, raffigura il sentiero di Gratte Coqs, a Pontoise (nella val-d’Oise, a nord di Parigi): si tratta di un dipinto eseguito durante l’ultimo soggiorno a Pontoise del pittore francese, ed è un’opera di notevole importanza anche per la sua storia espositiva. Il ritratto della principessa di Beaumont, moglie del principe Ruffo di Calabria, apparve per la prima volta sul mercato a metà Novecento e si tratta probabilmente della prima versione dell’opera, eseguita da Sargent prima di ricevere ufficialmente la commissione.

“Oltre a queste due importanti opere”, dichiara Fabrizio Russo, “è da segnalare anche il Cavallo e cavaliere di Marino Marini: un gesso del 1947 che è servito per fondere anche due opere in bronzo che si trovano in due istituzioni museali europee, di grandissima importanza. Il Sargent e il Gauguin provengono da una collezione molto importante e sono stati fino a pochi giorni fa in un caveau a Ginevra: hanno un pedigree fantastico, perché il Gauguin, per esempio, è riportato sul catalogo ragionato Wildenstein e ha una bellissima storia di esposizioni museali. Il Sargent è anche un’opera di grandissimo spessore, che colpisce per la sua qualità pittorica".

La qualità, spiega Russo, è proprio il criterio principale che guida le scelte della galleria romana. Che si apre anche al contemporaneo: “fondamentalmente il nostro focus è sul Novecento italiano”, sottolinea Russo, “ma facciamo anche contemporaneo. Tuttavia, il nostro contemporaneo, seppur all’avanguardia, è sempre molto attento a non cadere nel trash, nella provocazione fine a se stessa: uno degli artisti che per esempio proponiamo è Manuel Felisi, che in questo momento è festeggiato a Palazzo Barolo in occasione della mostra che propone al pubblico dieci tapestry che proprio in questo momento si stanno presentando”.

Lo stand di Russo a Flashback 2019
Lo stand di Russo a Flashback 2019



Paul Gauguin, La Sente des Gratte Coqs (1882; olio su tela, 56 x 46 cm)
Paul Gauguin, La Sente des Gratte Coqs (1882; olio su tela, 56 x 46 cm)



John Singer Sargent, Princess de Beaumont (1884; olio su tela, 65,5 x 50,5 cm)
John Singer Sargent, Princess de Beaumont (1884; olio su tela, 65,5 x 50,5 cm)

Da Gauguin alla donna nel '900: Laocoonte/Apolloni e Russo sono secondo noi i due top stand di Flashback
Da Gauguin alla donna nel '900: Laocoonte/Apolloni e Russo sono secondo noi i due top stand di Flashback


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