Antonio Lampis è il nuovo direttore generale dei musei del MiBACT. Ed è subito polemica


Antonio Lampis, dirigente pubblico di lungo corso, è il nuovo direttore dei musei generali del MiBACT. Ma scoppia subito la polemica.

C’è un avvicendamento alla guida della Direzione generale Musei del Ministero dei Beni Culturali: il posto lasciato vacante, dal 1° agosto, da Ugo Soragni (andato in pensione) va ora ad Antonio Lampis. Di Bolzano, classe 1964, è attualmente dirigente della Provincia autonoma di Bolzano con l’incarico di direttore della Ripartizione “cultura italiana”, che si occupa delle attività culturali, delle biblioteche, del bilinguismo, dei giovani. Laureato in Giurisprudenza a Trento, con una tesi in Diritto Regionale, ha studiato management pubblico, comunicazione sociale, economia e marketing. Ha alle spalle una lunga carriera dirigenziale nel settore pubblico ed è stato insegnante a contratto di marketing ed event management alla Libera Università da Bolzano. In ambito culturale, è stato vicepresidente della Fondazione Teatro Civico e Auditorium di Bolzano (dal 2003 al 2008), della quale è stato anche membro del cda fino al 2012, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della Fondazione MUSEION dal 2008 al 2010, è stato vicepresidente della consulta musei Alto Adige ed ha avuto diversi ruoli nell’ambito del coordinamento culturale della provincia di Bolzano.

Antonio Lampis ricoprirà un ruolo di elevata responsabilità. La Direzione generale Musei, citiamo dal Decreto Ministeriale n. 171 del 29 agosto 2014 (articolo 20), “cura le collezioni dei musei e dei luoghi della cultura statali, con riferimento alle politiche di acquisizione, prestito, catalogazione, fruizione e valorizzazione”, “ sovraintende al sistema museale nazionale e coordina i poli museali regionali. Svolge altresì funzioni e compiti di valorizzazione del patrimonio culturale [...] con riguardo a tutti gli istituti e luoghi della cultura [...] che siano di pertinenza dello Stato o costituiti dallo Stato”. Ancora, “la Direzione generale esercita i poteri di direzione, indirizzo, coordinamento, controllo e, solo in caso di necessità ed urgenza, informato il Segretario generale, avocazione e sostituzione con riferimento alle attività svolte dai Poli museali regionali e dai direttori degli istituti e musei di cui all’articolo 30, comma 3, lettera b” (ovvero i musei autonomi che hanno la qualifica di livello dirigenziale non generale: la Galleria dell’Accademia di Firenze, la Galleria Estense di Modena, la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, il Museo del Bargello, il Palazzo Reale di Genova, il Polo Reale di Torino, il Parco di Paestum, e altri).

La nomina ha fatto però sorgere alcune polemiche. Giuseppe Urbino, segretario nazionale del sindacato Confsal-Unsa Beni Culturali, ha espresso contrarietà circa la nomina di Lampis perché il dirigente è coinvolto in un’indagine per danno erariale, che riguarda le spese sostenute da Bolzano per la candidatura a capitale europea della cultura 2019 (titolo poi andato, come è noto, a Matera), e ha dunque parlato di nomina “sospetta, forse anche inutile e dannosa per il MiBACT”. Lampis è stato raggiunto da Artribune e ha così risposto a Urbino: “Quanto al danno erariale presunto non è come scrive un reato. Sono certo di non avere alcuna colpa, perché i nostri uffici hanno solo applicato una legge. Ho grande rispetto del sindaco e spero in un saluto migliore”.

La redazione di Finestre sull’Arte augura buon lavoro al nuovo direttore.

Antonio Lampis è il nuovo direttore generale dei musei del MiBACT. Ed è subito polemica
Antonio Lampis è il nuovo direttore generale dei musei del MiBACT. Ed è subito polemica


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