Eccezionale da Sotheby's, va in asta l'ultimo ritratto di Klimt: la Dama col ventaglio


Una vendita eccezionale da Sotheby’s il prossimo 27 giugno: andrà in asta la Dama col ventaglio, l’ultimo capolavoro di Gustav Klimt. Potrebbe diventare l’opera più costosa mai venduta in Europa.

Una vendita eccezionale da Sotheby’s a Londra il prossimo 27 giugno: andrà infatti all’asta la Dama col ventaglio, l’ultimo ritratto dipinto da Gustav Klimt (Vienna, 1862 – 1918) prima della sua prematura scomparsa, quando era ancora nel suo apice artistico e produceva alcune delle sue opere più innovative. Molte di quelle opere, inclusi i ritratti per i quali è più conosciuto, erano dipinti su commissione, ma in questo caso si tratta di qualcosa di completamente diverso, come spiega Helena Newman, presidente di Sotheby’s e responsabile dell’arte impressionista e moderna per l’Europa e il mondo: “un tour de force tecnico, ricco di sperimentazioni che si spingono oltre il limite, nonché un’ode sincera alla bellezza assoluta”. L’opera andrà con una stima di circa 65 milioni di sterline (76 milioni di euro).

La Dama col ventaglio è una delle più importanti opere finite all’asta in Europa in tempi recenti. L’opera, peraltro recentemente esposta a Vienna, si trovava ancora in piedi su un cavalletto nello studio di Gustav Klimt al momento della morte prematura dell’artista nel febbraio 1918. È un bellissimo, ricco e affascinante ritratto di una donna senza nome, che riunisce tutte le caratteristiche che definiscono il lavoro di Klimt. La formalità che spesso caratterizzava i suoi ritratti dipinti su commissione lascia qui il posto a una nuova espressività, per un’immersione più profonda nel colore e nella forma, che (sebbene chiaramente influenzati dai suoi contemporanei Van Gogh, Matisse e Gauguin) divennero qualcosa di completamente diverso nelle sue mani. Mentre le opere leggermente precedenti del famoso “periodo d’oro” di Klimt (come il famoso ritratto di Adele Bloch-Bauer del 1907) vedono il loro soggetto presentato come un’icona, in mezzo a un arazzo di forme dorate, qui il soggetto quasi si dissolve in sullo sfondo.

Klimt iniziò a lavorare per la prima volta alla Dama col ventaglio nel 1917, momento in cui era tra i ritrattisti più celebri d’Europa: le commissioni arrivavano fitte e veloci, e l’artista era in grado di ottenere prezzi molto più alti di qualsiasi altro suo contemporaneo. Ma questa è un’opera rara, dipinta dall’artista solo per proprio interesse. Pieno di libertà e spontaneità, il quadro riflette la gioia di Klimt nel dipingerlo e nel celebrare la bellezza nella sua forma più pura. L’opera rivela anche il suo approccio innovativo: tradizionalmente, i ritratti erano – e sono tuttora – dipinti nel tipico formato verticale. Qui, Klimt ritorna al formato quadrato che aveva utilizzato per i suoi paesaggi d’avanguardia all’inizio del secolo, conferendo a questo dipinto un tocco moderno. Inoltre, l’artista qui dà anche piena espressione al suo fascino per l’arte e la cultura cinese e giapponese. Si sa che i suoi vestiti preferiti erano i lussuosi kimono di seta e le vesti cinesi, e la sua casa abbondava di bellissimi oggetti provenienti dall’Oriente. Egon Schiele la descrive così: “il salotto [era] arredato con un tavolo quadrato al centro e un gran numero di stampe giapponesi che ricoprivano le pareti... e da lì in un’altra stanza la cui parete era interamente ricoperta da un enorme guardaroba, che conteneva la sua meravigliosa collezione di abiti cinesi e giapponesi”.

Gustav Klimt, Dama col ventaglio (1917-1918; olio su tela; Collezione privata). Foto di Markus Guschelbauer
Gustav Klimt, Dama col ventaglio (1917-1918; olio su tela; Collezione privata). Foto di Markus Guschelbauer
Lo studio di Klimt nel 1918
Lo studio di Klimt nel 1918

Nella Dama col ventaglio, Klimt attinge principalmente a motivi cinesi: la fenice (simbolo di immortalità e rinascita, buona fortuna e fedeltà) e i fiori di loto (simbolo di amore, matrimonio felice e purezza). Nel frattempo, il fondo piatto riflette il suo profondo interesse per le xilografie giapponesi.

“La bellezza e la sensualità del ritratto”, spiega Thomas Boyd Bowman di Sotheby’s, “stanno nei dettagli: le macchie di blu e rosa che ravvivano la pelle della modella, le linee piumate delle sue ciglia e le labbra socchiuse che danno carattere al suo viso. Klimt qui si è dato piena libertà di catturare su tela una donna di una bellezza prorompente. La sua spalla scoperta in modo provocatorio, il portamento e la calma sicurezza di sé si combinano con un effetto sbalorditivo”.

Il dipinto fu acquistato poco dopo la morte di Klimt dall’industriale viennese Erwin Böhler. La famiglia Böhler, inclusi il fratello di Erwin Heinrich e suo cugino Hans, erano amici intimi e mecenati sia di Klimt che di Egon Schiele. Andarono in vacanza con Gustav Klimt sull’Attersee, lago vicino a Salisburgo che ha ispirato molti dei paesaggi più importanti dell’artista. Nel 1916 Erwin acquistò il Litzelberg, una piccola isola nel lago immortalata nei dipinti di Klimt. Importante sostenitore delle arti, Erwin Böhler incaricò il famoso architetto Josef Hoffmann di decorare le stanze del suo appartamento nel Palais Dumba a Vienna, dove il dipinto era esposto nella Sala della musica accanto ad alcuni paesaggi di Klimt che facevano anch’essi parte della sua collezione. Il lavoro alla fine passò a Heinrich e poi, alla sua morte nel 1940, alla moglie di Heinrich, Mabel. Nel 1967 l’opera era nella collezione di Rudolf Leopold, che è noto per aver acquistato un folto gruppo di disegni di Schiele da Mabel Böhler nel 1952, e potrebbe anche aver acquisito quest’opera da lei.

La Dama col ventaglio è stata messa in vendita l’ultima volta quasi trent’anni fa, nel 1994, quando è stato acquisito dalla famiglia dell’attuale proprietario. Più recentemente, come ricordato sopra, è stato oggetto di un’importante mostra al Belvedere di Vienna dove è stata riunita ed esposta accanto agli altri grandi capolavori tardivi di Klimt. L’apparizione all’asta di questa importante opera segna un momento importante per il mercato: non solo il dipinto è il più prezioso mai offerto all’asta in Europa, ma entra ora a far parte della schiera dei ritratti più preziosi (di ogni epoca) mai andati in asta.

Lo stesso Klimt si trova anche nel selezionato pantheon di artisti che hanno oltrepassato i 100 milioni di dollari all’asta: la sua Foresta di betulle che faceva parte della Paul G. Allen Collection è stata venduta l’anno scorso per 104,6 milioni di dollari. Solo un ritratto di Klimt di questo calibro è mai apparso all’asta prima: il Ritratto di Adele Bloch-Bauer II, del 1912, che ha incassato 87,9 milioni di dollari nel 2006. L’opera potrebbe segnare il record per un’opera venduta all’asta in Europa, attualmente detenuto dall’Uomo che cammina I di Alberto Giacometti (65 milioni di sterline / 104 milioni di dollari da Sotheby’s a Londra nel febbraio 2010), seguito da Le Basin aux nymphéas di Claude Monet (40,9 milioni di sterline / 80,4 milioni di dollari da Christie’s nel giugno 2008), L’empire des lumières di René Magritte (59,4 milioni di sterline / 79,8 milioni di dollari da Sotheby’s a Londra nel marzo 2022) e dalla Strage degli innocenti di Pieter Paul Rubens (49,5 milioni di sterline / 76,7 milioni di dollari da Sotheby’s a Londra nel luglio 2002). La Dama col ventaglio proverà a entrare in questa speciale classifica.

Eccezionale da Sotheby's, va in asta l'ultimo ritratto di Klimt: la Dama col ventaglio
Eccezionale da Sotheby's, va in asta l'ultimo ritratto di Klimt: la Dama col ventaglio


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